Marina

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Il programma si è concluso, tutti i ragazzi sono tornati a casa e la vita scorre normalmente. Ci si sveglia, ci si lava, ci si piomba sulla colazione per poi consumarla guardando un punto fisso del muro, si esce, ci si guadagna da vivere. Ma nulla di tutto ciò può distogliere Giovanni dal suo pensiero fisso: Nicholas non ha mai risposto a un suo messaggio! Giovanni aveva proposto un caffè, un semplice caffè per chiarirsi, non aveva aggiunto che la sera si rigirava nel letto pensando al suo Nic, non aveva nemmeno sottolineato quante volte sbloccava il cellulare in attesa di un sì, di un messaggio positivo.

Era ormai passato un po' e mentre Giovanni stava provando dei passi di danza, il suo telefono emise una vibrazione. Ora, nessuno avrebbe mai sentito un così debole suono nel bel mezzo di un allenamento, ma Giovanni aveva le antenne drizzate e neanche il tempo che la vibrazione terminasse, lui era già piombato a sbloccare lo schermo! È proprio vero, l' adrenalina accudisce i propri sensi...

"kk ci vediamo per un caffè. Ciao"... Un messaggio semplice, senza calore, ma che era il più bel regalo che Giovanni potesse mai ricevere. Anche perché quello che lo aspettava dopo era tutto fuorché bello...

Giovanni arrivò al bar 47 minuti prima dell'appuntamento. Era emozionato, gli sudavano le mani, il corpo tremava più che in un'esibizione al serale. Mancavano 3 minuti, eppure eccolo lì, Nicholas, alto e statuario come sempre, vedendolo avvicinarsi così sembrava un eroe che giungeva a salvare la situazione. Un eroe accompagnato... Accompagnato? Giovanni si gratto il mento. Nicholas era mano nella mano con una ragazza, "ok potrebbe essere la sorella, la zia, la cugina, un'amica che... Tiene per mano..."

Nicholas giunse al tavolo, la faccia distesa in un sorriso solare, quante volte Giovanni aveva visto quella identica espressione a pochi millimetri dal suo naso... "Ciao Gio, da quanto tempo. Questa è Marina, la mia ragazza" e le schioccò un bacio. Un bacio da fidanzati, eh, non un bacino che daresti a un'amica, a una zia o a una cugina, un vero bacio.
Metteva così le cose in chiaro "hei ciao sono fidanzato, fottiti".

Giovanni cercò di dimostrarsi indifferente, sorrise, o almeno ci provò, mentre rimuginava e malediceva dentro di sé il giorno in cui decise di fare i provini per il programma!

Il caffè procedeva normalmente, si parlava e si scherzava, Marina era simpatica e faceva domande sulla loro esperienza in tv. E quelle mani... Mmm quelle mani che si cercavano, si sfioravano, si intrecciano "RICORDI QUANDO LO FACEVI CON ME?"
Giovanni si sentiva soffocare, voleva scappare, dileguarsi, esplodere in mille pezzi, ma continuava ad annuire e ad assistere a quello spettacolo zuccheroso. Avrebbe vomitato arcobaleni.
Nicholas gli aveva teso un agguato, così non avrebbero parlato: si può mica parlare dell'amore che facevamo davanti alla muova fidanzatina d'America?

Il colmo giunse quando la donzella osò dire: "Gio, ma vogliamo parlare delle voci di te e Nic insieme? AHAHAH" e rideva e rideva e rideva, mentre Giovanni pensava solo alle sue mani in quelle di Nicholas e ai loro corpi che strusciavano, gli umori che si univano, i buchi che venivano riempiti...

"allora che ne pensi?" cavolo, Giovanni aveva ormai smesso di ascoltare e non capì quello che gli chiese Marina, quella maledetta proposta e forse avrebbe fatto meglio a non capirlo né sentirlo mai...

Nicholas E Giovanni: Al Ritmo Dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora