Il Serale:

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"Il tramonto era bellissimo, l'orizzonte rischiarato da qualsiasi nube, le rondini volavano tornando a casa. Tutto era perfetto e Nicholas era al suo fianco. Lo guardava negli occhi e lo avvicinò a sé, mentre lo baciava. Erano insieme da molto, erano una coppia fissa, tutti sapevano di loro e tutti li amavano, come loro stessi amavano l'uno l'anima dell'altro!
Quella era stata una giornata speciale, era in compleanno di Giovanni, e Nicholas aveva organizzato una scampagnata in montagna. Era tutto perfetto: al mattino Nicholas era andato a portargli la colazione a letto, erano scesi di corsa e insieme avevano raggiunto il luogo dove avevano trascorso l'intera giornata. Nulla sembrava più scalfirli... Erano seduti uno accanto all'altro, Nic si girò e sfilò dalla tasca un cofanetto. Lo aprì, c'era dentro un anello. Gio si senti cavalcare dall'emozione, mentre Nic dischiuse le labbra e... "

Driiin!
La sveglia suonò e Giovanni fu riportato alla realtà. Una realtà grigia e silenziosa, una realtà in cui Nicholas non gli parlava e di certo non era in procinto di fargli un qualche tipo di proposta! Giovanni cercò in tutti i modi di entrare in contatto col suo (ex) ragazzo, ma questi non ne voleva proprio sapere.
Se i due si incrociavano nei corridoi Nicholas girava la testa o trovava un pretesto per sparire all'istante. Giovanni gli aveva scritto una lettera, gli aveva chiesto in lacrime un confronto, gli aveva scritto scusa con la carta igienica ai piedi del letto, ma niente: Nicholas era semepe più distante.

Il Serale si avvicinava e Giovanni aveva addirittura pensato di fare una dichiarazione pubblica, mettersi in ginocchio in diretta, qualunque cosa.

A peggiorare la situazione c'era Umberto, che aveva capito tutto e si divertiva ad apparire nei momenti più disparati, giusto per affondare il dito nella piaga: "a te e Nic va alla grande, vedo, auguri" - "sai, dovrei proprio consolare Nic, chi meglio di me può capire quanto sai essere stronzo"
Era fastidioso, sì, ma Giovanni poteva resistere: se riusciva ad alzarsi al mattino senza il sorriso di Nic, poteva affrontare qualunque avversità.

Mancava un giorno al serale. Gio era stanco morto, stava bevendo dell'acqua, quando vide Nic avvicinarsi a lui. COSA? Il cuore di Gio ebbe un sussulto, probabilmente ora batteva a un milione di battiti al secondo, ma cercò di mantenere un contegno.

"Ciao Gio. Sei sempre carino quando sei tutto sudato" gli si avvicina, tantissimo, Gio sente il suo alito e le sue parti basse diventano di marmo "sai chi altro mi piace molto sentire tutto sudato, attaccato alla mia pelle?" Nic lo sussurrò nell'orecchio del suo ex, talmente piano che quasi non si sentiva, ma fece male come cento coltelli conficcati nel petto "il tuo amicone Umby! Ci sa proprio fare. Lo sai che dura molto di te" rise amaramente e andò via.

Giovanni era distrutto. Mancavano pochi minuti al serale e lui aveva passato tutto il giorno a piangere. Lui piangeva e Nicholas rideva, aveva anche sentito delle voci di lui insieme a una delle ragazze... Impossibile... Si sentiva morire.

Il Serale iniziò. Fu spaventoso, ma al tempo bellissimo: i ragazzi si esibivano e il pubblico era lì per loro, sembrava quasi lo studio cadesse per le urla! Erano tutti lì per loro. Per lui. Chi se ne frega di Nic, si trovò a pensare Giovanni, ho una vita davanti.
Ma arriva il momento della sfida. I due erano faccia a faccia, Nic evitava il suo sguardo. Era il suo momento: poteva dire qualunque cosa, poteva far capire a Nic quanto ci tenesse a lui, ok, magari la dichiarazione d'amore se la sarebbe tenuta per un momento più intimo, ma cavolo doveva dire quanto ci teneva!
Maria ci mise del suo, chiese perché i due non si parlassero, Giovanni balbettò, non riuscì a dire la sua, non fu incisivo. Disse che Nic non gli parlava, lui non voleva ferirlo... Ma Maria glissò e Nic con fare scocciato voltò lo sguardo.

La sfida andò bene, ma a Giovanni interessava solo del suo ragazzo! Al diavolo la popolarità, lui avrebbe solo voluto stare tra le braccia del suo amato. E poi davvero lo sveva fatto con "Umby"? O era solo una cattiveria detta per ferirlo? E la ragazza chi era? Avrebbe voluto prendere Nic e baciarlo, baciarlo e abbracciarlo, sentirlo di nuovo i suoi nomignoli stupidi. Avrebbe voluto prenderlo a pugni, avrebbe anche voluto graffiarlo schiaffeggiarlo, PERCHÉ GLI FACEVA QUESTO?

La settimana proseguì, se possibile, anche peggio. Il comportamento di Nicholas era sempre più strano: a volte lo aveva addirittura beccato a guardarlo, mentre altre volte lui se ne andava non appena gli si avvicinava. Almeno con Umberto era andata meglio, aveva smesso di tormentarlo.

Giovanni pregò, pregò tutta la settimana di uscire, sarebbe voluto uscire insieme a Nic. Fuori sarebbe stato diverso... E forse un dio esiste, perché entrambi i ragazzi uscirono, dopo che Giovanni tentò nuovamente - e con altrettanto imbarazzo - di dire che Nic non gli parlava... Ma i due ragazzi uscirono dalla scuola. E ora nulla poteva mettersi tra loro: ora Giovanni poteva prendersi ciò che era suo!

Nicholas E Giovanni: Al Ritmo Dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora