cap. 4

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iniziò la scuola.
e con essa, anche la festa di compleanno di Giusy e Fede, perché si, per loro era obbligo festeggiare la sera del primo giorno di scuola.
una roba tranquilla, intima e riservata a determinate persone, quella casinista l'abbiamo già fatta il 5 settembre...lasciamo perdere.

"Ale che ti metti tu?"
"nulla" mugolai dal letto
"ma sei ancora a letto?" entrò in stanza mia sorella "ALESSANDRO È TARDI TRA 20 MINUTI ABBIAMO L'AUTOBUS" sbarrai gli occhi
"tra quanto?"
"20 fottuti minuti" mi alzai di corsa fiondandomi in bagno per farmi una doccia (5 minuti, sono un mito), prendendo la prima maglia che mi cadde sotto gli occhi assieme a dei pantaloni a palazzo verde petrolio, scesi di corsa prendendo lo zaino per poi rubare dal tavolo una brioche all'albicocca per poi mettermi le scarpe (con ancora mezza brioche in bocca, tirai anche una bestemmia che venne ovattata dal dolcino).
"Alex i capelli" sbuffai ad alta voce correndo nel bagno al pianterreno cercando di sistemare il nido di rondine che avevo in testa, non riuscendoci lasciandoli com'erano (forse anche peggio).
"te li lasci c-"
"andiamo" dissi  uscendo di casa in maniche corte, accorgendomi che una camicia non era male ma troppo tardi per correre di sopra e cercarne una nelle scatole.
"come cazzo ti sei vestito" disse Fede ridendo, la mandai a fanculo "erano gli unici vestiti fuori" dissi mettendo la maglia nera lunga dentro ai pantaloni, sistemandola per bene.
"hai sentito te Giusy?" a sentire quel nome rabbrividii
"no, non la sento dal 31"
"che?" esclamò abbastanza sorpresa "per questo il 5 eri impegnato?"
"no, ero impegnato musicalmente"
"mh....come no, comunque è la alla fermata" la guardai da lontano, tirando fuori le cuffie per mettermele e isolarmi
"vado da lei" fu l'ultima cosa che sentii, io mantenni una debita distanza dalle due ragazze.
il fatto è che da quando l'ho accidentalmente baciata mi sono preso uno schiaffo in faccia e un che cazzo fai Alessandro seguito dalla sua uscita di casa.
un palo più brutto mai preso in vita mia giuro.

in corriera mi sedetti in un posto singolo, vicino all'autista, mentre le due stavano nel solito posto che da 5 anni usiamo per andare a destra e manca.

Iris❤️

non mi offendo se ti siedi vicino a me

ci vediamo a scuola Giusy

ok sei ancora incazzato....senti non me lo aspettavo da mio fratello

non siamo fratelli

hai capito...

no, non ci ho capito un cazzo e sinceramente non voglio capirci, va bene così.
ciao

Fede🤘🏼

non essere così duro con lei

non sai

si che so e sinceramente lo avrei fatto anch'io

quando mai non prendi le sue difese

mo sei incazzato con me per una tua cazzata amorosa?

Iris non è una cazzata amorosa

a no? e che cos'è?

una guerra persa.
ciao anche a te.

duro.
ma giusto.

scesi alla fermata, sentii il mio nome alle mie spalle, ma non mi voltai.
la scusa era avevo le cuffie ma poi invece la verità è che le usavo per far capire alla gente che non ascoltavo anche se di Musica non ce n'era traccia.
fortunatamente non eravamo in classe assieme, e fu strano come, nella mia nuova classe, c'era Luigi, il ragazzo conosciuto la sera assieme alle ragazze e che di sfuggita avevo salutato il 5, prima di uscire di casa rifugiandomi nella baracca di fronte a casa.

London Boy- Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora