La sera mi rifugiai come sempre nel dormitorio femminile e mi sedei sul letto guardando con attenzione Ashlee che preparava cartine e tabacco mentre Richard sminuzzava l'erba, maneggiandola con cura, come se fosse la cosa più importante al mondo. Spostai lo sguardo su Ellie che scrollava annoiata su TikTok seduta sul letto con la schiena appoggiata sui morbidi cuscini e Fancy che fumava la quarta sigaretta della serata continuando a tempestare Landon di messaggi e chiamate.
«Ancora niente?» chiesi speranzoso alla ragazza che frustrata lanciava il telefono sul letto.
«No cazzo!» esclamò quasi urlando «Sono spariti non c'è traccia di loro»
«Fan, sta zitta per favore, lascia un po' di spazio a quel povero cristo! Avrà le sue buone ragioni, lo sai che Landon non ti ignorerebbe mai di proposito!» la fermò Ashlee, passandole la canna nel tentavo di tranquillizzarla un po'.
La bionda fece due lunghi tiri per poi passarla a me. La guardai per qualche secondo rigirandomela tra le mani prima di aspirare a fondo, chiudendo gli occhi e beandomi di quella piacevole sensazione.
Ellie spense lo spinello nel posacenere accanto al bagno e aprì la finestra per far passare un po' d'aria. La vidi poi risedersi delicatamente sul letto, mentre Ashlee poggiava la sua testa sulla spalla della migliore amica.
«Quindi secondo voi...» provai venendo però immediatamente fermato... «No Fab, Chase non ricambia, no Fab, Chase non ti ama, no Fab, Chase non ti pensa e no Fab, non sappiamo dove sia Chase!» esclamò Ashlee prevedendo le domande che ormai facevo ogni sera dall'inizio dell'anno. Sbuffai incrociando le braccia al petto «Oh suvvia Fabian, non piangere di nuovo per favore» mi schernì Fancy sogghignando e trattenendo a stento una risata «Gne gne gne...»dissi sbuffando nuovamente e, guardando Richard che iniziava ad alzarsi, notai che si erano già fatte le 2.
Lo imitai mettendo in tasca il tabacco e le cartine comprate solo qualche ora prima, dando poi un abbraccio a ciascuna delle ragazze in stanza e congedandomi insieme a Richard. Cercammo di fare il meno rumore possibile e ci dirigemmo nell'ala est del dormitorio maschile, dove si trovata la nostra stanza. Entrammo, posando la chiave sulla scarpiera bianca accanto alla porta, e mentre Richard si fiondava direttamente sul letto, io entrai in bagno appoggiando le mani sulla ceramica bianca del lavello. Sospirai a fondo alzando gli occhi per guardare il mio riflesso. Gli occhiali mi calavano leggermente sul naso e sotto gli occhi azzurri spiccavano due profonde occhiaie grigiastre. I capelli biondi ricadevano disordinati sul volto e pensai che la mattina seguente avrei urgentemente necessitato di una doccia. Abbassai lo sguardo e notai accanto alla doccia il libro di matematica, poggiato sopra la tavoletta del water. Lo sfogliai pigramente mentre nella mia testa scorrevano in loop le immagini delle due ore in classe passate seduto accanto a Chase. Sbuffai al solo pensiero di doverne passare altrettante ogni pomeriggio da qui al resto dell'anno per quelle dannate ripetizioni, e, dopo essermi infilato il mio morbido pigiama, mi nascosi sotto le coperte beige del mio letto, tentando di ignorare la figura che tormentava tutti i miei pensieri, Chase Smith.Mi svegliai alle prime luci dell'alba e, prendendo il telefono, constatai che erano solo le sei di mattina. Sbuffai alzandomi dal letto e, con un mal di testa spaventoso, mi diressi in doccia. Lavai accuratamente ogni singolo angolo del mio corpo e quando uscii, avvolgendomi in un asciugamano bianco panna, presi un moment dalla mia scorta nel cassetto mandandolo giù a secco e sperando che il dolore cessasse al più presto.
Mi infilai le cuffiette e feci partire la playlist mentre mi vestito con tutta la calma del mondo, per la prima volta in 17 anni non ero in ritardo! Indossai una semplice tuta nera della Jordan, infilai le scarpe, presi lo zaino e uscii dalla stanza cercando di fare meno rumore possibile. Mi diressi nel giardino ai margini della scuola, dove di solito non passava mai nessuno, e mi accesi una sigaretta, sentendo il sapore amaro del tabacco graffiarmi la gola. Scrissi un messaggio a Ellie, chiedendole di avvisarmi quando sarebbero scese a fare colazione, e riattivai la musica, provando per una volta a non pensare a niente.Un'ora più tardi ricevetti un messaggio dalla mia migliore amica, così mi alzai e mi diressi in mensa dove vidi il mio solito gruppetto seduto al tavolo sul lato destro della stanza. Notai Fancy che sembrava stesse urlando qualcosa al ragazzo accanto a lui, Landon. Avvicinandomi iniziai a sentire chiaramente la loro conversazione
«Lan ma ti sembra questo il modo? Santo Dio ero preoccupatissima! Fab non faceva altro che chiedere di... oh- ciao Fab!» Disse rivolgendomi un sorriso imbarazzato e arrossendo notevolmente. La guardai storto, per poi scoccare un'occhiata interrogativa al ragazzo seduto accanto a lei.
«È morto il padre di Chase» disse solamente il moro, posando i suoi occhi su di me. Ero paralizzato, come il resto del tavolo d'altronde.
Il primo a rompere finalmente la tensione dopo minuti interminabili di silenzio fu Richard che chiese come stesse Smith e soprattutto dove fosse.
«È rimasto qualche ora in più con Johannah, credo tornerà a breve a scuola, ma non so se uscirà dalla camera oggi, o per i prossimi giorni comunque...» rispose Landon quasi sussurrando ogni parola. Fancy lo abbracciò e sul tavolo calò nuovamente il silenzio.
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Hidden Hearts || C&F
Teen FictionChase e Fabian frequentano gli stessi corsi, in una high school di una piccola cittadina del Massachusetts. In questa scuola si conoscono tutti, ognuno sa i segreti dell'altro, è un posto pieno di pregiudizi e sono tutti pronti a puntare il dito. P...