"Mi dispiace..."

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Mi svegliai di soprassalto con il rumore di in cannone che sparava la morte di un ragazzo ucciso da Anna mentre cercava di rubare dalle nostre scorte, saranno state le dieci del mattino quindi proposi di iniziare ad incamminarci.
Tutti furono d' accordo con me, e dopo una veloce colazione fatta con delle bacche trovate in giro e dell' acqua (che colazione....) andammo a vedere se trovavamo qualche tributo da "far fuori" proprio come le vecchie tradizioni dei favoriti volevano.
Il ragazzo del sei, ci colse di sorpresa, era massiccio, saltò addosso a Frederick e gli ficcò un pugnale nello stomaco, la rabbia si impossessò di me e accecata da essa presi un coltello e lo lanciai dritto tra gli occhi del ragazzo, mi pare che si chiamasse Theodore... lo uccisi e subito dopo corremmo tutti verso il corpo morente di mio fratello.
Era pallido, le labbra bluacee che cercavano di spicciare le ultime parole per noi.
"Mi dispiace...." "Shh..." disse Megan, "Sistemeremo tutto" non fece in tempo a finire la frase che il cannone segnalò la morte di Frederick, di un compagno, ma soprattutto di mio fratello.
Ho passato diversi momenti con lui, siamo sempre stati molto uniti, fin da piccoli, non potei trattenere le lacrime e scoppiai in un pianto silenzioso ma disperato, Anna venne ad abbracciarmi e la lasciai fare anche se non sentivo davvero la pressione che provocava sulle mie braccia, non sentivo nessun rumore o odore, c'era solo l' eco del mio pianto e del dolore che mi scorreva nelle vene.
Solo ora mi sto pentendo, solo ora capisco il dolore e lo strazio che devono aver provato i distretti per 75 lunghi e difficili anni, dove magari avresti voluto non venire nemmeno al mondo per non vedere la morte di amici o figli in televisione solo per il nostro divertimento.
Mi rendo conto che piangere è inutile, devo andare avanti e riuscire a vincere per vendicare la sua morte, per tornare a casa e consolare i miei genitori che hanno perso un figlio e un fratello che ha appena perso la sua metà uguale, per la sua ragazza che non sarà più la stessa senza di lui, per i suoi amici che ora bramano la sua vendetta, per tutti devo farcela.
Lascio un ultimo bacio al cadavere di mio fratello e poi chiedo di allontanarci, sia perché non potevo più reggere quella vista terrificante, sia perché sapevo che l' overcraft doveva prendere il corpo.
Non trovammo nessun altro quel giorno, così quando si fece sera ci accampammo per vedere i morti di oggi: il ragazzo ucciso da Anna he era del cinque, il ragazzo del sei e.... Frederick, a questa vista i miei occhi so riempirono di lacrime che lasciai scorrere sulle guance come un fiume alla deriva.
Il secondo giorno era finito e io ero viva, ma lui no.

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