"Arabella!" Sentii qualcuno chiamarmi.
Mi girai e vidi Nash seduto ad un tavolo con dei suoi amici che mi faceva segno di venire verso di lui.
Non avevo voglia di stare insieme a qualcuno, ma non c'erano altri posti liberi, così raggiunsi il suo tavolo e non potei fare a meno di sbuffare quando notai che c'era anche Jack.
"Ciao Nash." Lo salutai.
"Siediti pure qui." Mi disse.
Mi sedetti accanto a lui e potevo sentire lo sguardo di tutti su di me.
"Nash non ci presenti la tua amica?" Chiese il ragazzo seduto di fronte a me.
"Certo Cam, lei è Arabella." Disse e poi mi guardò.
"E questi sono Cam, Carter, Shawn, Taylor, Aaron, Matt, Jack Johnson e Jack Gilinsky." Disse presentandomi i suoi amici.
Sorrisi cercando di memorizzare i loro visi.
"Come mai non ti abbiamo mai visto da questi parti?" Mi chiese un ragazzo dall'aspetto un po' asiatico, doveva chiamarsi Carter in teoria.
"Mi sono trasferita da poco." Risposi semplicemente.
Stavo per addentare il mio panino quando Carter mi fece un'altra domanda.
"Dove vivevi prima?" Mi chiese.
"New York."
"E cosa ti ha portata a Los Angeles?"
Avrei voluto dirgli che non gli sarebbe dovuto interessare, non mi piaceva parlare di me, così mi inventai qualcosa.
"Avevo voglio di cambiare." Non era del tutto una bugia, avevo davvero voglia di cambiare, cambiare ambiente, cambiare amici, ma non era il motivo principale per cui me ne ero andata.
All'improvviso il mio cellulare iniziò a squillare, era di nuovo Maggie, perché continuava a chiamarmi? Ignorai di nuovo la sua chiamata.
Finii di mangiare e dovevo ammettere che Nash e i suoi amici erano simpatici, facevano battute stupide e si lanciavano le patatine addosso.
Jack non aveva parlato molto, Passava il tempo a guardare il suo telefono e a volte notavo che mi fissava, ma cercavo di evitare il suo sguardo.Stavo parlando con Cam, quando sentii una risata fastidiosa. Mi girai e vidi la biondina di stamattina.
"Ciao Jack." Disse avvicinandosi a lui.
"Ciao Zoe." La salutò in modo distratto mentre guardava il suo cellulare.
"Posso sedermi qui?" Chiese abbassandosi un po' la maglietta per farsi notare da Jack.
Patetica.
Jack la guardò, anzi guardò la sua scollatura.
"Certo siediti pure." Disse sorridendo.
Nash, Cam e Matt sbuffarono, a quanto pare nemmeno a loro stava simpatica Zoe. Ridacchiai per la loro reazione.
Zoe ovviamente si sedette sulle ginocchia di Jack dato che non c'erano più sedie libere.
"Venerdì darò una festa e dovreste venire." Disse.
"Ci saremo." Disse Carter.
"E ovviamente verrai anche tu Arabella." Aggiunse Matt guardandomi.
Sorrisi e annuii, non ci sarei andata, non avevo voglia di andare ad una festa e stare in mezzo a gente ubriaca.
Guardai il mio telefono per vedere che ora era. Erano le 9 di sera."Ragazzi io devo andare." Dissi alzandomi.
"Noo, dai rimani ancora un po." Mi supplicò Nash.
"Veramente devo andare."
Sarei potuto rimanere, tanto non c'era nessuno che mi aspettava a casa, ma non avevo più voglia di rimare lì, soprattutto ora che c'era anche Zoe.
"Almeno fatti accompagnare da uno di noi, non sono sicure le strade di Los Angeles."
"Tranquillo so badare a me stessa." Dissi sorridendo.
A New York ero abituata a tornare a casa anche alle due di notte da sola e ubriaca, eppure sono ancora sana e salva.
Uscii dal Burger King e mi accesi una sigaretta.
Non avevo fretta di tornare a casa, così decisi di fare la strada più lunga.Ero totalmente immersa nei miei pensieri, stavo pensando Maggie, pensavo chi le avrebbe potuto dare il mio numero, avrei voluto parlarle, sapere come stava, ma non potevo rischiare che qualcun altro sapesse dove fossi.
Decisi di chiamare mia mamma."Pronto." Rispose mia mamma.
"Ciao mamma, come stai?"
"Tutto bene tesoro, com'è andato il tuo primo giorno di scuola?" Mi chiese.
"Tutto bene."
"Ti sei fatta nuovi amici?"
"Si ho conosciuto qualcuno." risposi pensando a Nash e ai suoi amici.
"A casa come va?" Chiesi.
"Bene, ci manchi però."
"Anche voi, mi mancate."
"Tesoro ora devo andare, ci sentiamo presto." M salutò e riattaccò.
Ormai ero vicina a casa, non vedevo l'ora di buttarmi a letto, ero distrutta.
Stavo per entrare quando il mio telefono vibrò, mi era arrivato un messaggio.
'Non puoi scappare per sempre, ti troverò.'
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Asshole (J.G.)
FanfictionArabella doveva andarsene, doveva scappare da New York e cambiare vita. Doveva scappare dal suo passato e la soluzione migliore per lei è quella di prendere un biglietto aereo di sola andata per Los Angeles. Ma cosa succederà quando incontrerà Jack...