8. And I don't want the world to see me

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«Mamma perché ti piaceil soprannome "angioletto"?»«Perché tempo fa ero quello di qualcuno

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«Mamma perché ti piace
il soprannome "angioletto"?»
«Perché tempo fa ero
quello di qualcuno.»

«Ti piacciono le brioches?» chiesi sistemando sulla spalla la borsa.
«No.»

«Cornetto?»
«Neanche.»

«Vabbe' vedremo sul momento cosa farti mangiare.» lo presi sottobraccio.

«Ti senti meglio?» chiesi sollevando gli occhi su di lui. Non rispose. Guardava davanti a sé assorto dai suoi pensieri.

Mi chiesi se anche lui pensasse troppo come me. Non sembrava il tipo eppure in quel momento era tutto tranne che lì con me.

«Non è il momento per il mutismo selettivo, ti senti meglio?»
«Si.»

Lo guardai in viso per controllare che avesse riacquisto il suo colorito naturale. E in quel momento mi fermai a osservarlo completamente, forse un po' troppo perché lo notò.

«Ti è già capitata una cosa del genere?» chiesi. «Si.»
«Quante volte?»
«Almeno 2 volte al mese.»
mi fermai sul marciapiede interrompendo la nostra camminata.

«Almeno 2 volte al mese?» ripetei sconvolta. «Ma salti i pasti?» distolse lo sguardo. «No.»

«Evan.» il cuore tamburelleva nel petto. Non mi guardò. «Evan.» lo richiamami girando il suo viso nella mia direzione.
«Non mentire.»

«Perché ti interessa?» domandò.
«Mi interessa.»

«Neanche mi conosci.»

«Non vuol dire che non posso aiutarti se sei in difficoltà.»

«Hai la sindrome della crocerossina?» ironizzò forse un modo per sviare quella conversazione ma non ci cascai.

«Ci sono passata. So cosa si prova quando vedi il cibo come un nemico e non voglio che altre persone provino lo stesso.»

Si avvicinò, indietreggiai finché non mi resi conto che non volevo allontanarmi da lui, per una volta lui stava venendo verso di me.

«E dato che ci sei passata, sai quanto è difficile credere alle parole della gente.»

Annuii. «Si, ma le persone fuori sono più lucide di noi, loro sanno cos'è giusto.»

«Sanno cos'è giusto ma non sanno cosa si prova, parlare non salva nessuno.»

Era un'anima che non vedeva luce. Nei suoi occhi non c'era speranza. «Io so cosa si prova.»

«No, Grace, non lo sai.» mi guardò dritto negli occhi.

E se non fossi stata anch'io in una situazione simile mi sarei incazzata. Neanch'io volevo essere aiutata, anch'io sminuivo ogni cosa.
Anche per me non c'era speranza, via di uscita, salvezza o pace ma ero riuscita a trovare la calma in una tempesta dove volevo solo affondare.

The Last HeartbeatDove le storie prendono vita. Scoprilo ora