Era stata una serata lunghissima, delle più estenuanti e noiose della storia. TN si era ritrovata ad accompagnare il suo uomo ad un congresso, ma appena entrata nella sala non era diventata che una di quelle ragazzine intimorite che servono solo per bellezza. Si era odiata per questo, ma per fortuna ci aveva pensato il suo Toji a farla sentire un po' più sicura. Le aveva posato la sua mano grande poco più sopra la scollatura del vestito. Ogni tanto muoveva pigramente il pollice per carezzare TN lentamente. Verso fine serata però, Toji le aveva preso un fianco e spinta contro di sé. La ragazza aveva prestato più attenzione a ciò che stava accadendo intorno a lei ed al suo uomo, notando come lui cercasse di sbrigarsela velocemente per potersene andare. Evidentemente tutte quelle piccole attenzioni che le aveva dato erano anche frutto di un nervosismo ben mascherato che Toji doveva aver provato per gran parte della serata.
Dopo poco la coppia riuscì ad andarsene, si infilarono veloci nella macchina sportiva e sgommarono via verso casa."Bestiolina" eccolo, finalmente, quel segnale che allertò TN. Toji la chiamava così in momenti precisi, particolari, come quello. Erano appena tornati a casa, lei aveva avuto solo il tempo di levarsi le scarpe.
"Perché non vai a prepararmi un bagno caldo, mh?". TN rimase sorpresa dalla richiesta del compagno, ma decise che avrebbe lasciato i dubbi a dopo. Così lei si mosse veloce verso il bagno.La ragazza si chinò a controllare che l'acqua fosse calda prima di chiudere con un tappo la vasca e riempirla. Proprio in quel momento una sagoma le si materializzò dietro.
Pochi secondi dopo una sensazione bruciante punse la natica destra di TN: le era arrivato uno schiaffo, un ceffone sul gluteo del tutto inaspettato a cui aveva reagito spontaneamente con un gemito. "Comincio a pensare che ti piacciano i miei schiaffi, che tu faccia di tutto pur di essere punita così. Sbaglio bestiolina?". Ancora quel fottuto nomignolo, ancora quella voce che non ammetteva che silenziosi assensi. Proprio per questo Toji riprese a parlare senza curarsi di ricevere risposta, non dopo averle preso il mento con due dita: "Se avessi voluto un bagno tra un'ora non credi te lo avrei chiesto dopo? Muoviti, oppure scordati la mia gentilezza stasera". Le lasciò andare il viso, iniziando a svestirsi davanti a lei. Non l'aveva mai trattata così da quando convivevano. Neanche a letto era rude a questo modo, di solito aveva sempre delle piccole attenzioni per la sua ragazzina delicata. Sembrava proprio, invece, che quella sera avesse voglia di trattarla da adulta, da donna fatta e finita. Ma TN iniziò ad essere intimorita, spaventata da questo nuovo lato del suo fidanzato a cui era impreparata. Quindi cercò una soluzione, un modo per adattarsi velocemente alla situazione: "Scusami Toji" sussurrò dopo una breve riflessione.Quando la vasca fu pronta Toji non ci mise molto a calarcisi dentro, ma fu abbastanza perché la sua ragazza potesse squadrarlo con minuzia. Non che non lo avesse fatto anche prima, mentre era occupata a preparare il bagno caldo e profumato.
TN era seduta sul bordo della vasca quando sentì il sospiro di piacere del suo uomo cullarle l'udito, distraendola per un attimo dal pensiero su cosa sarebbe successo dopo. Toji nell'intanto aveva preso una sigaretta dal pacchetto che teneva sempre nella tasca interna della giacca, abbandonata sull'appendino accanto al lavabo. Si era messo a sbuffare fumo pigramente, perso in chissà quali pensieri. Poi dopo un po' decise di renderla partecipe delle sue idee. "Questo vestito" Toji fece una pausa per accarezzare la schiena nuda della sua ragazza con la mano libera, bagnata dall'acqua calda, "Ti fa sembrare proprio una puttana, ma è la cosa che mi piace. Ti metto in ridicolo, ti faccio indossare quello che voglio, e tu mi guardi comunque con quegli occhi adoranti, pieni di amore e dio solo sa cos'altro". Sembrava divertito, quel sadico bastardo, aveva intenzione di schiacciarla davvero quella sera.
TN non ebbe la forza di dire niente, la lingua le sembrò impastata e tutte le parole che aveva pensato le morirono in gola.
"Vedi? Neanche mi rispondi più, si vede che ti sto educando bene, vero bestiolina? Che ne dici di spogliarti per me e venire in quest'acqua calda?".
Ancora una volta TN rimase in silenzio, completamente rapita da quel modo di parlare che non apparteneva al suo uomo il quale l'amava, o almeno così credeva lei fino a poco prima. L'unica cosa a cui poteva aggrapparsi era la speranza che questo fosse tutto un giochetto per testare le sue reazioni, per vedere come si sarebbe comportata. Quindi prima o poi sarebbe finito, forse.
Il vestito scivolò con un fruscio al suolo, abbandonato come uno straccio insieme alle mutandine che lo seguirono poco dopo. TN lascio che il suo uomo l'ammirasse per un po' prima di scomparire sotto la schiuma profumata.
Era di fronte a Toji, a guardarlo intimorita, accartocciata in quel piccolo angolino non occupato da lui.
"Ti sto spaventando davvero così tanto?" respirò un'altra boccata di fumo "Pensavo ti sarebbe piaciuto, invece sei proprio una ragazzina. Spero tu cresca presto, la mia pazienza è quasi finita. Sai, sono un uomo adulto e potrei non essere più così tanto delicato con te da ora in poi. Non sai che fatica a trattenermi ogni volta".
Toji la stava punzecchiando per spronarla a prendere l'iniziativa, sperando di vedere un lampo di decisione nei suoi occhi. Magari qualche altra parola e sarebbe successo.
"Pensavo ti piacesse scoparti una più piccola, invece ora ti dà noia. Bastava dirlo, sono io quella che si è dovuta adattare a fare la badante ad un vecchio". Toji non riuscì del tutto a mascherare la sua sorpresa: questa risposta da dove l'aveva tirata fuori?
Era ancora lei, la dolce e carina TN che da un mese non aveva fatto altro che imbarazzarsi ogni volta che lo vedeva girare per casa a torso nudo?
La stessa che quando arrivava il momento di dormire aveva timore di dargli fastidio con qualsiasi movimento?
La stessa ragazzina che quella sera se n'era stata buona buona fra le sue braccia, i suoi tocchi e le sue attenzioni?
Stava giocando anche lei ora?
Toji le rivolse un ghigno divertito, un smorfia che si infranse solo quando lui tirò un'altra volta dalla sua sigaretta.
"Allora che ne dici di venire qui e farmi vedere che cosa mi sono perso fino ad ora?". Fu in quel momento che la vide vacillare sull'orlo della scelta, ma subito la decisione prese possesso dello sguardo di TN. L'uomo la osservò gattonare verso di lui ed accostarsi al suo viso quasi a volerlo baciare. Ma le loro labbra non si toccarono, solo i loro fiati si mescolarono insieme, fin quando TN non decise che era arrivato il momento di finirla. Prese velocemente il pene del suo uomo in una mano e iniziò a massaggiarlo con decisione. Toji lottò per non dare alcuna soddisfazione alla sua ragazza: indubbiamente era abituato a molto meglio ma quella sua mossa repentina lo aveva destabilizzato.
"Toji-san perché non parli più?" gli chiese con quella vocina supplichevole da troietta che si ritrovava.
"Potrebbe non piacerti quello che dico" faticò per pronunciare ogni parola insieme a quella precedente, quasi interrotto nel mezzo da un gemito per le dita di TN che accarezzavano la punta della sua asta, ormai quasi completamente alzata. Era da prima che Toji stava mascherando il suo desiderio, ma adesso non gli era più possibile. Stava giocando sporco quella ragazzina, chissà quando si sarebbe decisa a infilarselo tra le gambe. Ma Toji decise di lasciarla divertire ancora per un po', vedere fino a che punto sarebbe arrivata. Lei, d'altra parte sembrava non essere intenzionata a smetterla: "Parlami lo stesso, mi piace sentire la tua voce".
'Lo hai voluto tu' si disse tra sé Toji, ridendo di già per la faccia che lei avrebbe fatto. "Come mai oggi usi le mani, di solito questa la usi per altro" le prese il viso con una mano, schiacciandole le guance e carezzando le labbra con il pollice.
"Che poi" la lasciò andare con una mezza risata "di solito faccio anche fatica a staccarti dal questo bel cazzo che ti piace tanto prendere il gola quanto qui" con la mano libera sfiorò l'entrata della sua ragazza. Lei neanche riuscì a provare a trattenere quella scossa che le attraversò la schiena. Toji inclinò la testa ridendo, riprendendo a parlare poco dopo: "Ringrazia che non ti stia mettendo la testa sotto l'acqua per farmelo succhiare. E non guardarmi così bestiolina, lo sai ne sarei capace per fare smettere di parlare la mia bella puttanella". L'aveva ripresa in pugno, già era finita tutta la spavalderia con cui TN si era armata poco prima. Sembrava essersi arresa, ma d'altronde era naturale: non avrebbe potuto fare altro. A Toji era piaciuto lo slancio che lei aveva dimostrato, l'aveva divertito e intrattenuto per un po'. Ma era giunto il momento di fare sul serio, di mostrarle qualcosa di diverso.
"Mi stai annoiando, queste dita le userai tu quando io non ci sono. A me riserva la tua bocca".
Fu veloce, un attimo e Toji si alzò per trovarsi davanti alla ragazza. Le prese i capelli in un pugno, TN quasi istintivamente schiuse le labbra e lui non aspettò ancora per spingerle la testa verso la sua erezione.
E non appena la ragazza prese la punta dell'asta tra le labbra, tutta la lunghezza le fu infilata in gola. TN si limitò a guardare con astio Toji che, prendendo l'ultimo tiro dalla sigaretta, le disse "Vedo che ti ricordi ancora come si fa".
Da lì divenne tutto un'insieme di gemiti rochi e sommessi, piccoli singhiozzi strozzati e rumori abominevoli che rimbalzavano sulle mattonelle sulle pareti del bagno. TN si era rassegnata da tempo alle dimensioni insostenibili del pene del suo uomo: non sarebbe mai riuscita ad abituarsi. Le lacrime le rigavano le guance e scioglievano il trucco ora sparso sul viso. Ai suoi occhi sarebbe stata orrenda, una visione che la faceva vergognare di sé stessa. Per questo non osò alzare lo sguardo verso Toji, chissà cosa stava pensando lui. D'altra parte, il suo fidanzato non si stava proprio curando delle condizioni in cui versasse TN, troppo impegnato a pensare come doverla lodare e coccolare dopo per farsi perdonare di questo suo atteggiamento rude e duro. Ma queste riflessioni si alternavano agli intensi momenti di libidine. Per quante volte le avesse già scopato la bocca, nemmeno lui si era abituato alla sua strettezza.
Toji abbassò lo sguardo quando l'ennesimo singhiozzo lo raggiunse e vide la sua donna cercare di prendere aria tra una spinta e l'altra. Era distrutta, con le lacrime che le scendevano ad impiastricciare il viso truccato. Un bel disastro, così bello da eccitare Toji a tal punto da venire tra le labbra di quel viso.
Riprese fiato, uscì lentamente da lei tentando di non ridere. TN era così carina mentre, imbarazzata, cerca di nascondere il viso mentre un po' di sperma le era colato sulle labbra.
Era stata brava, come sempre, ed obbediente, ma non glielo avrebbe detto. Adesso era arrivato il momento di ricompensarla per bene.
L'uomo la prese dai fianchi, caricando la ragazza sulla sua spalla. Si accinse poi a togliere il tappo dalla vasca e nel mentre TN riuscì a prendere una salvietta dal mobiletto per darsi una pulita alla faccia.
Toji poi andò verso la camera da letto, trasportando anche la sua donna.
"Adesso andiamo a fare le cose per bene, mh?". TN neanche rispose, o almeno ci provò, ma quando le arrivò l'ennesimo schiaffo sulle natiche, che la fece urlare ed arricciare i piedi, allora pensò a qualcosa da dire.
"M-ma sono stanca" tentò con una scusa, senza riuscire a non fare trapelare la sua preoccupazione dal tono della voce.
"Resisterai ancora un po', adesso è arrivata la mia parte preferita".
O diamine.Conteggio parole: 2000
Questa one shot è stata richiesta da Ur_Mommy97, che mi deve scusare per il tremendo ritardo. Non mi piace per nulla com'è uscita, spero non sia così brutta come mi sembra. Alla prossima.
🌛 La vostra Maddy 🌜