Si a vita mj

629 23 7
                                    

Pov Rosa

Era successo davvero o me lo ero solo immaginata?Era questa la domanda che da un po' di giorni frullava nella mia testa.
Uno dei motivi per il quale non sapevo darmi una riposta era quello che era accaduto nei giorni seguenti,mi spiego meglio,io avevo continuato a fare la spola tra scuola casa mia e casa di Carmine,soprattutto perché preoccupata per la salute di Futura,ma anche perché ormai era una sorta di routine come il fatto per esempio di scambiarci dei messaggi ogni giorno anche con la scusa più banale,ma da quando era successo il "fattaccio"Carmine era diventato sfuggente,i messaggi erano sintetici e distaccati,le chiamate frettolose e trovarlo in casa era diventata un'impresa,per la maggior parte delle volte trovavo la Babysitter o se arrivavo io lui trovava la scusa di un qualche impegno che aveva dimenticato.
E se una volta era un caso,la seconda una fatalità alla terza ero certa che si era sicuramente pentito di ciò che era successo e aveva paura di ferirmi probabilmente e quindi mi evitava pur di non avere un confronto.
Quello che però avrebbe dovuto prevedere è che io sicuramente ero cresciuta,certamente ero diventata una persona adulta e responsabile ma dentro sempre Rosa Ricci ero,e almeno è pall e m dicer e cos nfacc l'era truva.
Mi stavo quindi avviando a casa sua per cercare di tirare il famoso "Cap nterr "perché onestamente questa storia mi stava dando sui nervi e non avrei resistito un minuto di più in questa condizione di stallo.
Come al solito apro la porta senza nemmeno bussare e quello che vedo mi scioglie il cuore,Carmine è steso sul divano e Futura è messa di lato con la testa sul suo braccio e dormono sereni,non è la prima volta che assisto a una scena simile ma ogni volta a vederlo un pezzo del mio cuore si rimette a posto e un senso di pace mi avvolge.
Come se avvertisse la mia presenza anche senza vedermi Carmine spalanca gli occhi e sposta delicatamente Futura alzandosi dal divano la copre con la copertina e s'infila le scarpe,brutto segno decisamente brutto,decido quindi di restare sulla porta bloccando la via di fuga.
"Ciao visto che sei qui io vado a comprare un po' di frutta che siamo senza"dice infatti pronto a scappare
"Di Salvo"dico e si blocca sul posto
"Io devo andare se no poi chiude il negozio"ci prova ancora
"Di Salvo"dico di nuovo e lo blocco poggiandogli una mano sul petto
"Da qui si esce solo una volta chiarita la situazione è meglio che te lo metti in testa"spiego guardandolo dritto negli occhi e potrei giurare di aver visto un lampo di paura attraversargli gli occhi

Pov Carmine

Lo sapevo che era solo una questione di giorni e avrei dovuto affrontare la situazione,in realtà conoscendo la controparte era stata anche più paziente di quello che ricordavo,ma di certo non sarei potuto scappare a lungo.
Non so nemmeno perché avevo iniziato a farlo,cioè non è che non sapevo perché la stavo evitando,ma mi sentivo così stupido da aver creduto che la fuga fosse l'unica soluzione per prendere tempo.
Quando eravamo tornati dall'ospedale quella sera di qualche settimana prima,ci eravamo lasciati trasportare dal momento,sé Futura non ci avesse interrotti forse le cose sarebbero state più complesse o forse estremamente semplici.
L'attrazione tra di noi a livello fisico forse era stata la prima cosa ad averci avvicinato anni prima,poi c'era stata la situazione familiare così simile e poi tutte le decisioni affrettate a seguire,di fatto avevamo capito soprattutto negli ultimi tempo che sapevamo veramente poco l'uno dell'altro.
Era anche vero che negli ultimi mesi avevamo imparato a conoscerci per quello che eravamo diventati,due ragazzi con delle vite semplici,che avevano lasciato i drammi da parte,però quando poi era scattata quella scintilla e dal nulla ci eravamo trovati avvinghiati sul divano,mi ero reso conto che ancora una volta s'era appicciat l'anem semp ca stessa Tarantell e sta cosa facev paur.
E ora mi toccava spiegarglielo senza però ferirla perché non lo volevo veramente e non volevo nemmeno allontanarla da noi,in realtà avrei voluto solo fare le cose con più calma e razionalità ma con lei non mi era mai riuscito,bastava  pensare a come dal nulla le avevo chiesto di sposarmi per paura di perderla,non potevo fare lo stesso errore,ne potevo fare qualcosa di peggio come invece sembrava che stessi facendo.
"Carmine io ti posso capire"esordisce"anche io sono spaventata da quello che è accaduto,ma voglio che tu sappia che nei mie confronti non hai nessun obbligo,non ti nascondo che quello che ho provato è qualcosa di reale,qualcosa che infondo c'è sempre stato,però non voglio assolutamente che questo interferisca nel rapporto bellissimo che si è creato in questi mesi"dice d'un fiato e mi rendo conto di quanto sia stato stronzo a comportarmi così facendole credere che il mio amore per lei possa essere svanito.
"Rosa"le dico prendendole la mano"mi ha frainteso,o meglio sono io che con il mio atteggiamento ti ho lasciato capire altro"mi fermo un secondo leggendo la confusione nei suoi occhi
"Io ho solo paura"affermo"Ma non paura di te,ma di quello che sento dentro quando mi sei accanto,mi sento di nuovo Carmine DiSalvo e mi spaventa,perché il suo amore per te l'ha fatto quasi impazzire,mentre Carmine Ferrari vuole averti vicina ma con più calma"e credo di averla confusa almeno la metà di quanto lo sono io
"Sto cercando di capire quello che mi hai detto,ma ti rendi conto di quanto sia contorto?"chiede con un mezzo sorriso
"Sto dicenn ca sta vot vogl fa e cos comm si deve,ca t vogl purta for comm a duj guagliun normale,ca vogl conoscer tutt cos e te,vogl vede o munn cu te"prendi fiato"Vogl fa ammor cu te ncopp a na spiagg e sape ca o juorn dopp mangiamm assiem na bella pizza,e non lo possiamo fare si bruciamm tutt cos subbit,m può capì?"chiedo serio e la osservo mentre asciuga una lacrima sfuggita al controllo
"O pozz capì"dice infine"Lo voglio anche io Carmine"afferma sorridendo e allora la tiro verso di me e l'abbraccio forte
"Tarantè sì a vita mj"le dico poi spontaneo
"La frutta non la devi prendere più?"dice poi scoppiando a ridere
"Ci pensiamo domani,ora direi che possiamo iniziare con una cenetta in 3 che dici?"le chiedo indicando la piccoletta che si è appena svegliata,annuisce e ci avviamo sul divano a strapazzare la nostra cucciola e consapevoli che ora nulla può scalfire la nostra felicità.

Due destini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora