Capitolo 10

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I ragazzi, esausti, si sdraiarono nei loro letti, cercando di riprendere fiato dopo l'intenso allenamento. La stanza era silenziosa, interrotta solo dai loro respiri affannati.

Chris, sempre il primo a rompere il silenzio, si girò su un fianco e guardò gli altri. "Ho sentito che le ragazze hanno avuto una giornata libera," disse con un tono di invidia, cercando di alleggerire l'atmosfera.

Micheal alzò un sopracciglio, sorpreso. "Davvero? Beati loro. Avrei potuto usare un po' di riposo anch'io."

Logan, disteso con la lancia appoggiata accanto al letto, fece un cenno di assenso. "Sì, questo allenamento è stato tosto. Ma capisco perché Clark ci ha spinto così tanto. Dobbiamo essere pronti per qualsiasi cosa."

Chris si mise a sedere, appoggiandosi contro la testiera del letto. "Hai ragione, Logan. Ma comunque, una giornata libera ogni tanto non sarebbe male."

Micheal sorrise debolmente. "Forse possiamo convincere Clark a darci una pausa dopo questo. Abbiamo dato il massimo oggi."

Logan rimase in silenzio per un momento, "Sapete, non riesco a smettere di pensare a qualcosa."

Chris lo guardò con curiosità. "Qualcosa in che senso, sii più specifico"

Logan scosse la testa. "Non lo so. È questo il punto, io non lo so."

Micheal rifletté per un momento. "Forse dovresti parlarne con Clark. Potrebbe aiutarti a capire questa sensazione."

Logan annuì lentamente. "Sì, forse lo farò."

Chris si stiracchiò, cercando di alleviare la tensione nei muscoli. "Penso che faremo meglio a riposarci un po'. Domani sarà un altro giorno impegnativo."

Micheal si sistemò più comodamente nel letto. "Hai ragione. Buona notte, ragazzi."

Logan chiuse gli occhi, cercando di calmare la mente. "Buona notte."

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Nel frattempo, Anna e Aurora stavano approfittando della loro giornata libera. Anna era sdraiata sul letto, con un sorriso rilassato sul volto, mentre Aurora era immersa nella lettura nel suo solito posto accanto alla finestra.

"Sai," disse Anna, interrompendo il silenzio, "mi chiedo come stiano andando i ragazzi. Ho sentito che Clark li ha messi sotto un duro allenamento."

Aurora sollevò lo sguardo dal libro e sorrise. "Sì, immagino che siano esausti. Ma è necessario. Devono essere pronti per quello che ci aspetta."

Anna annuì. "Hai ragione. Ma spero che trovino anche un po' di tempo per rilassarsi. Non possiamo essere sempre al massimo senza un po' di riposo."

Aurora chiuse il libro e si sedette sul bordo del letto. Anna si mise seduta accanto a lei. "Sì, sono d'accordo."

Le due ragazze si scambiarono un sorriso, sapevano che il futuro era incerto, ma erano determinate a fare del loro meglio per affrontare qualsiasi sfida insieme.

Con questi pensieri, si prepararono per la notte, pronte a riprendere le loro attività il giorno successivo.

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Sono sdraiata sul letto della mia camera, fissando il soffitto mentre i pensieri si affollano nella mia mente. Come è possibile che tutto sia cambiato così velocemente? Solo pochi giorni fa, la mia vita era una monotona routine di scuola e casa, piena di solitudine e incomprensioni. Ora, scopro un istituto che sembra uscito da un libro di fantascienza, circondata da persone con poteri straordinari.

Ripenso alla conversazione con Clark, alle sue parole che mi promettevano un futuro in cui avrei potuto comprendere e controllare le mie capacità. Ma c'è anche mio padre. La mia mente vaga tra i ricordi di lui, chiuso nella sua tristezza, incapace di essere il genitore di cui avevo bisogno, ma comunque presente. Come posso abbandonarlo? Nonostante tutto, è pur sempre mio padre.

Mi rigiro nel letto, stringendo il cuscino. Sento il peso della decisione che devo prendere. Da un lato, c'è l'opportunità di capire finalmente me stessa e i miei poteri. Dall'altro, c'è la paura di lasciare mio padre e affrontare l'ignoto da sola.

Ma cosa significa veramente tutto questo per me? Posso davvero fidarmi di queste persone e di questo luogo? E se mi sbagliassi? La mia vita è già stata abbastanza complicata senza aggiungere ulteriori incognite.

Chiudo gli occhi, cercando di trovare un po' di pace. Forse dovrei semplicemente prendere le cose un giorno alla volta. Forse la risposta arriverà con il tempo. Ma per ora, devo solo cercare di trovare un po' di serenità nel caos che mi circonda.

Con questi pensieri, cerco di rilassarmi, sapendo che il giorno seguente sarà di nuovo stressante.

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