NOTA DELL'AUTRICE

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Ciao, mie amate Emmadipendenti!

Eccoci arrivate alla fine della nostra avventura... Spero vi sia piaciuta... Comunque sia, vi ringrazio per esservi fermate a leggere, per i commenti e per le stelline. 

Un'ultima cosa prima di archiviare questa storia... anzi, un paio... 

So di certo (dai vostri commenti) che il personaggio di Reign vi è sembrato un po' frustrante, indeciso. Qualcuno lo ha chiamato 'cagasotto'... Troppe paure, troppi dubbi, troppi timori... Volevo spezzare una lancia a suo favore (sapete che mi piace farlo con i miei ragazzi). 

Reign ha subito i peggior maltrattamenti, è stato abbandonato non una, bensì più volte. Ha sempre bramato quello che non poteva avere, ha patito la fame, la sete, il freddo... La mancanza di una casa, di una famiglia lo ha segnato sin da piccolo. Be', tutto questo può portare ad una gravissima forma di PTSD (sindrome post-traumatica da stress), una sindrome che può lasciare dei segni, delle cicatrici per anni e anni... per tutta la vita, forse. Ed ecco come mai, fino a capire i suoi sentimenti per Minerva, fino a permetterle di entrargli nel cuore, lui ha agito nel modo in cui l'ho descritto. Vi prego, dategli un po' di tregua e provate a mettervi nei suoi panni. 

Per quanto riguarda la famiglia Martin e il loro 'pathos' nel proteggere troppo Minerva. Ricordatevi che Minerva aveva 18 anni quando è stata aggredita... Un'aggressione che ha lasciato delle tracce profonde. Nessun genitore nasce con il manuale delle istruzioni, per cui ogni genitore reagisce in modo diverso. Più protettivo, più permissivo. Ricordatevi che un'aggressione non colpisce solo la vittima, ma anche i suoi cari... Per cui, non giudicate Sophie e Bradley troppo duramente. 


Be', detto questo, vi ringrazio ancora una volta per tutto l'affetto e l'attenzione dedicata a questa storia e ai miei personaggi! Siete state magnifiche, come sempre. 

In quello che mi riguarda, tornerò il mese prossimo con una nuova storia. Non ho ancora una data nella testa. Vi farò sapere. 

Una abbraccio a tutte quante. 

Emma. 


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