Capitolo 21

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In città si sente parlare della "Nuova luna rossa" e gli abitanti, ne sono terrorizzati. I soldati, stanno spargendo a macchia d'olio la paura e il terrore, andando a serrare tutte le porte, per non farli uscire e chi esce di casa, viene poi portato via o a dirittura, le loro case vengono abbattute e incendiate. Il padre di Aurelia è scomparso da troppo tempo e non ci sono state più notizie di lui, da quando era ripartito nuovamente in viaggio alla ricerca di Diana, la madre della ragazza, dopo che ha attraversato laghi, fiumi e montagne e non si sa più dove sia arrivato e finito.    

Aurelia è partita a cavallo, da casa Martin, con addosso dei vestiti, per non farsi riconoscere e ha  addosso un mantello, di velluto bianco, morbido. Prima di partire, ha  avuto un piccolo imprevisto, poi è ripartita. In questo momento è ancora in galoppo in mezzo alla foresta e sta proseguendo, dritta nel suo sentiero per poter arrivare al più presto possibile alla destinazione. La giovane guerriera si ferma col cavallo, per farlo riposare, scende a terra, le si sfila il  cappuccio e la testa viene scoperta, mentre sta saltando.   Si mette a fare una passeggiata nel bel mezzo della foresta camminando su dei terreni rocciosi e tiene in mano il cavallo, dalle redini, poi arriva su in collina, si mette a guardare l'orizzonte, poi dice:-"Mamma, papà. Dove siete? Mi mancate tanto!"-  Si riguarda attorno, mettendosi a controllare e a  assicurarsi che nessuno l'abbia vista o scoperta, ma per fortuna non c'era nessuno nei paraggi ed era completamente sola, poi si ricopre. Dopo che ha fatto riposare il cavallo, si avvicina da lui, gli parla nelle orecchie e dice:-"Pegasus, Abbiamo una missione molto importante, da portare a termine."- Mentre sono ancora lì, vede un melo, stacca il frutto e gliela passa per mangiarla. Dopo il riposo, la ragazza risale, nuovamente in sella, poi riparte, ma all'improvviso, il cavallo si agita, si spaventa e nitrisce, cerca di tranquillizzarlo e non riesce a capire il motivo del suo spavento, poi dice:-"stai calmo, va tutto bene!"- mentre si avvicina al collo dell'animale e lo accarezza.

Allora, Aurelia decide di ripartire dopo che il cavallo, si sia tranquillizzato e torna nuovamente al galoppo dirigendosi verso il sentiero, dove crede che ci siano i suoi genitori. La ragazza, arriva vicino ad un villaggio e gli abitanti del posto iniziano a fissarla, non sapendo chi sia e arriva, si mette a parlare con loro, con una voce abbastanza bassa ed equilibrata, tenendo anche la sua identità in incognito e la sua testa bella coperta, poi chiede delle indicazioni e dice:-"Vorrei sapere dove si trova la città del Vulcano, mi saprete dire la strada gentilmente?"- Le persone, rifiutano di rispondere alla sconosciuta e c'è chi scappa a dirittura lontano da lei e purtroppo, non riesce ad ottenere una risposta e se ne va senza sapere niente. A fine giornata, la giovane guerriera, decide di andare a passare la notte, vicino a delle case che si affacciano sugli orti, si stende, appoggiando la schiena a uno dei muri per dormire ma viene attaccata da qualcuno.

Non facendo in tempo ad addormentarsi, si rimette in fretta in piedi, tira fuori la spada, per difendersi e inizia a combattere, mentre il nemico cerca di indebolirla, dice:-"Ehi, piccola pulce! Non sei la benvenuta, te ne devi andare da qui!"- Inizia ad attaccarla e  Aurelia si mette a combattere, senza dire niente, poi l'uomo che l'ha attaccata, sorride e dice:-"Ah, quindi non parli, la nostra lingua?"- si mette a ridere, trovando il fatto che la persona, che ha davanti a lui, non possa parlare e che abbia dei problemi e se ne approfitta. Allora alla ragazza, le viene  un'idea, riesce a schivarlo, gli da una gomitata,  lo spinge cadendo a terra, dopo di che gli punta la spada sul collo e gli dice:-"Adesso, chi è che se ne deve andare?"- Rimette apposto l'arma, poi arrivano le guardie, la vedono, poi scappa via.

L'uomo decide quindi, di rimanere sul posto di combattimento e non andare via, si mette a pianificare,  per poter incastrarla, poi si mette a fare la vittima. Vedendo le guardie dargli corda, continua il suo scherzetto, mettendosi a fare una scenata, per poter credergli e si mette a piangere lacrime di coccodrillo e dice:-"E' stata lei ad avermi attaccato, signore! io non ho fatto niente."- La ragazza è scappata a cavallo, si volta per guardare indietro e dice:-"Che ipocrita!"-. Le guardie credono alle parole dette dall'uomo, lo lasciano libero e uno delle guardie, dice:-"Stai tranquillo, che andiamo a cercarla. Tu intanto, va a cercare un rifugio sicuro"- la falsa vittima, alza la testa e lo sguardo, sorride alla guardia con un sorriso finto e falso e dice:-" Grazie mille, sono in debito con voi"-. Si allontanano e vanno a cercarla. L'uomo che ha attaccato la ragazza, vedendo che le guardie si siano allontanate, si mette nuovamente a ridere, perché sono cascati nel suo piano di successo  ed è riuscito a portarlo a termine, poi si mette a fare salti di gioia e dice:-"Adesso vediamo se riuscirai a cavartela"- Aurelia continua ad essere in fuga, grida al cavallo per far andare più veloce e continua a scappare.  

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