Dopo Le Conclusioni... Er Bomba

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Queste ultime pagine sono per il mio amico nonché editore Claudio Er bomba.
Tossico storico di Cecchina, per colpa delle canne farcite che ha iniziato a fumare quando aveva dodici anni, ora è uno zombie col cervelletto fuso.
Quando ancora era lui e ragionava, ci siamo fatti insieme tre smandrappate viterbesi ospitate per cena nel suo piccolo rifugio di Velletri.
Ora però si vede che le bombe fumate quando era piccolo hanno fatto effetto.
Er bomba gira per Albano come un' anima in pena. Prende autobus alla cazzo di cane e se ne va in giro con gli occhi perduti nel vuoto.
Col sole o con la pioggia, er bomba si bagna e poi s' asciuga e riprende a girare in tondo calpestando i marciapiedi di questo sporco e puzzolente pianeta.
A volte scompare e non lo vedi per mesi e poi ricompare all' improvviso e te lo trovi davanti e magari lo saluti e lui manco ti vede.
Sono rari i momenti di lucidità in cui riconosce i vecchi amici.
Sempre più raro che il vecchio Claudio sia presente a sé stesso.
Dicono che per un periodo era anche diventato frocio e sia stato la puttana di Davidino, un altro tossico pervertito che si vantava di saper succhiare gli uccelli meglio di qualsiasi femmina.
Povero Bomba, mi sa che Davidino si è approfittato di te. Magari ti ha inculato a sangue.
Ma cosa importa ora.
C'è un po' di sole. La figa ricomincia a mostrare le cosce e un po' di tette.
E tu Bomba cammini guardando a terra il pavimento lastricato davanti alla fontana delle tartarughe.
Tu Bomba che sei sempre stato innocuo e mai recasti pericolo alla popolazione civile.
Appartieni forse più alla categoria degli imbecilli che a quella dei cavalli pazzi al galoppo senza briglie.
Tu sei come Vincenzovo lo scemo del villaggio, alto e grosso ma con la testolina piccola di un pulcino che bazzica davanti alla yogurteria e sta sempre lì con la pioggia, col vento e con la neve.
Ma cosa importa al mondo di queste povere creature. Questi imbecilli cronici che non fanno né il bene e né il male.
Esistono si ma si dissolvono nel vento come le scorregge dei somari per le campagne.

Diego Moretti - E i pazzi sono fuori...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora