L' intervista

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Sono tornata da Claudius, Flor Annie e Alex, non che mi dispiacesse di stare in presenza dell' ultimo, che mi prepareranno per l' intervista di questa sera, nonché probabilmente uno dei miei ultimi giorni di vita.
La routine fu come quella per la sfilata dei tributi, purtroppo mi dovetti spogliare per farmi fare la ceretta da Claudius che, per inciso, faceva ancora più male di quanto ricordassi, feci un bel bagno rilassante dove, mentre Annie mi lavava, degli avox mi massaggiavano spalle, schiena e piedi.
Infine andai da Flor che fece un' altro dei suoi miracoli: arricciò i miei lunghi capelli biondi, poi raccolse due ciocche laterali e le unì con un fermaglio fatto di rose rosse, passò al trucco, mise un ombretto dorato che risaltava i miei occhi blu, eye-liner e mascara per gli occhi, mise un bel rossetto rosso e sulle unghie mise dei brillanti dorati, la ringraziai in mille modi, le diedi persino un' abbraccio.
Insieme andammo da Alex... sembrava diventare più bello ogni giorno che passava.
Mangiammo qualcosa ridendo, finalmente mi fece alzare e chiudere gli occhi, mi privò della vestaglia, dettaglio che mi fece arrossire, e mi infilò un abito non molto pesante, sicuramente bellissimo ma non riuscivo ancora a vedermi, mi fece indossare scarpe col tacco, mi aggiustò i capelli e mi mise accessori, pensavo che fossero una catenina, una anello e degli orecchini.
Ebbi un attacco di panico, non mi ricordavo più dove avessi messo il mio tubettodiplastica-pugnale, se lo avessero trovato io non so che conseguenze avrei dovuto subire, fortunatamente mi ricordai di averlo lasciato in un qualche cassetto nella mia stanza, tirai un sospiro di sollievo e chiesi di aprire gli occhi.....
"Permesso accordato principessa" adoravo quando mi chiamava così, penso che un po' mi piaccia...
Fatto sta che aprii gli occhi, davanti a me c' era una dea, una ragazza che in comune a me aveva solo il colore degli occhi, indossavo un abito blu notte, stretto in vita e più largo nella gonna che arrivava sopra le ginocchia, nel corpetto erano incastonati numerosi piccoli diamanti che, a mio parere, stavano benissimo con la pettinatura che mi aveva fatto Flor.
Ero innamorata di quel vestito, della mia squadra di preparatori, del mio stilista.... ASPETTA COSA? L' ho solo pensato, non devo darmi false speranze.
Mi accompagnò fino a dietro le quinte per sistemarmi per bene, prima che noi tributi uscissimo si avvicinò e mi diede un bacio sulla guancia "buona fortuna principessa" ero rinata con quel semplice gesto, "aspetta Alex!" "Dimmi" "idiota" "perchè?!" Chiese sorpreso "Perchè ti amo" non potevo credere di averlo detto! Non posso averlo fatto, fortunatamente Cesar chiamò noi tributi e mi avviai con gli altri verso il palco.
Iniziarono con Megan, era combattiva, si vedeva lontano un miglio, proseguirono con Cornelius che risultò abbastanza, mmm come dire.... ah ecco PATETICO, finalmente era il mio turno, "E ora signori e signore, la ragazza che tutti noi aspettavamo, la principessa dei giochi, ecco a voi Alice Bernarelli!" Il pubblico esplose in un boato, applausi partirono dappertutto e quando feci la mia comparsa si amplificarono ancora di più se possibile.
Andai a sedermi nella comoda poltrona di fianco a Cesar che dopo aver fatto fatto qualche battuta iniziò con le domande "Allora Alice! Hai ricevuto un punteggio fantastico nell' allenamento! Raccontaci qualcosa" "Purtroppo non posso dirvi tutto, ma posso rivelarvi che li ho impressionati" "Su questo non c'è dubbio! Dimmi, c'è qualcuno a casa per il quale vorresti tornare, magari un ragazzo?" "A dir la verità a parte la mia famiglia, non c'è quasi nessuno... anch" "Ma dai! È impossibile! Sei uno spettacolo Ali è impossibile che non ci sia nessuno li per te!" "Cesar io non ho finito, stavo dicendo che a casa non c'è nessuno, ma qui ho conosciuto una persona che mi ha cambiata: Alex" "Stai parlando del tuo stilista?" "Esatto" le telecamere inquadrarono Alex che era diventato bordeaux, "Sono certo che tornerai Ali, siamo tutti con te" "Grazie mille Cesar" "Ecco a voi Alice Bernarelli!" mi alzai e con il sorriso stampato in faccia andai a sedermi prima che chiamassero Ronny con l' eco dei miei applausi ancora nelle orecchie.
Non ascoltai molto delle altre interviste, il mio compagno di distretto era risultato irritante, ma mio fratello aveva fatto colpo.
Andai a dormire, o almeno a provarci, "Domani iniziano" pensai "Domani iniziano per davvero"
Mi addormentai nel giro di qualche secondo pensando alla mia famiglia e ad Alex.

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