I 76 Hunger Games

L' Arena

Mi svegliò Minnie, oggi iniziano i giochi... Non ci posso ancora credere, l' unica cosa che mi dispiace è che oggi Ronny finirà di vivere, in questi ultimi giorni non ha fatto altro che pressarmi, mentre ieri ci siamo incontrati dopo l' intervista con i nostri mentori, Enobaria e Brutus, per le strategie, quel bufalo rincretinito non era in grado di fare altro se non ridere come un maiale.
Non c'erano vestiti preparati questa mattina piena di tensione, quindi mi misi una semplice tuta nera con una maglietta bianca a maniche corte, misi il "pugnale" in una delle tasche, e, attenta a che non si vedesse uscii dalla stanza.
Vidi i due mentori all' uscita dell' overcraft per darci gli ultimi consigli, finito io e Ronny-rompiscatole-nato entrammo in quella che da piccola credevo essere una navicella spaziale.
Ero seduta davanti a Megan e di fianco a mio fratello, mentre gli altri non guardavano gli strinsi la mano dicendogli: "Ti voglio bene, succeda quel che deve succedere" lui annui e in quel momento Megan mi fece un sorrisetto furbo, i vetri si oscurarono, stavamo arrivando.
Ci fecero scendere a coppie di tributi, ma prima che chiamassero il primo distretto, dissi agli altri favoriti: "Ragazzi se per voi va bene ci troviamo nella parte opposta alla cornucopia, poi appena ci siamo tutti ci riforniamo, ok?" Tutti acconsentirono e Cornelius e Megan scesero verso le catacombe.
Iniziai ad innervosirmi, ora stanno per iniziare i giochi, ma stranamente non era questo il punto, sapevo che tra poco avrei rincontrato Alex e il mio sorriso vacillò. Non sapevo cosa dirgli, ero più terrorizzata per la conversazione che per i giochi...
Chiamarono il secondo distretto, ossia il mio e così facendo io e Ronny uscimmo dall' overcraft.
Dei ribelli ci guidarono in lunghi corridoi sotterranei, fino a che lasciarono il mio compagno, andammo avanti di un paio di metri e lasciarono me in una stanzetta dove sarei rimasta per mezzora.
Alex era già li ad aspettarmi, arrossii immediatamente, mi passò la tuta, era blu scuro, tratteneva il colore corporeo ed era molto elastica, ai piedi avevo degli stivaletti adatti per correre e i capelli legati in un' alta coda di cavallo, mangiai più che potevo, non sapevo se ne avrei avuta più la possibilità tra qualche ora.
"Sei pronta principessa?" Bella domanda "Sono nata pronta" la determinazione cresceva in me ogni secondo che passava, e quando la stessa voce che mi intimò di salire sui carri alla sfilata disse: "Tributi, salire sulla pedana di lancio, ripeto tributi salire sulla pedana di lancio" io mi avviai, ma Alex mi fermò, mi baciò, io ancora sorpresa del gesto, mi disse: "Buona fortuna principessa, io ti aspetto" mi avviai alla pedana ancora più decisa: sarei tornata, per me, per la mia famiglia, per Alex, ce l' avrei fatta.
Mi sentii sbattuta fuori, quindi chiusi gli occhi per non vomitare, quando li riaprii, vidi un vulcano, un lago, una pianura e un bosco, era iniziato il conto alla rovescia
60-59-58-57-56-55-54-53-52-51
Iniziavo a sentire la colazione che tornava su
59-49-48-47-46-45-44-43-42-41
Vidi un set di coltelli, doveva essere mio
40-39-38-37-36-35-34-33-32-31
Guardai i miei alleati con i quali mi scambiai un cenno di saluto dopo aver indicato il punto di ritrovo
30-29-28-27-26-25-24-23-22-21
Vidi Ronny, forse non dovevo ucciderlo, era pur sempre un umano
20-19-18-17-16-15-14-13-12-11
Ma se lo facevo era un avversario in meno e un punto in più per andare a casa
10-9-8
Vidi mio fratello che mi sorrise
7-6-5
Mi guardai di nuovo attorno
4-3-2
Mi misi in posizione per scattare
1
"CHE QUESTI ULTIMI HUNGER GAMES ABBIANO INIZIO, POSSA LA FORTUNA ESSERE SEMPRE, SEMPRE A VOSTRO FAVORE" suonò il gong e tutti iniziarono a correre, e così feci anche io, puntai immediatamente al set di coltelli, pregando che Ronny fosse vicino e che nessuno mi stesse seguendo.
Lo afferrai me lo legai alla cintura, ne presi uno e lo scagliai contro il ragazzo che mi stava venendo addosso, lo uccisi, vidi Ronny correre, non ci pensai, sussurrai uno "scusa" e tirai il coltello.
Nel frattempo non mi ero accorta della ragazza che mi stava venendo incontro, mi saltò addosso e mi spinse per terra, mi immobilizzò e sarei morta se Megan non la avesse trafitta con la spada, ora ero tutta macchiata in faccia del suo sangue ma questo era il minore dei problemi.
Rubai lo zaino al cadavere della ragazza e corsi con Megan verso il bosco che si trovava a sud della cornucopia, dopo pochi minuti arrivarono anche gli altri.
Però c'era un problema, non vedevo mio fratello.
La compagna di distretto si Frederick vide che ero preoccupata e mi disse: "Ali non preoccuparti, è corso verso il vulcano per far credere agli altri tributi che ci saremmo accampati li, se non ci sono imprevisti ci raggiungerà sta sera"
Tirai un sospiro di sollievo, almeno lui stava bene.
"Ma dove è Monny o Ronny, comunque quello li?" Vidi Cornelius girarsi verso di me, lui aveva visto, lui sapeva.
"Morto" disse semplicemente "Per mano di un coltello" grazie a Dio non aveva detto niente...
Iniziarono a sparare i cannoni, il bagno di sangue era finito.
1 2 3 4 5 6 7 8, otto tributi morti, ancora quindici da uccidere.
Tornammo alla cornucopia per rifornirci di armi, cibo e acqua.
Presi un altro set da 20 coltelli, uno zaino contenente una borraccia piena, un sacco a pelo, una corda e carne secca, mi appropriai di una spada e di un tridente, e così armata fino ai denti andai dai miei compagni che stavano ridendo con una persona che non vedevo l' ora di rivedere: Frederick.
Lo abbracciai e poi ci stendemmo tutti sul suolo erboso della cornucopia per vedere i volti dei tributi caduti, suonò l' inno dei ribelli e apparvero i volti di Ronny, il ragazzo del tre, la ragazza del sei , entrambi quelli del sette, il ragazzo dell' otto, la ragazza del dieci e la ragazza del dodici.
Con questo potevo finalmente andare a dormire, visto che rimanevano Anna e Megan a fare la guardia.
Il mio primo giorno nell' Arena era finito, ero viva e questo era ciò che contava di più.