Di solito posso vantarmi del fatto che potrebbe venire giù il mondo ed io continuerei a dormire tranquilla, ignara di tutto. Non mi accorgerei di niente.
Quando le altre erano in fila per il metabolismo veloce, le tette grosse e una buona dose di fortuna nella vita, io ho detto "nossignore" e mi sono fiondata alla fila per il sonno pesante, le tette minuscole e una dose estrema di sarcasmo. A ciascuno il suo.
Appartengo alla categoria di persone che hanno il sonno molto profondo praticamente da sempre, il che è spesso considerato un pregio o almeno io lo considero tale. Non sarebbe di certo l'unico pregio che posseggo, umiltà compresa, ma questa è un'altra storia.
C'è solo una persona in grado di destarmi dal mio sonno profondo alla bella addormentata nel bosco, questa persona è mia sorella Nikla con la sua voce da cantante lirica. Una vera tortura per i timpani di chiunque abbia la sfortuna di incrociare il suo cammino.
«Allora? Hai preso tu la mia minigonna?»
Se fossi una tipa mattiniera e gradissi parlare appena sveglia, le chiederei a quale delle sue innumerevoli gonne si stia riferendo, ma non sono una tipa molto mattiniera e non amo chiacchierare appena sveglia, ancora peggio se vengo svegliata in maniera così brusca.
Mi limito a lanciarle un occhiata di sbieco e torno a dormire, ignorando la sua presenza nella mia stanza. È facile ignorarla se ha la bocca chiusa, quando la apre, però, mi viene alquanto difficile.
«Ti ho fatto una domanda, Irisabelle», insiste, non avendo la minima intenzione di andarsene e lasciarmi dormire in pace.
«E invece, se non l'avessi capito, io ti sto dando l'opportunità di girare i tacchi e sparire dalla mia vista, Nikla. Coglila e fammi dormire in pace, ora che sei ancora in tempo».
Continuo a tenere gli occhi chiusi con la speranza che abbia il buonsenso di cogliere il messaggio e andare via, ma non sento il rumore fastidioso delle sue scarpe sul pavimento, quindi direi che è ancora qui.
«È inquietante restare a fissare le persone che dormono», borbotto innervosita, perché so che ora non riuscirò più a dormire. «Dovresti farti vedere da uno bravo, anzi, ti presento la dottoressa Hamilton. Dubito che possa fare miracoli, ma tentar non nuoce».
«Ho capito», dice. E quando penso che abbia finalmente messo in funzione gli ultimi due neuroni che le sono rimasti e abbia capito che deve uscire dalla mia stanza, aggiunge: «Me la cerco da sola».
Sollevo la testa dal cuscino e la guardo mentre si avvicina alla porta della mia cabina armadio. «Prova ad aprire il mio armadio senza il mio permesso e la gonna sarà l'ultimo dei tuoi problemi», le dico.
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Ira - Cuori di ghiaccio
Romance𝗜𝗡 𝗣𝗔𝗨𝗦𝗔 Regina di ghiaccio, è così che Irisabelle Reyes viene chiamata e non solo per le sue abilità nel pattinaggio sul ghiaccio, sport in cui eccelle. Irisabelle è una giovane donna di ventun anni ed è anche la sesta dei dieci fratelli Re...