CAPITOLO 4 - 150 BATTITI AL MINUTO

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Nei giorni successivi Hajime raggiunge la ferma e granitica convinzione di essersi immaginato tutto.

Oikawa si pone nei suoi confronti in modo assolutamente normale. Non solo non parla mai di quello che NON è successo nello spogliatoio (né del bacio né del ragno) ma si rapporta con lui senza il minimo imbarazzo, comportandosi come ha fatto ogni singolo giorno della sua vita.
La mattina lo aspetta all'angolo per andare a scuola insieme, blatera e blatera di cose assolutamente futili come fa sempre, si pavoneggia con le sue ammiratrici, si impegna allo sfinimento in campo tiranneggiando la squadra con la sua solita faccia di merda.

Se poi non si è più trattenuto ad allenarsi fino a tardi, evitando quindi che rimanessero da soli negli spogliatoi, è assolutamente un caso.

E soprattutto, Hajime continua a ricordare a sé stesso che Oikawa è etero.

Il modo in cui risulta sempre così sfacciatamente gratificato da tutte le attenzioni che riceve ogni giorno dal suo fanclub non lascia certo spazio ad alcun dubbio in proposito.

E quindi, si convince che davvero è successo tutto nella sua testa, la sua mente da fujoshifudanshi, lo sa, ma ormai si è affezionato al termine – ha partorito una storia davvero realistica. La parete tra realtà e immaginazione che si era andata via via assottigliando nei giorni precedenti, si è dissolta definitivamente, portandolo a credere alle sue stesse fantasie come se fossero successe davvero.

In fondo, a voler ben guardare, la situazione 'da soli nello spogliatoio' è trita e ritrita, già usata in decine di storie che ha letto, ma comunque funziona sempre. Per non parlare del salvataggio, un classico davvero, l'eroe che salva la sua principessa in pericolo (ragno o drago non fa molta differenza) e viene ricompensato con un lungo bacio romantico...

Se non fosse seriamente preoccupato per la sua sanità mentale, si sentirebbe quasi fiero di sé per la storia emozionante che è riuscito a partorire. Forse dovrebbe pubblicarla lui stesso sul portale, pensa, mentre un sorriso amaro distende le sue labbra in una smorfia carica di rammarico.

"Che c'è, Iwa-chan? Stai sorridendo da solo o hai inghiottito un moscerino?"

"Fatti i cazzi tuoi, Crappykawa."

Hajime continua a camminare con le mani in tasca senza degnarlo di uno sguardo.

"Mh... eri ancora nella tua testa, eh? Ultimamente sei sempre così assente, Iwa-chan... non dimenticarti però che domani ti aspetto da me per ripassare scienze. Sai che sono un disastro in anatomia umana, ho bisogno del tuo aiuto prima della verifica di lunedì visto che tu sei bravissimo..." cinguetta sbattendo le ciglia e inclinando la testa in maniera civettuola.

Il fatto che Oikawa si rivolga a lui come fa con le sue innumerevoli fangirl lo fa davvero incazzare.

Ma ancora di più, lo fa incazzare la consapevolezza di non riuscire a ignorare le sue moine, perché tanto ormai lo sa che sarà costretto a cedere alle lusinghe di quegli occhi così caldi e grandi (ma sono sempre stati così grandi?), al broncio irritante di quella bella bocca sfrontata che vorrebbe solo zittire tempestandola di baci.

"Certo, perché tu hai un solo neurone a forma di pallavolo..." dice invece, dopo aver deglutito la saliva che gli si era raccolta in bocca.

"Cattivo Iwa-chan!"

Oikawa gli dà un ultimo colpetto con la spalla prima di proseguire lungo il marciapiede verso casa sua.

"Idiota!" gli urla dietro Hajime mentre estrae le chiavi e si avvicina alla porta, e riesce a malapena a sentire Oikawa in fondo alla via che canticchia "Non fare tardi!"

FUJOSHI PER CASO | IWAOIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora