-nei ricordi di felix-
lui e la sua famiglia erano molto uniti e si volevano tutti bene fino al momento in cui felix aveva fatto coming out dicendo di essere gay perché credeva che i suoi avevano una mente molto aperta e non l'avrebbero presa male come cosa.
la madre di felix era felice e gli disse che non sarebbe cambiato nulla, il padre dal quel momento era diventato più freddo e arrogante nei suoi confronti. un giorno, quando aveva 15 anni, ora ne aveva 18, era appena tornato a casa, sua madre era a lavoro, suo fratello era ancora a scuola e lui era da solo con il padre.
lui lo chiamò dal piano di sopra e felix andò lì con molto timore di quel che poteva succedere ma se osava non andarci il padre sarebbe andato a prenderlo con la forza per portarlo in camera. salito in camera il padre chiuse la porta e si girò verso felix, era leggermente rosso in viso, segno che era ubriaco. era già da un po di settimane che l'uomo beveva ma nessuno mai se ne accorgeva. quel giorno aveva bevuto troppo e felix ebbe paura di quello che potesse fargli ma quello che pensava non si rivelò quello che il padre gli fece, anzi fu più tremendo. gli si avvicinò in modo veloce, lo spinse sul letto e subito gli fu sopra e iniziò a baciagli voracemente il collo lasciandogli dei grandi segni violacei, felix provava a dimenarsi ma con scarsi risultati perché era ancora piccolo e minuto e in confronto alla forza del padre lui non era niente.
il padre gli tolse la maglia passando dal collo al petto lasciando anche lì vari segni, testimoni di quell'orribile cosa che sarebbe successa. la sua erezione si fece più grande e appena felix la vide gli vennero le lacrime agli occhi più di quanto già non ne avesse. il padre si tolse i pantaloni e la liberò e poi prendendo felix forte dai capelli lo costrinse a prenderlo in bocca, andando in fondo facendolo quasi vomitare, subito dopo che fu soddisfatto tolse violentemente i pantaloni a felix e lo costrinse a girarsi, entrò in un colpo e l'urlo che si propagò nella stanza fu tremendo, iniziò a spingere, ignorando le urla e le lacrime che ormai scendevano copiose del figlio, finché non venne e uscì da lui lasciandolo nudo e agonizzante nel letto
padre: "questo è quello che si meritano persone di merda come te, tsk un figlio normale poteva capitarmi, no invece mi sei capitato tu, un gay di merda come figlio"
disse urlando con ribrezzo
P: "vedi di andarti a lavare e coprire quei segni e fare finta di nulla con tua madre e tuo fratello o la prossima volta sarà peggio che questa volta sono stato anche buono con te"
urlò nuovamente e poi dopo essersi finito di sistemare anche la cintura dei pantaloni se ne andò.
felix si alzò a fatica ma appena provò a fare anche un solo passo subito si riaccascio per terra. con molti sforzi raggiunse la vasca e la riempi di acqua bollente, si immerse e si lavò, si sentiva ancora la sensazione orribile del padre che gli mangiava il collo o il petto e quando ebbe finito di lavarsi, guardandosi allo specchio i segni violacei ricominciò a piangere più forte accasciandosi a terra tenendosi il viso con le mani, scosso dai violenti spasmi per via del forte pianto.
una volta finito di buttare fuori tutto felix si
alzò e con ancora qualche lacrima che lo rigava, si mise a coprire con del fondo tinta i segni che aveva sul corpo.
quella sera, quando sua madre e suo fratello tornarono, lui andò in sala a salutarli, zoppicando leggermente per il dolore lancinante che ancora provava, il padre appena lo vide entrare gli lanciò un occhiataccia senza farsi vedere poi si rifece sorridente nonappena la madre si girò verso di lui. felix cercò di far notare il meno possibile il suo dolore e non fece parola con nessuno di quello che era accaduto. quel pomeriggio fu solo il primo di una lunga serie, nonappena il padre aveva l'occasione la stessa scena si ripeteva, delle volte anche più violenta ma felix continuava a tacere, passò così quasi due anni e nonappena compì 17 anni decise di parlare di quel che accadeva, almeno con suo fratello. lui ne fu fortemente disgustato ed essendo che aveva già 18 anni decise di andare a vivere da solo con felix. il motivo per la quale se ne erano andati la madre lo venne a scoprire troppo tardi e ormai non si poteva fare più nulla al padre perché era da qualche settimana che non gli faceva nulla perché non ne aveva l'occasione e senza prove non potevano toccarlo. da quel giorno iniziò ad aiutare finanziariamente i due ragazzi, all'insaputa del padre e ogni tanto, sempre da sola, andava a trovarli per vedere come stavano.-nel presente-
quando felix finì di raccontare non senza fatica e senza interruzioni a causa del pianto, tacque in un silenzioso pianto pieno di tumulti per via dei singhiozzi.
hyunjin non era a conoscenza di niente e aveva sempre visto il padre di felix come una persona buona ma dopo quel racconto ne fu solo più disgustato.
passarono una buona parte di tempo abbracciati e si era fatto tardi, avvisarono jisung che felix sarebbe rimasto a dormire e poi si rimasero distesi con felix tra le braccia di hyunjin.
H: "amore, ora che stai con me non voglio che tu ti senta costretto a fare niente e io non farò più nulla per andare oltre con te se non fino a che tu non ti senti pronto, va bene?"
F: "grazie, ti amo"
disse sorridendo leggermente e dandogli un bacio sulla bocca e poi tornò a nascondere il viso sul petto del più grande perché era, ovviamente, leggermente arrossito, essendo la prima volta che glielo disse
H: "ti amo anche io"
disse anche lui sorridendo e posandogli un bacio sulla testaangolo per me
buon ei, chi viene con me a picchiare a morte il padre di felix?
in ogni caso spero che questo capitolo vi sia piaciuto enniente ci vediamo nel prossimo
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un amore inaspettato (hyunlix)
Fanficfelix si innamora del popolare della scuola e crede che non lo noterà mai. vengono messi insieme per un progetto scolastico e qualcosa cambierà