5.

1.9K 159 18
                                    

Jack's P.o.V

Arabella White.

Non riuscivo a capire quella ragazza.

Era come un mistero.

Era così complicata, però aveva qualcosa che mi attirava a lei.

Non so se era il suo modo di ignorarmi, di non mettersi in mostra per farsi notare da me, dal fatto che sembrava che mi odiasse, ma ero sempre più attratto da lei.

Era solo attrazione fisica.

Non potevo essere innamorato di lei.

Io ero Jack Gilinsky, il puttaniere della scuola.

Arabella White era come una sfida per me.

Eppure ogni volta che sorrideva, sentivo una strana sensazione nello stomaco.

Oppure quando si perdeva a guardare fuori dalla finestra durante le lezioni e io non riuscivo a smettere di fissarla.

Volevo sapere cosa passava per il sua testa.

Oppure quando a volte si perdeva a fissare qualcosa e aggrottava le sopracciglia come se ci fosse qualcosa che le dava fastidio.

Era così diversa da tutte le ragazze che avevo conosciuto.

Non riuscivo a togliermela dalla mente da quando l'ho vista fumare davanti al cancello della scuola, nemmeno adesso che ero chiuso nello sgabuzzino della scuola insieme a Zoe che cercava di farmi venire.

L'unica cosa a cui riuscivo a pensare era a quanto avrei voluto che ci fosse stata Arabella al suo posto.

Non mi stavo innamorando di lei, era impossibile.

Io non sono il tipo di ragazzo che si innamora, non credo in queste cazzate.

Era solo attrazione fisica e una volta che avrei raggiunto il mio obiettivo, sarei tornato lo stesso di prima.

Dopo che Zoe finì il suo lavoretto di bocca, uscii e raggiunsi i ragazzi che erano già fuori scuola.

"Jack!" Sentii Johnson chiamarmi.

Sinceramente non avevo voglia di andare con loro al centro commerciale, ma allo stesso tempo non volevo stare da solo perché sapevo che sarei finito a pensare ad Arabella, avevo bisogno di togliermela dalla testa in qualche modo.

"Che ne dite se chiamiamo anche Arabella?" Chiese Nash.

Avevo notato che lei e Nash passavano molto tempo insieme, era quello con cui parlava di più.

E se le piacesse Nash?

Il solo pensiero di lei con Nash mi dava il voltastomaco.

Non potevo essere geloso, era impossibile.

"Allora Jack va bene per te?" Mi chiese Nash risvegliandomi dai miei pensieri.

"Fate quello che volete." Risposi alzando le spalle.

Sinceramente volevo che Arabella venisse, volevo vederla, ma non volevo che gli altri capissero che provavo qualcosa per lei.

Arabella's P.o.V

Era ancora da Wanda quando Nash mi ha chiesto se volevo andare al centro commerciale con gli altri.

Dato che non avevo niente da fare decisi di accettare l'invito anche se non avevo per niente voglia di vedere Jack.

Salutai Wanda e uscii.

Camminai fino al centro commerciale, dato che non era molto lontano.

Decisi di ascoltare la mia canzone preferita, Arabella degli Arctic Monkeys.

Ogni volta che ascoltavo questa canzone mi sentivo meglio, riusciva a togliermi tutte le preoccupazioni, tutti i pensieri negativi, era un'alternativa al fumare.

Dopo venti minuti arrivai al centro commerciale.

Nash mi aveva detto che mi aspettavano davanti a Forever 21.

Andai verso il negozio ed erano tutti là, non potei fare a meno di alzare gli occhi al cielo quando vidi Jack.

"Hey finalmente sei arrivata!" Esclamò Cam e mi abbracciò.

Vidi Jack alzare gli occhi e sbuffare come se gli desse fastidio.

Non capivo che problema avesse quel ragazzo.

"Possiamo andare a mangiare? Sto morendo di fame?" Dissi Matt.

"Ma hai appena mangiato un pacchetto di patatine." Disse Taylor.

"Si ma ho ancora fame. Arabella tu cosa vuoi fare?"

Tutta l'attenzione si spostò su di me.

"Andiamo a mangiare." Dissi accontentando Matt.

Ci sedemmo ad un tavolo che aspettammo i nostri ordini.

Il mio telefono iniziò a squillare.

Era Maggie.

Volevo risponderle, ma non potevo farlo con tutti loro vicino a me.

"Come mai non rispondi?" Mi chiese Jack.

"Non è nessuno di importante." Risposi senza guardarlo.

"Ci stai per caso nascondendo il tuo passato oscuro?" Carter chiese scherzando.

Forzai una risata, non poteva immaginare niente sul mio passato.

Ero venuta a Los Angeles per cambiare vita, per allontanarmi dal mio passato, non avevo voglia di parlarne e non volevo che mi giudicassero o che mi guardassero in modo diverso, in qualche modo mi stavo affezionando a questi ragazzi e non volevo perderli per colpa del mio stupido passato.

Asshole (J.G.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora