«Paola... Paola... Paola...»
Rannicchiata nel mio letto, avvolta nelle coperte, mi sento chiamare. Ho freddo e sonno, e convinta di aver aperto gli occhi ma di non aver visto nessuno, mi giro dall'altra parte e ritorno a dormire.
Quando riapro gli occhi, la mia camera da letto è immersa nel buio. Un nero talmente fitto da non riuscire a vedere nemmeno il mio corpo. La paura mi soffoca e sono costretta a scostare le coperte e a muovermi a tentoni alla ricerca dell'interruttore.
Non lo trovo, ma non mi arrendo e continuo a tastare il muro fin quando non avverto sotto il palmo della mano la maniglia della porta. Non è quello che sto cercando, ma almeno potrò uscire dalla stanza.
Però, quando faccio pressione per aprirla, mi rendo conto che è chiusa a chiave e che quest'ultima non è nella serratura.
No, non è possibile...
Forzo la maniglia, la abbasso, la scuoto più volte ma niente: non si apre.
La paura, che prima mi soffocava ma che tutto sommato era sopportabile, adesso si trasforma in vero e proprio panico. E cresce, cresce sempre di più dentro di me. Soprattutto perché adesso un calore improvviso mi invade il viso, le mani si intorpidiscono e il formicolio si sposta lentamente in tutto il corpo.
E lo so che cosa sta succedendo.
No, non voglio!
Fatemi uscire da qui!
«Paola!»
Gli occhi si offuscano, le orecchie fischiano. Ho la sensazione di cadere, e la paura aumenta perché non voglio sbattere a terra, sul pavimento duro e freddo. Ma le gambe tremano, stanno per lasciarmi.
Resisti, dico a me stessa.
Eppure non riesco e il pavimento si avvicina sempre di più al mio viso.
«Paola!»
Sobbalzo, spalanco gli occhi.
Stesa nel mio letto, non riesco a muovermi per via dei muscoli addormentati. Il buio non mi travolge più ma anzi la stanza è illuminata completamente.
Cazzo, era solo un incubo.
«Paola!»
Sobbalzo di nuovo e mi accorgo che in piedi, sistemato accanto al letto e con le braccia incrociate, c'è Marco. Come al solito indossa la divisa e mi sta trucidando con lo sguardo per motivi che adesso mi sfuggono e che non ho nemmeno voglia di capire, a dire il vero.
«Hai marinato la scuola?»
«Mh...» mi lamento, mentre provo a tirarmi le coperte sul volto. Marco le strattona, tirandole in basso, e me le fa arrivare alle cosce. Cerco di allungare una mano per riprenderle, ma sono troppo lontane e dovrei alzare la schiena. «Mh...»
«Allora?»
«Che vuoi?» bofonchio, facendomi calore con le mani sulle braccia.
«Che voglio? Hai ricominciato a marinare la scuola, Paola?»
«Sono andata a scuola, Marco.»
«Non dirmi bugie! Sai benissimo che, dall'anno scorso, la scuola chiama ogni volta che un alunno minorenne non si presenta in classe. E mamma ha ricevuto tre chiamate dalla preside.»
Sospiro, avevo proprio dimenticato questo dettaglio. «Non mi andava» sussurro.
«Avevi un compito?»
«No.»
«Un'interrogazione?»
«No.»
«Semplicemente non volevi andarci?»
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Scegli Me: Tra le Ali del Destino - Trilogia degli Angeli #1
ParanormalTrilogia degli Angeli - Libro 1 (aggiornamenti ogni martedì e venerdì) Il destino esiste davvero? Paola, anima ribelle con la passione per la musica e un carattere che ruggisce, ha sempre creduto di essere padrona del proprio destino. Invece, l'inc...