6

1.5K 36 1
                                    

𝑈𝑛𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑠𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑚𝑖𝑜 𝑎𝑚𝑖𝑐𝑜, 𝑐𝑖 𝑠𝑒𝑑𝑒𝑚𝑚𝑜 𝑠𝑢𝑙 𝑑𝑖𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑚𝑚𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑜', 𝑝𝑒𝑟 𝑑𝑖 𝑝𝑖ù 𝑑𝑖 𝑐𝑎𝑧𝑧𝑎𝑡𝑒.
𝐹𝑖𝑛𝑐ℎé 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑒𝑛𝑡ì 𝑠𝑢𝑜𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑎𝑛𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑒 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑖 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑒𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑒. 𝐸𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜, 𝑒𝑟𝑎 𝑙ì, 𝑒 𝑓𝑖𝑛𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎 𝑎 𝑠𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑟𝑐𝑖. 𝐴𝑣𝑒𝑣𝑜 𝑎𝑛𝑠𝑖𝑎, 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑎𝑛𝑠𝑖𝑎, 𝑚𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑒𝑑𝑒𝑣𝑜 𝑙'𝑜𝑟𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑒𝑟𝑙𝑜. 𝑀𝑎 𝑙'𝑎𝑛𝑠𝑖𝑎 𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎𝑣𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑔𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑏𝑎𝑔𝑛𝑜 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑢𝑠𝑐𝑖𝑟𝑒 𝑝𝑖ù, 𝑚𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑓𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑜 𝑓𝑒𝑐𝑖, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎé 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟 𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑎 𝑓𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑖, 𝑎𝑑 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑎 𝑙𝑢𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑚𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑣𝑜 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛𝑑𝑖𝑒𝑡𝑟𝑜, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜.

<<Eccolo>> esclamò Nicola dirigendosi verso la porta per aprire ad Emanuele.
Mi alzai dal divano.
Lo vedevo. Che salutava il suo caro amico con un sorriso smagliante stampato in faccia, come sempre.
Il suo 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜, il suo bellissimo sorriso, che mi aveva fatto scomparire tutta l'ansia, tutti i crampi allo stomaco che avevo sembravano essersi volatilizzati.
Appena lo vidi, appena vidi la sua faccia che sembrava così spensierata, mi dimenticai di tutto, persino del mio amico. Sentii il mio corpo rilassarsi tutto ad un tratto. Mi sarei aspettata tutto tranne questo, mi aspettavo che la mia reazione fosse molto più esagerata, ed infatti inizialmente lo era, sembrava che il fiato non ci fosse più, il mio cuore sembrava momentaneamente fermo.
Ed invece di colpo il fiato tornò e il cuore riprese a battere.

Lo vidi avvicinarsi a me, ed ecco che mi rimangio tutto, l'ansia era più forte di prima. Iniziai a sudare freddo.
<<Piacere, Emanuele>> mi porse la mano sorridendo, in attesa di stringere la mia mano.
<<Emma>> gli dissi sorridendo con il cuore in gola, porgendogli la mano.
Appena entrai a contatto con lui, subito mi accorsi di quanto la sua mano fosse calda, a differenza della mia, che, nonostante ci fossero 30 gradi all'ombra, era gelida come la neve.
Mi sentii come se la mia mano non volesse staccarsi dalla sua, o forse ero semplicemente io a non volerlo lasciare. Non so se perché, dopo anni che aspettavo questo momento, finalmente era qui davanti a me, o semplicemente perché avevo bisogno di qualcosa o qualcuno che mi riscaldasse le mie mani fredde.

Appena sentii la sua mano allontanarsi dalla mia, abbassai il braccio e ci sedemmo sul divano.
Nicola iniziò a parlare con entrambi, ma sembrava che stesse parlando solo con Emanuele, dato che la mia attenzione era completamente rivolta al suo sorriso, ai suoi occhi, ai suoi movimenti, a tutto.
Nonostante avessi paura che il ragazzo in questione se ne accorgesse, non riuscivo a smettere di fissarlo. Poteva sembrare inquietante come cosa, e forse lo era pure, ma a me non importava.

<<Giusto Emma?>> Sentii Nicola parlarmi, con un leggero risolino.
Se n'era sicuramente accorto, e voleva farmi fare una figura di merda, stronzo.
Gli occhi di Emanuele si spostarono su di me, ed io pregai non mi avesse visto fissarlo.
<<Mh? Sì giusto>> Risposi senza neanche sapere di cosa stessero parlando. Cosa avrei dovuto dire? "Scusa che hai detto? Non ti stavo ascoltando, ero troppo impegnata a fissare il tuo amico Emanuele."
Non avrei fatto una buona prima impressione.
<<Mh, scusa ma di cosa stavamo parlando?>> Mi chiese ancora Nicola, sempre con lo stesso tono divertito.

Che pezzo di merda.
Quann é ver dij, lo ammazzo.

Lo guardai con uno sguardo incazzato e feci un sorriso del tipo "dopo facciamo i conti", ma allo stesso tempo cercai di fare il più possibile per non far capire ad Emanuele che non ero attenta alla loro conversazione perché lo stavo fissando.
<< Ero sovrappensiero, scusatemi>>
Dissi arrendendomi, perché proprio non sapevo di cosa stessero parlando quei due.
<<Tranquilla>> Mi rispose Emanuele, che carino. No ok basta.
<<Eri troppo impegnata a pensare al tuo fidanzatino?>> Mi chiesa Nicola, con un tono ironico e curioso di cosa avrei risposto.
<<Sisi, proprio a lui pensavo>> dissi ironica mentre sorridevo. 𝘚𝘪, 𝘱𝘦𝘯𝘴𝘢𝘷𝘰 𝘢𝘥 𝘌𝘮𝘢𝘯𝘶𝘦𝘭𝘦.
Forse diedi quella risposta per vedere la reazione di quest' ultimo. Ma a quanto pare fu inutile, perché dal ragazzo non arrivò proprio nessuno reazione, se non un sorriso, che sembrava fin troppo reale. Mi stavo solo illudendo.

Spazio autrice:
Eii, scusate il capitolo un po' corto.
Come state? Vi sta piacendo la storia? Fatemi sapere<3
Grazie a tutti per le 300 letture💕
Perdonatemi per l'assenza, ma appunto, come vi avevo detto, sono andata in gita e non ho avuto tempo di aggiornare questa settimana.
Scusate ancora.
Al prossimo capitolo🩷

NA CATENA - GEOLIERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora