La colonna sonora riempie l'aria con una calma rassicurante, come onde che si alzano e si abbassano in un ritmo costante.
I tasti del pianoforte iniziano con dolcezza, senza fretta, prima di accelerare gradualmente il ritmo.Uno. Due. Uno. Due.
Mi lascio trasportare dalla musica, eseguendo i passi della coreografia con grazia e precisione.
Salto. Giro. Salto.
Ma all'improvviso, il mio nome viene gridato dalla direttrice di ballo, interrompendo la mia concentrazione.
Mi fermo di colpo, distraendomi dalla musica ipnotica che mi aveva avvolto.
Ma la mia distrazione mi fa inciampare su un piede posizionato maliziosamente davanti a me.
"Ahi!" geme il mio ginocchio, dolorante dall'impatto.
"Opsie, scusami, non sapevo fossi dietro di me," ride la persona responsabile del mio incidente, circondata dalle sue amiche.
"Elys, dovresti concentrarti di più sul ballo e meno sulla musica!" urla la direttrice, rivolgendosi poi a Clara con tono lusinghiero. "Clara, ottimo lavoro! Continua così e sarai una perfetta ballerina, a differenza di qualcuna..." sussurra.
Le parole della direttrice, anche se sussurrate, risuonano chiaramente nelle orecchie di Elys, come un rimbombo di critica e disapprovazione. Sentendosi ferita e vulnerabile, cerca di nascondere la delusione che si insinua nel suo cuore.
Mi alzo dal suolo e mi metto in posizione per riprendere la prova. "Grazie, direttrice! sa già che non le deluderò mai e non mi distrarrò mai per una sciocchezza," risponde Clara con un sorriso di soddisfazione, lanciandomi uno sguardo trionfante.
Abbasso lo sguardo, sentendomi in colpa per aver interrotto la prova per la terza volta.
Il peso dello sguardo giudicante delle mie compagne mi opprime, mentre mi sforzo di ricomporre la mia concentrazione e riprendere il controllo della situazione.^^^
Apro la porta di casa, urlando un saluto nel vuoto nella speranza che qualcuno risponda, ma come sempre regna il silenzio. Stanca e delusa, mi dirigo dritta in camera senza nemmeno passare dalla cucina per preparare la cena.
Salendo le scale, noto il solito mucchio di vestiti sparsi per terra e decido di ignorarlo, come faccio sempre. Nulla di nuovo.
Ma mentre mi avvicino alla mia stanza, sento dei gemiti provenire dalla porta a sinistra in fondo al corridoio. Deglutisco nervosamente, cercando di ignorarli, ma i gemiti diventano sempre più stridenti.
Chiudo la porta con un colpo secco, sperando che il gesto basti a farli smettere, ma so che non sarà così. Mi butto sul letto e chiudo gli occhi, cercando di ignorare il dolore che cresce dentro di me.
Mi chiedo se mia madre abbia scelto di lasciarci a causa della sua carriera o a causa di mio padre. Senza accorgermene, una lacrima scivola lungo il mio viso, seguita da altre. Non riesco più a trattenere le lacrime che sgorgano dal mio cuore ferito.
^^^
"Mi stai dicendo che quella ragazza è quella ragazza!?" esclama incredulo Chris, il suo sguardo tradisce lo shock che prova. "Quindi il Grym è andato da quella ragazza per farci capire che quella è una di loro!?" Senza dare tempo alla risposta, continua a parlare sotto shock. "Questo vuol dire che non è colpa mia se ho perso di vista Gry-"
Il capo, frustrato dalle continue domande di Chris, interrompe bruscamente il suo discorso. "Come hai capito da solo, Chris. Sì, è lei. È una di loro," conferma il capo con tono grave, interrompendo il ragazzo prima che possa continuare.
"NON CI CRED-" urla Chris, ma viene interrotto bruscamente quando un coltello gli sfiora l'orecchio, avvertendolo di smettere di fare domande quando conosce già la risposta.
Con uno sguardo severo, Chris si mise subito in posizione, era meglio non mettere ulteriormente alla prova la pazienza del capo.
La tensione nell'aria era palpabile mentre il silenzio pesante avvolgeva la stanza, lasciando intravedere la serietà della situazione e il rispetto dovuto al capo.
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Shadows
Science FictionNel 2400, nella città di Caito, un'enigmatica scoperta sconvolge la vita dei cittadini: molti di loro possiedono un potere speciale di cui non erano consapevoli. Questi individui, chiamati "speciali", hanno abilità uniche e misteriose che li distin...