11.

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Ero davanti scuola, stavo aspettando che Jack in modo da potergli parlare.

Dopo che avevo finito di parlare con Chris, ero tornata subito a scuola, ma invece di entrare ero rimasta in macchina.
Avevo aspettato quattro ore in macchina e per quattro ore continuavo a ripetere ciò che dovevo dire a Jack.

Finalmente lo vidi uscire.
Stranamente era solo, pensavo che fosse con qualche suo amico.

Uscii dalla macchina e andai verso di lui.

"Jack!" Lo chiamai e lui alzò lo sguardo dal suo telefono.

"Riguardo a prima, a quel bacio..." Iniziò a dire, ma lo bloccai subito premendo le mie labbra sulle sue.

Jack inizialmente era sorpreso ma poi si lasciò andare.

"Questo cosa significa?" Mi chiese.

"Anch'io provo qualcosa per te, ma ho paura Jack, ho paura di soffrire di nuovo." Confessai guardandolo negli occhi.

"Io non ti farò soffrire, te lo prometto, però tu devi promettermi che non mi escluderai dalla tua vita e che mi parlerai quando starai male." Disse ed io annuii.

So già che sarà difficile, non sono una a cui piace parlare dei propri problemi e spero che Jack non faccia niente che mi faccia stare male, voglio fidarmi di lui.

"Sei libera stasera?" Mi chiese.

"Penso di sì, perché?"

"Ti voglio portare fuori a cena, sarà il nostro primo appuntamento."

"Va bene." Dissi sorridendo.

"Allora ti passo a prendere alle 7."

Dopo aver parlato con Jack, ritornai a casa.
I miei pensieri continuavano a tormentarmi, specialmente quelli riguardanti due persone: Sammy e Jack.

Avevo paura che Sammy si trovasse realmente a Los Angeles e per quanto c'era una parte di me che si rifiuta di credere che lui fosse qui, ce n'era un'altra che in fondo sapeva che non ero più alla sicuro.

Poi c'era Jack, per qualche strano motivo provavo qualcosa per lui, ero attratta da lui, provavo le stesse cose si quando avevo conosciuto Sammy e non se era un bene o un male. Non ero ancora pronto a raccontargli quello che era successo con Sammy, non volevo trascinarlo nella mia vita complicata.

Guardai l'orologio, erano già le 17.15.
Decisi di andare a farmi una doccia e poi di prepararmi per l'appuntamento con Jack.

Sorrisi pensando alla situazione in cui mi trovavo, fino a qualche giorno lo odiavo, mentre ora mi ritrovo a uscire con lui.

Entrai nella doccia e lasciai che l'acqua calda mi rilassasse i muscoli.

Dopo aver finito di risciacquarmi i capelli, uscii e avvolsi un asciugamano attorno a me.
Andai verso il mio armadio per scegliere come vestirmi.
Jack non mi aveva detto dove mi avrebbe portata, perciò non sapevo come vestirmi esattamente.

Alla fine scelsi un semplice vestito verde smeraldo da mettere insieme alle mie Converse nere.
Speravo che Jack non mi portasse in qualche ristorante sofisticato, mi sarebbe andato bene anche mangiare una pizza, anzi l'avrei preferito. Io amo la pizza.

Alle 7 in punto sentii il campanello suonare.

"Scendo subito." Dissi al citofono.

Asshole (J.G.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora