Uno

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MICOL

Seduta sui gradini dello studio di Amici il mio cuore batte forte mentre aspetto che Maria mi chiami. Ogni tanto lancio uno sguardo verso Joseph, il mio amico con cui ho stretto amicizia fin dai primi casting. Un sorriso spunta sul mio viso vedendolo seduto tra quei banchi. Ora, tutto quello che desidero è di avere la sua stessa fortuna. Chiudo gli occhi e spero di sentire il mio nome il più presto possibile perché l'ansia mi sta mangiando.

Maria mi chiama e mi alzo in piedi con un saltello, sembro sempre un po' pazzerella quando mi agito. Non appena raggiungo la stellina al centro del palco il mio cuore mi sta uscendo dal petto. Saluto i ragazzi già seduti e Joseph mima con la bocca un "sei forte".

"Micol, perché non ci racconti un po' della tua storia?" mi domanda Maria.

"Eh... beh... io... cioè...", la mia voce trema.

"Sei così agitata che non riesci nemmeno a parlare! Non preoccuparti, ho qui la tua scheda, la leggo io. Hai sempre lavorato nella pasticceria dei tuoi nonni per pagarti le lezioni di canto, giusto?", accenno un sì con la testa.

"E a diciotto anni hai aperto un canale YouTube. E a tua grande sorpresa, sei diventata virale quasi subito."

Rido nervosamente. "Sì, non me lo aspettavo affatto", ammetto.

"Vedi? Non è poi così difficile parlare", Maria mi sorride.

"Cosa canti?" mi domanda.

"Un mio inedito che s'intitola Paura."

"Nel cuore della notte, sotto un cielo stellato,

Un'anima timorosa di amare è spaventata.

La paura di amare, la paura di essere felici.

Come ombre oscure si nascondono nei recessi.

"Perché dovrei amare, se l'amore può ferire?

Perché dovrei essere felice, se la felicità può svanire?"

Queste domande risuonano, come un eco lontano,

Nell'anima timorosa, sotto il cielo stellato.

Ma l'amore è un rischio, che vale la pena correre,

E la felicità è un dono, che vale la pena avere.

Sì, l'amore può ferire, e la felicità può svanire,

Ma senza di loro, la vita sarebbe un deserto arido.

Quindi, anima timorosa, sotto il cielo stellato,

Non aver paura di amare, non aver paura di essere felice.

Perché l'amore e la felicità sono come il sole e la luna,

Illuminano il tuo mondo, anche nelle notti più buie"

Quando termino l'esibizione noto che nessuno ha abbassato la leva.

"Micol, sei felice?" mi domanda Maria.

"Sì, molto", le confesso.

"Volete sentire altro?" chiede Maria ai professori.

"Nella lista vedo che c'è Calcutta. Mi canti un suo pezzo?" mi domanda Rudy.

"Sì, ho preparato Cosa mi manchi a fare", parte la base e chiudo gli occhi, sento la musica scorrermi nelle vene. La canzone finisce e l'applauso mi avvolge.

Maria mi sorride.

"Micol, da chi vuoi iniziare con i commenti?"

"Vorrei iniziare con Rudy, poi Lorella e infine Anna."

"Micol, la tua voce ha un timbro unico e la tua interpretazione è stata emozionante. Hai mostrato una grande maturità artistica. Ti vorrei in squadra con me", sorrido a trentadue denti nel sentire queste parole.

"Micol, sei una forza della natura. La tua esibizione è stata piena di energia e passione. Continua così! Ti prenderei in squadra, ma ho già Mew. Secondo me potresti essere una buona sfidante e so che Rudy ci tiene ad averti con sé", ringrazio Lorella.

"Micol, hai capito che sei entrata, vero?" mi domanda Maria.

Il mio cervello unisce quelle parole e impazzisco di gioia.

"Sì, sì. Ho capito. Devo solo realizzare", le confesso.

"Non hai nemmeno bisogno del commento di Anna", mi informa Maria.

"Ma vorrei comunque saperlo, è giusto", le dico.

"Sai, la tua voce mi sembra familiare. Non mi hai colpita particolarmente, ma è giusto darti una possibilità."

Prossima volta mi faccio gli affari miei perché ci rimango un po' male, ma d'altronde non posso piacere a tutti.

Sto per dire una cosa a Maria, ma vengo interrotta.

"Anna, non essere così dura, non se lo merita", dice Lorella in mia difesa. Deve aver visto la mia espressione delusa. Inizia così una discussione tra i prof.

"Parlo io ora. Micol, prendi pure la felpa. Se vuoi possiamo mettere il tuo banco vicino a Holden che so che vi conoscete dai casting", la ringrazio nuovamente e lo raggiungo. Appena mi siedo, lo abbraccio contenta di poter condividere quel percorso insieme a lui.

HOLDEN

La puntata finisce e noi ragazzi che ce l'abbiamo fatta usciamo dagli studi pronti per entrare in casetta.

Gaia, Marisol, Sofia e Micol sono le prime a entrare, i loro occhi brillano mentre varcano la soglia. Si guardano intorno ammirando l'arredamento accogliente e familiare. Io, Ezio e Space siamo i prossimi e a seguire gli altri. Noi tre abbiamo scelto la stanza blu, mentre le ragazze la verde. Non è poi così distante dalla mia. Meglio così.

Mentre sistemiamo le cose, sento che Gaia chiede a Micol di raccontarsi un po' di più. Incuriosito mi appoggio allo stipite della porta.

"Micol, ci racconti un po' di te?" le domanda Maria parlando dall'alto parlante.

"Oddio, mi hai preso alla sprovvista. Posso dirvi che ho sempre amato la musica, fin da quando ero piccola. Ho portato delle foto qui con me, nella prima siamo io con i miei nonni nella loro pasticceria", dice prima di incollarla al muro. "La seconda, siamo io e la chitarra che mi ha regalato nonno. Per me è il proseguimento del mio braccio, è collegata al mio cuore anche se ora non è qui con me. Poi c'è questa foto di famiglia in cui ci sono i miei, mia madre Carla, mio padre Pietro, mio fratello Giovanni e il nostro cagnolino Bob..."

"Come mai lo hai chiamato così?" le domanda Maria curiosa.

"Perché mio fratello ed io siamo sempre stati fissati con il cartone Bob l'aggiusta tutto", ridacchiamo tutti.

"Nome originale", commenta Gaia.

Tira fuori l'ultima foto. Alza il suo sguardo verso di me e mi mostra che siamo proprio noi così decido di avvicinarmi.

"Joseph, Micol, vi andrebbe di raccontare come è nata la vostra amicizia?" ci domanda Maria sotto lo sguardo curioso delle ragazze.

"Joseph ed io ci siamo conosciuti a maggio, durante i primi casting di 'Amici' per questa edizione. Abbiamo avuto un confronto e ci siamo trovati subito in sintonia, nonostante fossimo lontani musicalmente. Una volta finiti i casting, devo confessare che è stato lui il primo a cercarmi sui social. Io dall'altra parte non vedevo l'ora di rivederlo e di continuare a costruire la nostra amicizia e mai pensavo di ritrovarmi qui con lui", racconta Micol.

"Avrete tempo ora di approfondire la vostra amicizia e scopriremo se Holden avesse un secondo fine" rido un po' in imbarazzo, ma sento Micol sghignazzare e mi rilasso subito. anche e le ragazze che ci ascoltano divertite. Maria ci saluta augurandoci una buona serata. Lasciamo la stanza e andiamo a conoscere gli altri ragazzi. 


Spazio Autrice:

L'inedito di Micol è totalmente creato da noi. C'è lo zampino di Ester!! 

Per il resto speriamo che questa nuova versione vi piaccia, fatecelo sapere nei commenti!!💙

Dimmi che non è un addio [Holden]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora