La vicinanza con il biondo mi stava facendo fremere dall'emozione, la notte precedente avevo raggiunto l'apice della felicità nel baciare quelle caste labbra che tanto avevo bramato per tempo.
"scendi a fare colazione con me?" lessi il messaggio di Fab e non potei fare a meno di sorridere "Mi faccio una doccia e scendo, ti scrivo quando ho fatto" mi rispose con un semplice va bene e mi fiondai in doccia facendo il più veloce possibile, volevo rivederlo al più presto.
Scesi in mensa e lui mi stava aspettando in un tavolo poco lontano dalla porta, lo raggiunsi e lo salutai con un sorriso «Buongiorno, hanno inventato gli asciugacapelli da tanti anni ormai, lo sai?» fece una battuta alludendo ai miei capelli bagnati «Avevo fame Fabian non rompere le palle» dissi in tono scherzoso, accennando una risata.
La colazione passò in fretta, «Vai a metterti un qualcosa di più pesante e prendi un po' di erba se ti è rimasta, poi raggiungimi in camera mia, ti voglio portare in un posto, spero tu non abbia paura delle moto» mi guardó un po' sbigottito ma annuì «Ci vediamo tra poco» disse il biondo.Arrivò in camera mia dopo un quarticello e gli aprii la porta, lui restò un po' a esaminare la mia stanza prima di chiudere la porta e dire con faccia schifata «Quando torniamo ti aiuto a sistemare questo tugurio, poi andiamo al deposito mobili e prendiamo un nuovo comodino, non puoi vivere in questo caos» io ridacchiai in risposta e gli lanciai il casco, lui non fece domande e mi seguì fuori dalla stanza.
Raggiungemmo il mio posto, Wright Ponds, in pochi minuti «Quindi è questo il posto in cui Chase Smith si rifugia quando il mondo gli fa troppo schifo?» disse lui, poggiando in casco sulla sella e raggiungendomi nel pontile «Ti piace?» chiesi dolcemente «È molto bello qui» si sedette ad un soffio da me, mi guardò come a chiedere il permesso e incastrò le sue gambe alle mie, presi l'iniziativa e mi lanciai sulle sue labbra, come a volerlo mangiare, chiedendo con la lingua il permesso per entrare nella sua bocca, aveva un sapore di tabacco mischiato a quello della menta del dentifricio, annaspava per riuscire a stare dietro alla velocità con la quale lo stavo divorando. Era la mia più grande rivincita, la cosa più preziosa che avessi, ciò che non avrei mai voluto perdere, era semplicemente Fabian Jones con i suoi mille difetti ed insicurezze. Dopo un po' si staccò «Piano Smith, mi farai rimanere senza fiato» disse ridendo e incastrando di nuovo le nostre labbra mentre sentivo i nostri respiri fondersi con il cinguettio degli uccellini.
Restammo lì a scambiarci baci che per troppo tempo ci eravamo negati, poi lui mi guardò come a cercare un consenso che arrivò ben presto, avendo capito le sue intenzioni. Posò la mano sul cavallo dei miei pantaloni, li slacciò e iniziò a muovere la mano dolcemente con movimenti decisi e veloci.Raggiunsi l'apice del piacere in poco tempo, ci sdraiammo continuando a baciarci poi lui tirò fuori l'erba guardandomi ammiccante «Uno spinello adesso è ciò che serve per completare il tutto no?» io ricambiai uno sguardo complice e mi tirai su per girare, lui mi seguì e si mise sulle ginocchia «Che cosa siamo noi?» chiese tutto d'un fiato, come a vergognarsene «Non vergognarti, la tua è una domanda lecita. Fab io voglio essere il più sincero possibile con te, ho capito da poco di essere gay, o meglio, l'ho accettato da poco e non voglio correre, ne tantomeno metterti pressioni. Non voglio essere frettoloso nel dirlo perché ci stiamo ancora conoscendo praticamente, ma penso che tu sia l'unica persona che abbia mai amato in vita mia, se penso all'amore mi viene in mente l'immagine di Fabian Jones» sorrise a questa mia affermazione, continuai «Allo stesso tempo però ti dico anche che ancora non me la sento di dirlo ai miei amici in quanto, sai meglio di me che tipo di persone sono. Landon lo sa, lui l'aveva capito e accettato ancor prima di me, non smetterò mai di ringraziarlo silenziosamente. Non so bene come etichettarci in questo momento Fab, ma so che ce la metterò tutta per non farti soffrire» leccai la cartina e gli porsi la canna, lui la prese e se la rigirò nelle mani prima di accenderla e prendere dei lunghi tiri «Chase io neanche voglio correre, non voglio metterti pressione e soprattutto non voglio rovinare tutto ciò che di più bello mi è capitato. Ormai è tempo che Chase Smith, il più bello e dannato della scuola mi offusca la mente e mi riempie le giornate e, forse proprio perché ho più consapevolezza di te, ti dico che se non te la senti non me parlare, indubbiamente mi dispiace che dobbiamo tenere tutta questa bellezza soltanto per noi due, però rispetto le tue decisioni e voglio che tu ti prenda il tempo che ti serve per elaborare la situazione. Capisco da solo che non è semplice, che ti sembra tutto più grande di te, ma io ci sarò sempre, ci sono stato quando mi respingevi, ci sono adesso e ci sarò in futuro, perché nella mia vita di certezze ne ho poche, ma una di queste è proprio che il mio cuore, la mia anima e il mio corpo apparterranno sempre e per sempre a Chase Smith, indipendentemente da come andranno le cose».
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Hidden Hearts || C&F
Teen FictionChase e Fabian frequentano gli stessi corsi, in una high school di una piccola cittadina del Massachusetts. In questa scuola si conoscono tutti, ognuno sa i segreti dell'altro, è un posto pieno di pregiudizi e sono tutti pronti a puntare il dito. P...