Warning: Mention of Sexual Abuse
Carmine e Michela accolsero Simone, che entrò subito dopo Mimmo. Quest'ultimo era lievemente in imbarazzo, come un adolescente che porta il fidanzatino a casa per la prima volta e ha paura del giudizio dei genitori.
Aveva le mani in tasca e lo sguardo basso. Lo alzò solo per voltarsi verso il ragazzo dietro di lui, accompagnando il gesto con il pollice per indicarlo.
"Ca', Miche', lui è Simone Balestra" disse, presentandolo, mentre Simone strinse la mano ad entrambi. Era molto timido, fu questo che pensarono i due coniugi, sorridendo gentilmente a Simone, che tornò dietro Mimmo.
"Noi andiamo in camera" disse poi Mimmo, facendo strada a Simone.
Michela si appoggiò al braccio di Carmine, avvinghiandosi con le braccia a lui. Era un po' preoccupata, ma Simone aveva l'aspetto di un bravo ragazzo. Se Mimmo avesse deciso di dirgli tutto era certa che lo avrebbe ascoltato e gli sarebbe stato vicino.
Carmine si sporse verso di lei e le lasciò un bacio sulla fronte.
...
Mimmo fece entrare Simone nella camera in cui aveva già dormito una volta e Carmine gli aveva detto che sarebbe potuta diventare la sua camera se avesse voluto. Si era quasi commosso quando glielo aveva detto perché era quello che sognava. Una famiglia, una camera tutta sua...
Carmine e Michela erano disposti a prenderlo con loro e dargli tutto ciò di cui aveva bisogno finché non si sarebbe rimesso in piedi, anche se gli sarebbero sempre rimasti accanto.
Era difficile per lui pensare che queste persone, che Simone, volessero stargli vicino. Cos'aveva fatto per meritare tutto questo amore?
"Se vuoi ti puoi mettere sul letto..." disse, boccheggiando subito dopo perché si rese conto di quello che mettersi sul letto poteva implicare.
Simone sorrise leggermente arrossendo, ma si mise comunque seduto sul letto e si tolse la giacca perché aveva improvvisamente caldo, forse per tutto l'imbarazzo che stava provando stando in una camera da solo con Mimmo.
"Ehm, allora... di cosa volevi parlare?"
Mimmo si mise seduto vicino a lui e gli prese una mano tra le sue.
"Simò... Quello che è successo stamattina-"
"Mimmo, se hai cambiato idea io lo posso accettare... Voglio dire sono stati solo un paio di bacetti..."
Simone cerco di sminuire quello che era successo perchè forse era il modo migliore di superarla in fretta. Non sapeva se avrebbe funzionato effettivamente, ma non era del tutto guarito, anzi forse per niente, dalle parole di Manuel quindi quello che gli avrebbe detto Mimmo non lo avrebbe toccato più di tanto.
"No, io non volevo dire quello. Io non ho cambiato idea" disse, sorridendo e arrossendo mentre ripensava a quei baci, ma si schiarì la voce e tornò serio.
Simone degluttì. All'improvviso sentì la gola secca. Era pronto a sentire tutto il contrario. 'Sì, ho cambiato idea' o 'Sì, non sono come te' etc...
"Io ho subìto degli abusi" disse senza pensarci troppo su come dirlo. Aveva ancora la mano di Simone tra le sue ma il suo sguardo lo aveva abbandonato dopo aver visto i suoi occhi spalancarsi alla realizzazione di quello che aveva appena sentito.
Simone non sapeva come reagire, cosa dire, cosa fare. In quel momento nella sua mente non riusciva a pensare a nulla, a parte cosa fosse più giusto dire. Forse non doveva dire nulla. Una parte di sé in realtà si sentiva in colpa per quello che c'era stato, perché era stato quello a scatenare la reazione di Mimmo.