Capitolo V

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L’atmosfera natalizia che aleggiava su Villa Balestra sembrava capace di allontanare qualsiasi minaccia incombesse fuori dalla porta.

Fuori c’era la guerra, il cambiamento climatico, la povertà, le epidemie e la fame nel mondo, eppure, tra le mura di quella dimora, tutto sembrava sparire.

Tutto, tranne i dubbi sempre più forti di Simone.

Aveva accompagnato Manuel al lavoro.
Lo aveva osservato.
Aveva cercato di estorcergli quante più informazioni possibili.

Ma, alla fine, erano giunti a destinazione e Simone era rimasto con un pugno di mosche in mano.

I suoi continuavano ad essere dei dubbi che nessuno era in grado di fugare.

Neanche suo padre, per il quale Manuel sembrava essere diventato, improvvisamente, quel figlio identico a lui che tanto avrebbe voluto avere.

Simpatico.
Spigliato.
Appassionato di filosofia.
E con l’aria da poeta maledetto.

Quel Manuel aveva conquistato tutti non facendo assolutamente nulla.

E fu proprio quando, di ritorno dal piccolo favore che aveva fatto a Manuel, Simone trovò suo padre seduto in soggiorno, intento a scrollare le notizie sulla homepage di qualche sito internet, che decise di capire cosa avesse di così speciale quel Manuel e perché tutti pendessero dalle sue labbra senza avere il benché minimo dubbio su chi fosse realmente.

«Papà?»
«Mh?»
«Ma non ti sembra strano tutto questo?»
«Cosa, Simone?»
«Jacopo che sta con un ragazzo che, guarda caso, è lo stesso che gli salva la vita e che, addirittura, è in procinto di sposare»
«E cosa dovrebbe esserci di strano?» chiese Dante, incapace di comprendere dove volesse arrivare Simone con il suo discorso.
«Ma dai, papà! – si alterò leggermente – Se Jacopo avesse deciso di sposarsi, come minimo, avrebbe fatto un annuncio in grande stile». E, soprattutto, ci avrebbe presentato questo fantomatico Manuel»
«Forse, dopo che ci ha sentiti criticare aspramente Luna per ogni sua mossa, ha deciso di non renderci partecipi e di rivelarci tutto all’ultimo»
«A me lo avrebbe detto» insistette Simone.
«Insomma, Simone! Basta con tutte queste domande e sii felice per tuo fratello, ché questa gelosia è ridicola!»

Gelosia: sentimento tormentoso provocato dal timore, dal sospetto o dalla certezza di perdere la persona amata ad opera di altri.

In verità, Simone, a quell’ipotesi non ci aveva mai pensato.

Io geloso?
Pfff.
Manuel è un ragazzo come un altro.
Sì, certo, è carino.
È simpatico.
Fa battute divertenti.
È sensibile e, quando la nonna gli ha dato il regalo, stava per piangere.
Profuma di…buono.
Ha un sorriso bellissimo e quando è in imbarazzo, le sue gote si tingono di rosso.
Manuel è bellissimo.
Ma io non sono geloso.

E se lo ripeté tra sé come se, continuare a pensare di non essere geloso, lo rendesse reale.

No.
Non sono geloso.
Io non sono geloso e Manuel nasconde qualcosa.

Convinto di ciò, Simone fece l’unica cosa che ritenne utile fare.

Dopo un bagno rilassante, nel quale, comunque, continuò a riflettere sui fatti precedentemente accaduti, si vestì ed uscì, direzione casa di Jacopo, per cercare una qualsiasi prova che avvalorasse la sua teoria.

***


Alla stazione metro Anagnina, il 25 dicembre non c’era anima viva.

Questo era ciò che Manuel, dopo il turno di tre ore che gli era stato assegnato – o meglio, che gli era toccato – anche quel giorno, aveva dedotto.

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