𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 7

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Kylie

Era mattina. Aprii gli occhi piano strizzandoli cercando di vedere qualcosa.

MATTHEW?

Lo vidi girato di schiena davanti a me. Indossava solo la tuta dei pantaloni e avevo la completa vista della sua schiena ampia e muscolosa, con qualche tatuaggio di qua e là.

Sentivo il suo profumo anche da lontano.

Prima di aprire bocca, mi diedi un pizzicotto per verificare se quella situazione fosse stata vera o era solo un sogno.

«Cosa ci faccio qua? Ma soprattutto perché tu perché sei qua? Senza maglietta?!»

Per poco non mi viene un attacco di panico quando vidi che indossavo una sua maglietta che mi copriva fino alle ginocchia, con il tubino che avevo indossato la sera prima appallottolato alla fine del letto.

«Calmati Afrodite. Ieri eri ubriaca e sei svenuta, quindi ti ho portato nel mio letto»

Lo guardai con aria confusa

Mi ero ubriacata e sono pure svenuta? Okay, questo è un incubo.

«E ho dormito per terra» continuò.

«E sentiamo...perché ho la tua maglietta?»

«Quanto rompi il cazzo...comunque mentre sei svenuta ti sei rovesciata lo champagne sul vestito quindi ti ho messo una mia maglia»

«Bravissimo, scommetto che te ne sei pure approfittato» alzai la voce.

«E spiegami, che avrei da guardare?» chiese, con la sua solita aria da stronzo.

«Stronzo»

«Fai come ti pare, io non ti ho guardata»

Alzai gli occhi al cielo cercando di non far notare a Matthew quanto io fossi a disagio lì, in una camera con un ragazzo. Da soli.

Chissà in che condizioni ero, ora con che coraggio esco di casa?

Ad un tratto si formò un silenzio tombale e cercai di non far cadere i miei occhi sui suoi, scuri come la notte, ma quando mi voltai, lui mi stava già guardando con i suoi occhi taglienti.

Ed ecco, mi successe di nuovo: persi tutti i sensi.

Ma perché mi guardava così? Perché in quelle poche volte che mi guardava era come se dimenticassi di essere nella terra? Okay, devo smetterla.

Non feci in tempo a chiedergli cosa fosse successo la sera precedente, visto che non ricordavo nulla, che lui se ne andò in bagno, probabilmente a farsi una doccia. Scesi in cucina ma di Sarah non c'era traccia, quindi afferrai il telefono e mi ritrovai un messaggio da parte di mio padre. Era della sera prima.

Kylie dove sei?

Pregai che Emily non gli avesse detto nulla, perché altrimenti l'avrei resa pelata in dieci minuti.
Provai a chiamare Sarah ma non rispose, quindi chiamai Lola.

«Oh, buongiorno Kyl, come stai?» mi disse dall'altra parte del telefono.

«Bene...cioè male, non lo so...mi fa male la testa e come se non bastasse mi sono ritrovata nel letto di Matthew Carter»

«Cosa?! Avete...» esclamò.

«NO!»

«Ha dormito per terra» spiegai.

«Sarah ti avrebbe staccato la testa»

«Puoi dirmi cosa è successo ieri sera? Non ricordo nulla...»

«Oh...siamo andate a una festa e ti sei ubriacata, poi un tipo di nome Aaron Evans si è avvicinato a te per chiederti come stavi, e tu di tutta risposta lo hai baciato» rise.

«Cosa?» Spalancai la bocca.

Ho baciato un ragazzo di mia iniziativa? Da ubriaca?! Che imbarazzo.

«Ah ed era un bacio vero, sai non me lo aspettavo da te Kyl» rise ancora.

«Dai Lola!» ero in imbarazzo, e si notava.

«Va bene, poi Matthew vi ha interrotti...sai, lui e Aaron sono nemici. Nessuno sa la vera ragione, ma si odiano a morte quei due»

Non dissi nulla invitandola a continuare.

«Matthew ha iniziato ad urlare contro Aaron cose del tipo "è ubriaca non vedi? Lasciala in pace" e robe così, poi lui gli ha sferrato un bel pugno e tu sei svenuta»

Lola disse quelle parole troppo tranquillamente, a differenza mia che non respiravo neanche più.

Ero confusa, la sera prima mi ero ubriacata, avevo baciato un ragazzo ed ho scatenato una rissa.

«Kylie tutto bene?» Lola mi portò alla realtà.

«Ehm, si certo...»

Non credo di essere mai stata così confusa come in quel momento, tanto che mi scordai di essere in chiamata con Lola. Appena avvertii dei passi, riattaccai non preoccupandomi neanche di salutarla.

Vidi Matthew entrare in cucina con i pantaloni della tuta grigi ed una maglia bianca che gli risaltava perfettamente gli addominali.

Lui mi squadrò al lungo con il suo solito sguardo freddo.

«Non te ne vai?» mi chiese.

«Ora me ne vado, calmati»

«Sono calmissimo»

«Se per te questa è calma, sei messo male»

Matthew si avvicinò a me e mi prese per i fianchi, impedendomi di muovermi.
Cercai di liberarmi ma la sua presa era troppo forte per me.

Dovevo iscrivermi in palestra, lo sapevo.

«Vedi di non rovinarmi più le feste, Afrodite» mi sussurrò.

Ed eccolo di nuovo con "Afrodite", che razza di soprannome è?

«Geloso che io abbia baciato Aaron?»

Lui mi strattonò dai fianchi, ma non mi fece male.

«Ascoltami bene. Sei arrivata da neanche una settimana e mi hai già rotto il cazzo, credi sia geloso di una bambina come te?»

Io restai a fissarlo per qualche secondo, poi mi liberai dalle sue mani, mi infilai le scarpe e me ne andai senza neanche preoccuparmi delle mie condizioni sicuramente pietose.

Una volta arrivata a casa il telefono inizio a squillare. Non avevo voglia di rispondere ma appena vidi il nome di Sarah decisi di fare un eccezione.

«Kylie scusa se non ti ho risposto prima, stavo dormendo»
Disse Sarah dall'altra parte del telefono.

Io rimasi in silenzio, ancora pensierosa.

«Ho saputo di ieri sera...io me ne ero  andata con Ryan altrimenti ti avrei aiutata. Come stai?»

«Tranquilla, sto bene» mentii.

Non stavo del tutto bene.

«Come sei tornata a casa ieri sera? Lola ti ha portata?»

«No, lei era ubriaca quanto me, non sono tornata a casa. Matthew mi ha aiutata»

Non volevo mentire a Sarah, lei era stata carina con me sin dall'inizio e non mi andava di dire bugie. In realtà non doveva sospettare di nulla perché fra me e lo stronzo non ci sarà mai niente, indipendentemente dal fatto che a Sarah non sarebbe andata a genio, non volevo che pensasse che io ero sua amica solo per arrivare a Matthew. Non era affatto così.

«Per una volta almeno si è reso utile» ridacchiò.

«Già»

«Perfetto, Ryan si è svegliato. Ci vediamo a scuola Kyl »

«Ci vediamo»

𝐓𝐎 𝐇𝐀𝐓𝐄, 𝐓𝐎 𝐋𝐎𝐕𝐄 - 𝐆𝐥𝐢 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐒𝐢 𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora