3. The New Neighbor

135 9 12
                                    

«Mamma come fai a capire
che vale la pena conoscere
una persona?»
«Il tuo corpo non può
fare a meno di raggiungerla.»

«Secondo me quella nuova è simpatica.» disse Jacob durante il tragitto per tornare a casa.

«Io già non la sopporto.» borbottò Jessica leggermente infastidita.

«Dovresti parlarle, forse è un po' narcisista.» rispose Jacob appoggiando un braccio sulla spalla della bionda continuando a camminare.

Nel mentre stava scrivendo un messaggio al cellulare dimenticandosi completamente di guardare a terra infatti furono più le volte che rischiò di cadere che quelle in cui riuscì a digitare le lettere sulla tastiera.

«Senti chi parla.» risposi a mio fratello, sollevò la testa e inarcò il sopracciglio poi scrollò le spalle e liberò Jessica dal suo peso.

«Invidiosa perché vorresti avere anche solo la metà della mia bellezza.» mi fermai in mezzo alla strada e Jacob, dietro di me, mi venne addosso. Mi girai e lo guardai negli occhi.

«Siamo gemelli Jacob. Se sono brutta io lo sei pure tu.»

«Ma io sono bellissimo.»
«Allora anch'io.» ribadii.
«Non credo proprio.» rispose con spavalderia.

Cominciammo a bisticciare e Jessica fece un sorrisetto così io e Jacob la guardammo e all'unisono dicemmo:«Chi è più bello secondo te?».

Le cogliemmo di sorpresa poi mi resi conto che se potesse risponderebbe mio fratello senza pensarci due volte, se non metterebbe in serio pericolo la nostra amicizia avrebbe detto:«Jacob» dopo un attimo.

Ma per sua fortuna capì che senza di me non sarebbe riuscita a vivere quindi con decisione quasi convincente rispose:«Grace»

«Non ci credo che l'hai detto davvero.» Jacob fece un passo in avanti verso di lei che indietreggiò. «E invece.»

«Lo so che diresti me se solo lei non fosse la tua migliore amica.»
«Perché alimentare il tuo ego quando posso abbatterlo?» Jacob rimase a bocca aperta e offeso avanzò lasciandoci all'angolo.

Io sorrisi a Jessica che lo stava guardando. «Brava stai imparando a controllare il tuo amore per quel narcisista.»

«Basta.» mi appoggia in fretta una mano sulla bocca.

Attraversammo la strada ma fu impossibile per me non restare incantata dal paesaggio che mi si presentò davanti quando girai la testa, così di istinto presi il cellulare e scattai una foto.

«Grace allontanati.» mi ammonì mio fratello quando girandosi si rese conto che ero rimasta impalata in mezzo alla strada. «Due secondi che la foto è uscita mossa.» nonostante i miei occhi fossero concentrati a catturare l'angolazione migliore riuscii a vedere il suo volto cambiare in un'espressione nervosa.

Pochi secondi dopo mi afferò il braccio trascinandomi lontano dalla strada. «Non sono invisibile, Jacob, la gente se mi avesse vista si sarebbe fermata.» dissi.

«Come fai ad esserne sicura?»
«Se mi avessero investita avrebbero pagato loro.» risposi prontamente.

«Non vedo strisce pedonali, Grace.» il suo tono si fece più serio.

«Ti sei preoccupato per me?» chiesi sorridendo come una bambina.

«Si, chi avrebbe trovato la voglia di trasportare la tua carcassa fino a casa? Dubito che Jessica mi avrebbe aiutato.» indicò la mia migliore amica che era rimasta in silenzio fino a quel momento.
Feci finta di assecondarlo e lasciai che sorpassasse.

The Last HeartbeatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora