Il racconto di Fossaviva

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"Fossaviva, la regione dell'abbondanza, sorgeva come un gioiello nascosto tra le profondità del suolo, un regno magico in cui la vita pulsava con una vitalità straordinaria.

Scavato nelle viscere della terra, questo luogo era la dimora degli Alarii, un popolo straordinario formato da esseri dalle ali variopinte, ma anche da individui che ricordavano insetti dalle caratteristiche uniche.
Alcuni assomigliavano a possenti calabroni, con corpi imponenti e ali vibranti, pronti a solcare i cieli.
Altri, invece, ricordavano la maestosità degli scarabei, con gusci brillanti e riflettenti che riflettevano la luce del sole.
C'erano anche coloro che evocavano l'eleganza delle mantidi, con le loro lunghe zampe e gli sguardi acuti che scrutavano il mondo intorno a loro.
E infine, non potevano mancare coloro che incarnavano la saggezza e l'ingegno dei ragni, intessendo trame intricate e proteggendo il loro regno con abilità senza pari.

Ogni giorno, questo popolo variegato lavorava instancabilmente per trasformare quella terra in un paradiso floreale, un faro di prosperità per l'intera Astramora.

Ogni frutto, ogni raccolto coltivato in quel luogo rigoglioso nutriva non solo gli insediamenti vicini, ma anche i cuori affamati di coloro che viaggiavano da lontano per assaporare la ricchezza di quei doni.

Fossaviva era un crocevia di commercio, un mercato frenetico dove mercanti provenienti da ogni angolo del regno affluivano per scambiare merci preziose e raccogliere i tesori di una terra così prodiga.

Gli Alarii, vivevano in simbiosi con la loro terra, proteggendola e amandola con un'affezione profonda.

Ma dopo l'ascesa di Malachia, le terre di Fossaviva divennero teatro di violente rivolte e scontri sanguinosi.
Molti caddero mentre difendevano la loro terra dall'oppressione del tiranno, sperando nel ritorno della regina Rhea.

Eppure, non tutto era perduto.

Negli anfratti più oscuri e nascosti delle profondità sotterranee, un'aura di sacralità pervadeva un antico altare dedicato alla regina.
Qui, nel cuore ribelle di Fossaviva, governava la regina Esylium, conosciuta anche come la donna ragno, una figura leggendaria dai lunghi capelli corvini e il corpo sinuoso.
Il suo volto, incorniciato da ciocche scure come la notte, nascondeva la forza e la determinazione di un popolo unito sotto il suo dominio.

Ecco, nella regina Esylium, risiedeva la speranza e la resistenza di Fossaviva, una guerriera impavida pronta a sfidare l'oppressione e a riaffermare la gloria della sua terra."

Il nostro arrivo a Fossaviva fu accolto dal più assoluto silenzio, interrotto solamente dal suono dei nostri passi che echeggiavano nel vuoto

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Il nostro arrivo a Fossaviva fu accolto dal più assoluto silenzio, interrotto solamente dal suono dei nostri passi che echeggiavano nel vuoto.
Ancora confusa e attonita per gli eventi recenti, seguivo la regina Rhea mentre aumentava il passo nella speranza di rincontrare il figlio dopo troppi anni di separazione.

Astramora: il richiamo delle stelleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora