Buon compleanno ragazzina.

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Nell'immaginario collettivo svegliarsi il giorno del proprio compleanno dovrebbe essere un momento di gioia, entusiasmo, in cui si fanno previsioni per la giornata che verrà e su come passarla

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Nell'immaginario collettivo svegliarsi il giorno del proprio compleanno dovrebbe essere un momento di gioia, entusiasmo, in cui si fanno previsioni per la giornata che verrà e su come passarla.
Ma la prima cosa che faccio quando apro gli occhi è cercare Ryder al mio fianco e iniziare a piangere sulla sua spalla forte e calda.
Si sveglia di soprassalto e prendendomi il viso fra le mani mi fissa preoccupato per poi guardarsi intorno in cerca di una minaccia in agguato pronta ad attaccarci.
Ma la minaccia è dentro di me e ha la forma di un uomo incappucciato che brandisce una falce e porta le anime via con sè.
<<Ragazzina...>> Il suo sussurro svanisce fra i miei singhiozzi che mi sconquassano il petto e la sua mano tenta di arginare le lacrime che inzuppano entrambi.
<<Li ho sognati...>>
<<Hai fatto un altro incubo?>>
<<No... In realtà è stato un sogno meraviglioso. Torta, sorrisi, regali, la solita canzone scema che si canta ai compleanni. Era tutto così reale che ho creduto di essermi finalmente svegliata da quell'incubo.>>
<<So che è difficile e nessuno può realmente capire quello che stai passando, ma devi sforzarti di andare avanti e cercare giorno per giorno qualcosa per cui essere grata. Piangi se vuoi ma ricordati che anche se tu non li vedi, loro sono sempre qui con te.>>
La sua mano si appoggia sul mio cuore e la sua bocca sfiora delicatamente la mia sorprendendomi.
<<Chiudi il dolore nel cassetto mentale di cui mi parlavi l'altra volta, apri quello della felicità e ricorda i loro sorrisi e la loro voce che ti augura buon compleanno. Vorrebbero vederti reagire, fagli questo regalo e vedrai che loro lo condivideranno con te.>>
Le sue parole hanno la capacità di sedare il tumulto interiore che ha preso il sopravvento e inizio l'esercizio di respirazione profonda e meditativa che mi ha insegnato Elise durante le lezioni di yoga.
<<Brava, proprio così. Goditi la giornata che verrà.>>
Seduta al centro del letto riprendo il controllo di me stessa quando Ryder, abbracciandomi da dietro, inizia a tempestarmi il collo di piccoli baci delicati.
<<Adesso ragazzina, posso farti auguri?>>
Annuisco e giro il viso incontrando un paio d'occhi blu assonnati ma rischiarati dalla luce che filtra dalle tende.
<<Buon compleanno.>>
La sua bocca incontra la mia e appena iniziamo a lasciarci andare a ciò che verrà, un forte urlo eccitato e una trombetta risuona fra le mura del cottage.
<<Dove cazzo è la mia festeggiata del cuore? Vieni fuori e fatti tirare le orecchie, lentiggini!>>
Ci stacchiamo di scatto poco prima che la porta della mia camera si spalanchi e un Ricky in costume e con una grossa pistola ad acqua in mano inizi a spararmi addosso.
<<Ma tu dove cazzo eri quando distribuivano i cervelli, razza di nerd troglodita!>> Urlo divertita mentre scendo dal letto e lo caccio fuori chiudendogli la porta in faccia.
<<Che cavolo mi ero fumato quel giorno quando l'ho assunto?>>
Io e Ryder ci guardiamo e subito dopo ci lasciamo andare a una risata di pancia che cancella il brutto risveglio che abbiamo avuto.
<<Qualcosa di bello pesante amico, se no non si spiega!>>
Ridacchiando mi si avvicina e dopo aver passato un dito sul mio capezzolo visibile attraverso la maglietta ormai fradicia, mi stampa un bacio sulla bocca e sparisce di sotto.

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