cap. 2

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arrivammo alla festicciola in centro.
in un locale ambiguo, stretto, buio e anche abbastanza puzzolente.
ma si sa, la malavita di Como ogni tanto esce, e forse nei posticini meno opportuni.

per fortuna ho il mio coltellino svizzero.

"Ale, non attaccare risse" disse Fede a bassa voce
"ma non doveva essere un bel locale?"
"te non preoccuparti"
"sembriamo della mafia in mezzo a tutto sto marcio"
"sta. zitto." mi ammonì Iris
"scusa"

era un baretto infilato in una di quelle viuzze anguste, da non passarci la notte da soli.
mi sentivo fuoriluogo vestito così in tutto quello sporco.

ma se ci andavano ogni sera le ragazze da sole, e ne uscivano vive, non c'era da preoccuparsi.
la verità è che da quando ho iniziato a girare per Londra ogni posto che non mi andava a genio lo saltavo, per pura paura di un non ritorno.
e non è da femminuccia, anzi è da razionale, anche se appena vedevo Iris spariva quel lato di me lasciando spazio al vero Alessandro che esibivo solo in sua presenza.
fin da piccolo mia madre me lo disse, solo quando c'è Giusy sei un ragazzo diverso, ma la verità è che nutro da un sacco di tempo dei sentimenti per lei, perché pur essendo quasi una sorella è stato il mio primo bacio da piccolissimo.
magari non valeva nulla, e nemmeno se lo ricorda, ma difficilmente dimentico cose del genere, soprattutto se la diretta interessata era lei.
la chiamo Iris perché è un pò come la canzone dei Goo Goo Dolls, una canzone che dentro al testo non c'è traccia del nome Iris ma la dedica.
e io voglio che lei sappia chi sono veramente, senza filtri.
sua madre invece è ossessionata da Ultimo, soprattutto da quando ha ascoltato "La finestra di Greta", per questo si chiama Giusy.
ma nessuno ha mai capito il motivo per cui la chiamo Iris, molti dicono per la bellezza del fiore.
meglio così, almeno non sospetta di nulla, tanto è fidanzata ed io sto avendo un qualcosa con Emily.
in fondo siamo fratelli.

non mi accorsi che, per tutto questo tempo di pensieri anderivieni, eravamo arrivati al locale, e non me lo aspettavo così.

luci a neon ovunque, musica altissima e una pista da ballo enorme, siamo a las vegas per caso?

"e dato che tu sei 17enne, alcolici prego" disse Fede
"non vogliono i 18?"
"no, oltre i 16, ma te li sconsiglio...sono fatti con roba scrausa" continuò Iris
"possibile che vi completate le frasi a vicenda"
"siamo sorelle" dissero all'unisono voltandosi insieme
"va bene" alzai le mani in segno di resa.

ne stavo per fare 18, e loro quasi 16.
cazzo, in giro con 15 enni, mi denunciano.

"scherzo, la zona nostra è di là" fece cenno con la testa Fede e, seguendo la direzione puntata, riconobbi alcuni visi famigliari
"andate io mi prendo qualcosa"
"a tuo rischio e pericolo"

andai all'angolo bar e presi un vodkalemon ghiacciato con uno shottino di rum.
arrivato al tavolo salutai tutti e mi sedetti affianco a Iris
"vodkalemon?" chiese
"tieni và" le feci assaggiare, come sempre, l'alcolico che apprezzò.
"non dirlo a Greta"
"no che poi mi castra" risi assieme a lei "poi shottino di?"
"rum"
"cazzo vuoi distruggerti il fegato"
"amen, si vive una volta sola" presi il bicchierino e buttai giù il rum e cavolo se era forte
"allora Ale, come ti sei trovato a Londra" chiese Jasmine
"una merda"
"è già ubriaco" si portò una mano in fronte Federica
"non sono ubriaco, un pò brillo si, ma ubriaco no"
"dammi qui" mi prese il super alcolico Iris
"no sei 15enne"
"reggo l'alcol più di te"
"mhmh-"
"ciao ragazzi, ciao Ale" ci salutò Emily
"ciao splendida" le sorrisi spostandomi per farle posto sul divanetto
"ti trovo bene Ale"
"si, mezzo brillo ma t'apposto, vuoi?" le porsi il drink che subito agguantò
"ha la mia età e lei la fai bere?" domandò Iris nervosa, io le feci l'occhiolino mettendo un braccio attorno al collo di Emily
"spacca nocche o il gioco della bottiglia?" chiese Daniele e tutti votarono per il gioco della bottiglie tranne me, perché ogni volta finiva che dovevo baciare Iris e me ne andavo.
"Ale.....coooooon.......emily!"
"olè" sorrisi ai ragazzi per poi baciare Emily

[...]

"mo la senti tu Katia appena ti vede così ridotto"
"shhh goditi lo spettacolo" entrai in casa barcollante
"oh bene siete tornati presto rispetto alle altre sere...sei ubriaco?"
"brillo" salii le scale aggrappandomi al corrimano per poi buttarmi nel letto di camera mia (prendendo anche una testata nella testa del letto in legno)
"ei ale...io vado a casa, se hai bisogno chiama" entrò in stanza Iris
"resti a dormire con me?" dissi con la voce impastata dal sonno
"non abbiamo più l'età per fare certe cose"
"e chi lo dice"
"lo dico io..."
"da quando ti sei fidanzata sei cambiata con me" Alessandro attento a quello che dici che quando sei ubriaco dici quello che non dici da sobrio
"che intendi"
"niente lascia stare, salutami Greta" mi voltai dall'altra parte per poi sentire qualcuno che mi toglieva le scarpe
"so farlo da solo, ho 17 anni"
"sei ubriaco lasciati aiutare"
"puoi non farmi da madre?" chiesi irritandomi
"prego...buonanotte" chiuse la porta e scese.

nel bel mezzo della notte mi svegliai annaspando, mi alzai dal letto di corsa e cercai l'inalatore.
soffro d'asma da un pò, e spesso mi causa attacchi di panico.
cose non collegate ma sono strano fisicamente quindi per me cose normalissime.
mi tolsi la camicia e i pantaloni rimanendo in boxer, accesi il cellulare e vidi una notifica da Iris

Iris❤️

ho sentito un rumore...t'apposto?

ma non dovevi dormire tu?

Ale sei praticamente a due metri distante da me, li sento i casini che fai

affacciati alla finestra

io e lei avevamo la stanza comunicante tramite dei fili per stendere e una finestra, dove, quando eravamo in punizione, ci passavamo dei biglietti per parlare.
presi un pezzo di carta e ci scrissi sopra però poi attaccarlo con una molletta e far scorrere il filo, la salutai poi con una buonanotte sussurrata e chiusi le finestra.
così almeno il cuore era più leggero e l'anima pulita.

SPAZIO AUTRICE

chissà che frase le ha scritto....
vi piace la storiella? ora ancora sempre un pò monotona ma prima o poi arriva il sodo giuro, fategli iniziare la scuola👀👀
fatemi sapere con un commento o con la stellina🤍

London Boy- Alex WyseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora