𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 2

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Kylie

Quando Lola si accorse che la mia attenzione si spostó su quel ragazzo moro, mi disse:

«Lui è Matthew Carter, è irresistibile lo so, ma non farti ingannare, è un grande stronzo»

Io annui continuando a osservare quel gruppetto e notai altri due ragazzi che si unirono al loro amico.

«Sarah te lo ha detto?» mi chiese ad un certo punto Lola.

«Detto cosa?» mi incuriosì.

«Oh, Carter è il fratellastro di Sarah, sai, sua mamma...» si bloccò, come se ad un certo punto si ricordasse che il resto della frase le fosse stato proibito da raccontare. Ero intenta a farla continuare, ma una parte di me diceva di stare zitta, nonostante la mia curiosità.

«Probabilmente lei non te lo ha detto perché sai...la maggior parte delle ragazze la usano per suo fratello»

Io annui.

Se fossi stata nella situazione di Sarah non mi sarebbe andata a fatto bene, quindi cercai di capirla.

La paura che le persone ti usino e basta.

Ad un certo punto un ragazzo non troppo alto, biondo con occhi azzurri chiamò Lola, lei mi salutò ed io mi avvicinai agli armadietti.

Se non fosse che il gruppetto di prima si stava sempre di più avvicinando a me. Aprii l'armadietto ma i cinguettii della ragazze accanto mi fecero voltare infastidita.

«Che hai da guardare tu?» era Matthew Carter.

«Nulla, io...»

«Tu..?» mi chiese fissandomi.

Nel frattempo le ragazze se ne andarono sbuffando disinteressate dalla situazione, mentre Matthew invece si avvicinava sempre di più a me.

Ti sta prendendo in giro, vattene Kylie. Quella vocina rimbombò nella mia testa.

Non mi ero mai dimostrata timida davanti a un ragazzo ma in quel momento...non riuscivo a rispondere. Non capivo il perché, ma dal momento in cui mi guardò in quello strano modo, la mia testa non riuscì a ragionare nel modo corretto.

«Una nuova...» sussurrò lui, con gli occhi fissi su di me, come un falco in cerca della sua preda.

Annuì.

Mi osservò attentamente e poi disse: «Sentiamo....Afrodite che aveva da guardare?»

Afrodite? Questo è tutto pazzo.

«Nulla. Non avevo nulla da guardare. Ora se non ti dispiace...»

Mi voltai intenta ad andarmene ma lui mi prese per il braccio e no, non fu per niente delicato.

«Vedi di non darmi fastidio, Afrodite. Non mi piacciono le nuove»

Di nuovo con questa Afrodite.

«E a me non piacciono gli stronzi, quindi siamo pari. Ciao»

Lui ridacchiò nervosamente ed io mi allontanai.

Quando entrai in classe mi meravigliai, perché la professoressa non mi chiese di presentarmi. Probabilmente pensava mi fossi presentata all'ora prima.

Se solo la mia sveglia fosse suonata in tempo.

Tornai a casa distrutta, le lezioni furono una noia totale e non avevo per niente voglia di raccontare tutta la giornata a mio padre che, sicuramente mi avrebbe fatto il terzo grado tutto il giorno. Quindi mi fiondai nel letto, mi misi le cuffie e ascoltai "The weeknd", il mio cantante preferito.

Mio padre tornò da lavoro per cena, mi ero già preparata le risposte pronte per il terzo grado che mi stava per fare.

«Com'è andata il tuo primo giorno Kylie?»

«Bene» risposi con lo sguardo fisso sul piatto.

«Mm...hai fatto amicizia?»

«Ho conosciuto due ragazze e...»

Per fortuna mi fermai in tempo.

«E..?»

«Solo due ragazze.» risposi.

Continuò per mezz'ora con le stesse domande del tipo: "Come ti sembrano i professori?" e robe così. Quando passò alle domande per Emily io me ne sgattaiolai via in camera, mi stesi nel letto e acciuffai il mio romanzo preferito.

Ho sempre sognato un amore come quello nei romanzi. Il vero amore. Sapevo che esisteva solo nei libri e, se esisteva probabilmente io non lo avrei mai trovato.

Spensi le luci e pensai. Pensai e pensai ancora, fino a che non mi addormentai.

𝐓𝐎 𝐇𝐀𝐓𝐄, 𝐓𝐎 𝐋𝐎𝐕𝐄 - 𝐆𝐥𝐢 𝐎𝐩𝐩𝐨𝐬𝐭𝐢 𝐒𝐢 𝐀𝐭𝐭𝐫𝐚𝐠𝐠𝐨𝐧𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora