6: Exuvia

1 0 0
                                    


Tutto intorno è di un profondo blu, sotto il corpo che sprofonda si estende l'infinito abisso.

Il sacco di carne è pronto per dare di nuovo la vita a quell'essere pallido, ma sta volta dovrà farlo cancellando ogni errore della natura.

Le dita sono le prime a iniziare a sfilarsi, come larve che si lasciano dietro il bozzolo durante la metamorfosi, quei cilindri di carne scorrono dentro la pelle che pian piano si svuota e si allontana.

La pelle del corpo inizia a gonfiarsi di enormi pustole rigonfie di pus bollente, questo corrode e deforma la carne intorno a esso, che si secca e si indurisce, poi si screpola, ingiallita.

Mentre il corpo si addentra nell'abisso gelido, le unghie iniziano a sbriciolarsi, i capelli a spezzarsi e disperdersi tutto intorno.

La schiena della creatura pallida si ingobbisce, il nascituro all'interno vuole liberarsi dell'involucro, vuole uscire dal bozzolo e spiegare le sue ali, anche se non lo sa.

Il volto inizia ora a dilaniarsi, la pelle sottile sopra il naso si strappa come un vecchio tessuto usurato, sotto di essa una carne morbida come il burro, ricoperta di uno spesso strato di poltiglia che va pian piano a lavarsi via.

Stessa cosa per la bocca, le labbra secche si screpolano disintegrandosi, rivelando le nuove labbra oleose, lisce, umide.

Le palpebre in fine si sollevano e si staccano da quelle nuove che si sono formate al di sotto di esse, che tengono ancora serrati quegli occhi che non hanno mai visto la luce.

Le orecchie rigettano liquido in quantità mentre i lobi si denudano, ogni frammento della vecchia pelle prende le distanze dal nuovo corpo.

Avendo creato un buco sufficientemente ampio sulla testa, l'intero costrutto di carne inizia a scivolare fuori dalla vecchia pelle, quella nuova bianca come la neve, liscia come la seta, avvolta melma come una placenta disciolta.

Il cuoio capelluto si disgrega come se la nuova testa stesse sfilando il cappuccio di un impermeabile, il corpo è ora nudo, avvolto dall'acqua tutto intorno mentre la temperatura si fa sempre più bassa e questo continua a scendere nell'oscurità.

Sotto di esso, una gigantesca creatura attende paziente in agguato, il suo muso immenso d'un grigio chiaro tiene due spropositati occhi neri e tondi sull'appena nata creatura.

La bocca dell'essere si spalanca, iniziando a risucchiare la preda al suo interno, la neonata pallida non può muoversi e lascia che la bestia lo ingerisca in un sol boccone, per poi indietreggiare nuovamente nelle nere acque abissali.

La creatura sente un battito cardiaco tutto intorno a sé, esso risuona con lei, batte nel suo corpo con lo stesso ritmo che intorno al suo corpo, all'interno della sua mente iniziano a formarsi immagini vivide.

L'unico colore è il rosso, poi di fianco a lei compare un essere tondeggiante di un profondo nero, questo sembra interessato a lei, la scruta coi suoi mille occhi, la sua bocca è aperta eppure non emette alcun suono.

Da ogni parete, dei tentacoli neri sbucano e iniziano ad avvolgere la creatura pallida, questi la stringono con delicatezza, i due sono estremamente vicini in questo momento, sono gemelli poiché ora nascono insieme ancora una volta.

Finalmente, la nascitura spalanca gli occhi, pupille nere dilatate si stringono velocemente facendo spazio a iridi azzurre, dalla sua posizione rannicchiata essa inizia a sollevarsi.

Ora che può vedere coi suoi veri occhi, la creatura pallida nota che il luogo dove si trova non è poi tanto diverso da quello del sogno di poco fa, è solo più grande e lei è da sola all'interno di esso.

Pour TownDove le storie prendono vita. Scoprilo ora