Il racconto di Cryon

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"In un regno incantato, dove la neve cadeva incessantemente e le vette delle montagne sfioravano il cielo, sorgeva la meravigliosa città di Cryon.
Questo luogo, abitato da creature straordinarie, rappresentava un'armoniosa fusione di bellezza e mistero, dove Neviani e Cryani coesistevano pacificamente.

Si raccontava che i Neviani fossero creature nate dalla magia dei fiocchi di neve, esseri eterei e intelligenti dalle sembianze maestose, quasi spettrali.

I Cryani, invece, erano valorosi guerrieri ed esploratori che avevano fondato la città per proteggere la loro gente.

Ma la storia più affascinante riguardava la regina Talana.

Un giorno, mentre errava ferita e morente nella foresta prossima alla città, la sua presenza portò speranza e vitalità alla popolazione.Riconoscendo il suo valore e la nobiltà d'animo, la salvarono e la videro come la perfetta sovrana.Il suo volto sfigurato venne celato da una maschera, interpretando la sua comparsa come un segno di benevolenza divina.

Scelsero di porla al potere e così Talana divenne la regina di Cryon, una delle regioni più importanti di Astramora, al confine con le foreste di Nerethil e il dominio sul monte Frostspire. Combatté al fianco del suo popolo, guidandoli verso vittorie straordinarie e conquiste incredibili.

Ogni regione, come Fossaviva governata da Elysium e molte altre, era soggetta al dominio sovrano della regina Rhea, il cui potere si estendeva su tutto il pianeta.

Ma un giorno, questa regina Rhea così amata, misteriosamente scomparve, lasciando il regno sconvolto e pieno di domande senza risposta.

Solo Talana, sua consigliera e amica, sembrava conoscere la verità sulla scomparsa della regina Rhea.

Nonostante fosse stata minacciata e tormentata, la regina mantenne gelosamente custodito dentro di sé il segreto, fedele al suo giuramento di proteggere la sua sovrana a ogni costo.

Finché Rhea non facesse ritorno con la sua erede, Talana continuava a vegliare sulla regione di Cryon, proteggendola e mantenendola come la capitale indiscussa del gelo e della neve.

Così, Cryon rimase un luogo magico e misterioso, dove le fiabe prendevano vita e le leggende si materializzavano sotto lo sguardo vigile della sua regina."

"Ariadne, come avrai capito, io sono Rhea, la sovrana di Astramora

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"Ariadne, come avrai capito, io sono Rhea, la sovrana di Astramora. Per molti anni sono stata assente, ma non per un mio capriccio, bensì a causa di una maledizione scagliata da Malachia. Anni fa, conobbi i tuoi genitori; scoprirono l'esistenza del pianeta di Astramora e ne custodirono il segreto. Ci volle molta forza e potenza per renderci invisibili ai vostri occhi."

"Ma poi nascesti tu, donammo ai tuoi genitori la possibilità di concepire un bambino, fu la loro unica richiesta e noi eravamo in grado di soddisfarla. E arrivasti tu," disse Rhea, accarezzandomi il viso con un sorriso dolce.

Rimasi in silenzio, ascoltando ciò che doveva dirmi.

"Ero la sovrana dotata di un incredibile dono: io ero immortale, così come i miei antenati prima di me e mio figlio dopo di me. Noi ci sacrificavamo per il nostro popolo, come stelle morenti; dopo secoli cedevamo il posto ai nostri eredi, sacrificando la nostra vita immortale. Ma Malachia ha scoperto il modo di spezzare questa cosa, e lo fece, maledicendomi. La mia forza scomparve, non ero più in grado di proteggere il mio popolo e mio figlio era troppo giovane. Così presi la decisione di andarmene, per cercare un'essere nato dalle stelle, dotato di abilità che non credeva di avere e che potesse essere il mio erede al trono. E quel qualcuno sei tu, bambina. Non ti ho mai persa di vista, sei cresciuta intelligente, altruista, gentile e dotata di ogni qualità terrena. Ho tentato negli anni di evocare tuoi ricordi così che non ti sentissi spaesata quando sarebbe stato il tuo momento," terminò Rhea con un'espressione di dolore sul volto.

"I tuoi genitori sono sempre stati fieri di te. Ti hanno cresciuta per renderti una persona dotata di enormi qualità. Anche se sapevano dell'esistenza di Astramora, il ricordo di questo pianeta è svanito dai loro pensieri dopo aver ricevuto il dono di una bambina, tu. Tuttavia, ti hanno educata con amore e saggezza, senza conoscere la verità sul tuo vero destino.", disse Rhea con aria seria.
"Poi ho trovato un modo per osservarti più da vicino. Mi sono infiltrata nella tua vita come la tua donna delle pulizie, donandoti un libro sulla storia di Astramora, sperando di risvegliare in te i ricordi della tua vera eredità", aggiunse, con un sorriso malinconico.
"Tu sei stata il loro miracolo, e lo sei anche per noi. Ti ho osservata per molti anni, e sono sicura che tu sia l'essere prescelto", concluse Rhea, senza mollare la mia mano per un solo secondo.
"Ma io non posso restare qui, i miei genitori, il mio lavoro..." dissi balbettando, presa dal panico.
"E' tanto da digerire, lo capisco, ma tu sei essenziale per noi. Puoi sempre tornare sulla Terra, non sei nostra prigioniera, ma spero tu resti, perché Astramora ha bisogno di te, più di ogni altra cosa, e io non potrò proteggerla ancora per molto," disse Rhea, affranta, alzandosi dal letto.

Abbassai la testa senza sapere cosa rispondere.
"Se sconfiggiamo Malachia, potrò tornare a casa?" chiesi, stringendo i denti.
"Lo spero," terminò Rhea, lasciando la stanza.

Astramora: il richiamo delle stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora