Epilogo

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Micol

Mi trovo nella sala relax, il cuore ancora batte forte per l'emozione. Guardo intorno, i volti dei miei compagni sono sfocati, ma sento il loro sostegno. È stato un bel percorso, ho imparato tanto. Essere eliminata alla terza puntata non va bene, ma allo stesso tempo sì, perché comunque non mi aspettavo nemmeno di arrivare fino a qui.

Rifletto su quanto sia stato prezioso ogni momento passato qui, ogni risata, ogni lacrima, ogni sfida. Ho imparato tanto su me stessa, sulle mie capacità, sui miei limiti. Ho imparato a credere in me stessa, a lottare per quello in cui credo, a non avere paura di mostrare chi sono veramente.

Sto cercando di non piangere, ma è difficile.

C'è chi mi consola e chi rimane in silenzio e piange.

Torniamo in casetta dopo che mi hanno intervistato. Preparo le valige con me ci sono le persone con cui ho stretto di più: Gaia, Martina, Marisol, Sarah.  Ognuna di loro mi sta lasciando un ricordo. 

E poi c'è Holden.

Che non ha fatto altro che seguire ogni mio movimento.

Il suo abbraccio è forte, rassicurante. Mi lascio andare tra le sue braccia, il pianto che avevo trattenuto ora scorre liberamente. Lui mi tiene stretta a sé, il suo conforto è tutto ciò di cui ho bisogno in questo momento.

Sì, è stata una bella avventura. Non importa se sono stata eliminata alla terza puntata, perché quello che ho guadagnato da questa esperienza è molto di più di un semplice premio. Ho guadagnato amicizie, esperienze, ricordi. Ho guadagnato la consapevolezza di chi sono e di cosa sono capace. E per questo, non posso che essere grata.

"Se volete potete stare un po' da soli," ci informa Maria.

Le ragazze, escono dalla mia ormai vecchia stanza gialla.

HOLDEN

Sospiro.

Sospira.

Micol si siede accanto a me sul letto e mi abbraccia. Non riesco a trattenere un sospiro di sollievo. Nascondo la testa nell'incavo del suo collo, il suo profumo mi avvolge, mi rassicura. Mi lascio andare, permettendo a me stesso di sentire, di essere vulnerabile.

Sento i suoi baci sulle mie guance, ogni bacio è un promemoria che non sono solo in questo.

Sento un nodo alla gola mentre Micol si avvicina a me. Mi guarda con quegli occhi pieni di dolcezza . "Non è finita, Holden," dice. "Continuerò a cantare, ho un contratto con la Universal. Ti vedrò ogni giorno, ogni sabato sera."

Le sue parole mi colpiscono.  

"Ti aspetto a casa, a Roma. Cercherò casa lì," mi dice.

"No. . .Non la cercare. La mia casa ormai è ormai la tua casa. Chiedi a Jacopo," le dico.

"Sei sicuro, Jo?"

"Si," mi accarezza il viso e mi asciuga le lacrime.

" Le chiavi, eh? Così quando tornerai, troverai una casa in ordine?" Non posso fare a meno di ridere, l'idea di tornare a casa in una casa pulita è quasi surreale.

Micol mi bacia dolcemente, le sue labbra sono morbide contro le mie. "Vinci, Holden" Le sue parole risuonano nella mia testa. "Non ti prometto nulla, ma ci proverò. Per me, per noi" le rubo un bacio. Poi,  Micol  prende le sue valige, il mio cuore batte forte nel petto. È arrivato il momento di dirle addio, ma non è un addio definitivo. 

Mentre la guardo allontanarsi, so che questa non è una fine, ma l'inizio di qualcosa di nuovo. Qualcosa di bello. E non vedo l'ora di scoprire cosa ci riserva il futuro.

Dimmi che non è un addio [Holden]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora