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Iniziai a conoscere Emanuele, era un ragazzo davvero simpatico.
Parlammo un po' io e lui, e anche Nicola sì.
Avevo aspettative maggiori per quella serata, ma andava bene così, era la prima volta, ci eravamo appena conosciuti.
Si fecero le 8 e ordinammo delle pizze. Appena finito continuammo a parlare ancora un po', e alle nove Emanuele disse di doversene andare.
Prima che ci salutasse quest' ultimo, sentii dire da Nicola: <<Emma tu torni con la macchina o ti serve un passaggio?>>.
Era evidente che lo chiese solo per gentilezza, perché potevo benissimamente notare quanto fosse stanco, sapevo che quel giorno aveva lavorato molto, poiché stava lavorando al disco.
<<No, tranquillo. Torno a piedi. Non ho la macchina mi ha accompagnato qui Kyla con la sua auto. Mi farà bene fare una passeggiata.>> Risposi.
Mi sarei sentita in colpa se avessi accettato, lo vedevo stanco, troppo.
<<Emma ti accompagno io a casa?>>
Sentii dire da Emanuele.
SI, ASPETTAVO SOLO QUESTO.
<<No tranquillo, non vorrei disturbare, e poi hai detto di avere un impegno tra poco, non voglio farti fare tardi>>
Risposi, volevo essere educata.
<<Tranquilla. Ti accompagno io. Andiamo?>> Mi disse il ragazzo.
Che carino pt.2.
<<Vabene, andiamo.>> Risposi sorridendo.
Salutammo Nicola ed entrammo in auto.
Gli dissi la via dove abitavo e fortunatamente la conosceva, non sono in grado di dare indicazioni stradali, che usassero il navigatore.
Il viaggio fu piuttosto silenzioso ed imbarazzante. Nessuno dei due sapeva di cosa parlare, quindi decidemmo di stare in silenzio entrambi.
Appena si fermò sotto casa mia, mi girai verso di lui sorridendo, pronta a salutarlo.
Ma lui mi precedette e mi disse: <<Ho sentito delle tue canzoni, sei davvero brava, ti va se un giorno di questi ci becchiamo in studio?>> Ovviamente sempre con il suo impeccabile accento napoletano, nonostante cercasse di parlare il più italiano possibile, si sentiva ugualmente la sua origine napoletana.
<< Si vabene >> Risposi io, più felice che mai.
Lo salutai, lo ringraziai ed uscii dalla macchina.
Sentii la sua macchina mettersi in moto solamente quando chiusi il portoncino del mio condominio.
Che carino pt.3.
Appena chiusi la porta iniziai a fare salti di gioia e ad urlare.
Mi precipitai sul letto e chiamai Kyla per raccontarle tutto. Inutile dire che ebbe la mia stessa reazione.
Appena conclusa la videochiamata con la mia amica, mi feci una doccia e misi il pigiama.
Restai nel letto con il telefono e dopo un po' andai a dormire, ancora con la testa a quel pomeriggio.
Mi addormentai con le farfalle nello stomaco, ma che dico, con gli elefanti nello stomaco.

Spazio autrice:
Heyy, come state?
Scusate il capitolo corto, ma ultimamente sono super impegnata con la scuola e non riesco ad aggiornare spesso.
Vi volevo ringraziare delle 400 letture, davvero grazie💕
Al prossimo capitolo, bacii

NA CATENA - GEOLIERDove le storie prendono vita. Scoprilo ora