Trentotto

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HOLDEN

Torniamo in casetta e vediamo Mida alle prese con l'aspirapolvere. Sta pulendo il piano cottura e Micol interviene immediatamente.

"Mida, non devi farlo, si rovina!" Commenta Micol prima che possa fare danni. La sua osservazione scatena una risata generale. Io, ridendo, aggiungo il mio commento.

"Sei peggio di me, Mida!"

Mida, ancora confuso, inizia a farsi domande sull'origine della polvere. Micol prende il suo telefono e inizia a cercare informazioni. Tutti iniziano a ridere mentre Mida, ancora confuso, guarda Micol cercare risposte sul mistero della polvere.

"La polvere è composta da minuscoli frammenti di sostanze disgregatesi da tutto ciò che è presente nell'ambiente. Ad esempio, la polvere domestica è composta da polveri atmosferiche insieme a polvere generalmente provocata dagli abitanti a causa di frammenti di capelli, pelle, unghie e fibre dei vestiti" spiega Micol, leggendo.

"Dopo questo attimo di formazione domestica, posso continuare?" veniamo interrotti dalla produzione che ci avvisa delle nuove assegnazioni, ci raduniamo sulle scalinate e guardiamo i pezzi. Io ho 'Cenere' di Lazza, mentre Micol 'Vivimi' di Laura Pausini e ora penso sia arrivato il momento di raccontarle la verità dato che non sa molto su di me, in sua assenza chiedo agli altri di non dire niente, devo essere io a dirle tutto. Ci dividiamo e ognuno parla dei brani assegnati. "Ragazzi, devo confessarvi una cosa. Sono preoccupata per 'Vivimi'. È un pezzo importante e forte, e non mi sento pronta ad essere paragonata a Laura Pausini", ammette sospirando. Tra una discussione e l'altra arriva sera. È arrivato il momento di usare il telefono. Mi chiudo in camera e chiamo papà.

"Ciao papà, come stai?" gli domando.

"Tutto bene, oggi mi hanno dato la punizione", gli spiego e si mette a ridere. Lo guardo confuso. "Sì, ti abbiamo visto, ma tu non mi hai chiamato per questo, vero?" mi domanda.

"Sono stati assegnati alcuni brani interessanti. Ma c'è una cosa che mi preoccupa. Micol deve eseguire 'Vivimi' e sembra un po' preoccupata", dico.

"Capisco. Sai, Laura è qui con me. Se vuoi, potrebbe parlare con Micol. Potrebbe aiutarla", mi consiglia lui, anticipandomi.

"Sarebbe fantastico, papà. Vado a chiamare Micol. Resta in video", appoggio il telefono sul comodino.

Cerco Micol e la trovo fuori con Simone, Mida, Gaia, Lucia e Nicholas. Sbuffo vedendola accanto a lui. "Posso rubarti un attimo?" chiedo sbuffando.

"Va tutto bene? Sembri un po' scosso", mi domanda.

"Seguimi per favore", senza dire nient'altro, si alza e mi segue verso la mia stanza, rimaniamo fuori prima di entrare. Mi appoggio allo stipite della porta. Faccio un respiro.

Lei appoggia le mani sul suo petto. "Mi stai preoccupando", mi dice.

"I miei genitori si sono separati quando ero solo un bambino. Con il tempo, ho sofferto, ma ho avuto la fortuna di avere accanto Jacopo e Jader, i miei fratelli. Mio padre si è risposato nel 2005 con Laura Pausini", dico a raffica tutto d'un fiato.

Silenzio, faccio una pausa e Micol fa per parlare, ma la fermo.

"Aspetta, Micol. Non dire nulla finché non ho finito. Ho deciso di dirti la verità. Spesso il mio cognome o Laura hanno influito sulle mie amicizie e sulle mie  relazioni. Non l'ho detto a te perché avevo paura di essere usato per arrivare a Laura un'altra volta. Ho finito", dico passandomi una mano tra i capelli.

MICOL

Vedendo Holden chiudere gli occhi, appoggio le mani sul suo viso e lo bacio. Sorpreso, non ricambia inizialmente il bacio, ma poi approfondisce.

"Grazie per la confessione. Capisco perfettamente la tua situazione. Venero Laura, ma il mio intento non è quello di avvicinarmi a lei. Il mio cuore ti appartiene", sussurro canticchiando una sua canzone.

Holden mi sorride e mi ribacia, poi mi prende per mano ed entriamo in stanza. Andiamo verso il suo letto. Sento le guance andare in fiamme quando mi accorgo che in video ci sono il papà di Holden e Laura, belli e sorridenti. Holden prende il telefono, si siede e m'invita a sedersi accanto a lui, così faccio.

"Sei molto brava, Micol", mi dice il padre e lo ringrazio timidamente.

"Non devi essere in ansia per 'Vivimi'. Ho scritto questo brano pensando a quella persona che in quel momento mi faceva battere il cuore. Quando lo canti, mettici molta intimità. Pensa a quella persona che in questo momento ti fa andare fuori di testa e alle parole non dette, magari", mi consiglia Laura.

"Proverò a non stare in ansia, grazie tante, ma il problema non è a chi devo pensare, ma il fatto della tonalità, io non so se riesco ad arrivare così in alto", le confesso.

"Ha paura soprattutto dei giudizi, che possano paragonarla a te", interviene Holden.

"Non devi Micol, la gente ti paragonerà sempre a chiunque, vivi, anzi, vivete con leggerezza le vostre esibizioni senza pensare a fare di più, perché non vi fa bene", ci consiglia Laura.

"Ti ringrazio, ci proverò", rispondo.

"Mi paragonano a Mango", ridacchia Holden. "E ti ho detto tutto", risponde scrollando le spalle.

Proprio mentre sto per chiedere altro, arriva la sorella minore di Holden, Paola.

"Micol, ti preferisco a mio fratello", mi viene spontaneo ridere per come lo ha detto, bella schietta, mi volto verso Holden che si finge offeso.

"Quando vieni a trovarmi?" mi sciolgo nel sentire queste parole.

"Si spera il più tardi possibile, ora dobbiamo chiudere perché il tempo è quasi scaduto", dice Holden.

"Ci sentiamo presto", dicono loro, li salutiamo e chiudiamo.

"Grazie mille per questo momento", dico sedendomi a cavalcioni su di lui.

"Ti senti pronto a conoscere la mia famiglia? Probabilmente chiamerò i miei nonni", gli comunico. "Sì, mi piacerebbe", videochiamo nonna, ma al suo posto mi risponde Mattia, lo guardo confusa.

"Mattia, cosa ci fai lì?" chiedo, preoccupata.

"Ciao, Mattia", lo saluta con il cenno della mano e nel mentre mi stringe a lui.

"Vi saluto, ragazzi. Ecco il nonno", passa il telefono al nonno che mi chiede come sto, poi lo chiede anche ad Holden che riempie di complimenti. Lo salutiamo perché ci resta poco tempo e decidiamo di passarlo insieme sui social. 

Dimmi che non è un addio [Holden]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora