CAPITOLO 2 - LA FASE DELLA NEGAZIONE

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Come ogni sera, Oikawa e Iwaizumi trovano il solito gruppetto di fangirl appostate davanti alla palestra, il brusio del loro chiacchiericcio che sale non appena li vedono in lontananza, intervallato qua e là da urletti e risatine.

Hajime potrebbe giurare di aver sentito, in tutto quel vociare, qualche sospiro sconsolato e, forse, un singhiozzo disperato.

Per la prima volta nella sua vita sente di provare empatia per quelle ragazze, una sorta di compassione sincera, quel sentimento di solidarietà che provi verso uno sconosciuto quando sai che state condividendo la stessa disgrazia.

Ovviamente, dura solo un istante.

Le fangirl (e qualcosa gli dice che siano anche fujoshi e che, con buona probabilità, leggono e scrivono sul portale) seguono il solito schema di accerchiamento: c'è la capobranco (di solito del terzo anno, carina e sfacciata) che lo blocca con una scusa qualsiasi (Assaggia i miei dolcetti! Possiamo fare una foto insieme? Mi vuoi sposare?) mentre il resto del branco lo circonda, creando un muro impenetrabile per impedirgli di scappare.

Se non fosse che sono tutte molto più basse di lui, Hajime è sicuro che la figura snella ma robusta di Tooru scomparirebbe totalmente in quel mare di estrogeni.

Oikawa, ovviamente – lo stronzo – sfodera il suo miglior sorriso e fa svolazzare le lunghe ciglia chinando leggermente il capo in un gesto accogliente. È la sua posa affascinante, quella che ammalia le figlie tanto quanto le madri, e Hajime sente le nocche prudere per quanto voglia appoggiarle su quella mascella affilata.

Prosegue da solo verso la porta della palestra, mani in tasca e testa incassata nelle spalle, e si accorge solo all'ultimo istante di Hanamaki e Matsukawa che si passano la palla con movimenti pigri davanti all'ingresso, mentre anche loro osservano divertiti la scena.

"Issei, hai provato le nuove Mikasa? Non sembrano anche a te più pesanti di quelle vecchie?" declama con un tono di voce appena un po' più alto, mentre lancia di nuovo la palla gialla e blu tra le braccia dell'amico.

Matsukawa fa il gesto di soppesarla, lo sguardo accigliato e pensieroso prima di rispondere con solennità.

"Non saprei, Hiro. A me sembrano uguali a quelle vecchie... Ci vorrebbe qualcuno che ne ha ricevute parecchie per poterlo dire..." rilancia la palla all'amico che la prende al volo e fa subito un passo avvicinandosi a Iwaizumi.

"Tu che dici, Iwa-chan?" conclude piantandogliela con un gesto deciso contro lo stomaco "Quanto è davvero pesante questa palla?"

Un ghigno diabolico spunta sulle labbra di Hajime.

La Mikasa piomba sulla nuca di Oikawa, violenta e implacabile come sempre.

"Ahia, Iwa-chan!"

Il lamento di Oikawa si perde tra gli strilli di spavento delle sue fangirl, anche se alcune ridacchiano, ormai abituate a quelle interazioni tra il capitano e l'asso del Seijoh, che si consumano spesso in siparietti divertenti, sempre a spese di Oikawa.

Ma, a voler ben guardare, lui sembra apprezzare la sincera preoccupazione delle sue ammiratrici, cosa che aumenta ulteriormente la smorfia di fastidio sul volto di Iwaizumi al pensiero che, alla fin fine, ancora una volta ha fatto il suo gioco.

"Muoviti Trashykawa! Sei in ritardo!" ruggisce prima di voltarsi verso la palestra dove Hanamaki e Matsukawa sono già entrati insieme al resto della squadra.

Oikawa balbetta qualche scusa alle ragazze e si prodiga ancora una volta in uno dei suoi migliori sorrisi, ed è accompagnato da un coro di saluti e sospiri mentre segue l'amico correndo per stare al passo con lui.

FUJOSHI PER CASO | IWAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora