Ragazze (intanto scusate gli eventuali errori dati dalla palpebra che cade per via dell'ora tarda🥲) c'è stato un piccolo cambio di programma, questo capitolo doveva essere dedicato alla festa, ma i nostri protagonisti non riescono a stare nella stessa stanza senza fare gli sporcaccioni🤦🏻♀️😂
Prendetelo come un piccolo fuori onda.
Potete perdonarli per i loro pensieri impuri e le loro opere peccaminose?🔥🙏🏻🙏🏻🙏🏻
Tornare in città dopo quattro mesi mi fa provare una miriade di sensazioni contrastanti.
E di tutte queste sicuramente non ve n'è neanche una che rappresenti la felicità. Sono venuta qui per scappare da un dolore, per poi aggravarlo con un altro.
Ed, ora si è aggiunto anche quello di non aver portato Macchia con me.
Ho preferito lasciarlo alle cure di Susanna e Lidia, non siamo mai stati lontani, ho paura che soffra, ma portarlo qui sarebbe staro pericoloso.
Non ho dimenticato quello che mi ha raccontato Cesare a proposito di cosa ha fatto Paolo al suo cane.
Rabbrividisco al solo pensiero.
Nelle mani delle due sorelle Macchia è più che al sicuro.
E poi sanno esattamente come fargli passare la malinconia.
Faccio un sorriso triste mentre la mia attenzione viene catturata dal leggero bussare alla porta della mia nuova camera.
La camera di questa "modesta" casa in città.
Questa sì che, che a differenza della fattoria, è in perfetto stile Cesare Ferrante: scura, grande, di lusso ma non sforzosa.
Non vedo l'ora di impicciarmi negli affari suoi.«Chi è?»
«Sono Gabriele, puoi aprirmi? Ho le mani un po' occupate.»
Mi avvio verso la porta e la prima cosa che noto non appena apro è il suo viso sorridente, la seconda cosa è una scatola, che cerca di mantenere in equilibrio poggiandoci il mento.
Corrugo la fronte, sotto quella ce n'è una più grande, di un colore nero brillante, che sorregge con entrambe le mani.
Alzo un sopracciglio scrutando tutto l'insieme che quasi non passa neanche dalla porta.«Cosa sono?»
«Per te.»
Li poggia sul letto king size dalle lenzuola color crema.«Da parte di Cesare. Si scusa per non averli portati di persona, ma deve sbrigare delle faccende prima di stasera.»
In effetti dall'altro ieri, quando gli ho raccontato cos'è successo con Paolo, l'ho visto molto poco. Ieri mi ha lasciato tutto il tempo per preparare le mie cose e salutare le mie amiche. Stamattina siamo partiti e ci siamo visti giusto per la mezz'ora di strada dal paese a qui. Arrivati in casa sua gli onori li ha lasciati a Gabriele e lui è scomparso dai radar fino ad ora che sono le quattro del pomeriggio.
E adesso mi manda suo fratello con questi regali, quasi per farsi perdonare.
A proposito di Gabri, sta passando gli occhi da me alle scatole sopra al letto, evidentemente impaziente più di me di scoprirne il contenuto.«Allora, non li apri?»
«Se è un vestito giuro che mi incazzo. Non voglio regali mi fanno sentire in debito oltre che a disagio.»
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𝕀'𝕞 𝕟𝕠𝕥 𝕐𝕠𝕦𝕣𝕤
ChickLitLa vita può cambiare in un istante... Virginia Rossi lo sa bene quando per difendere una ragazza da un tentato stupro si mette contro la famiglia più potente della città: i Ferrante. Entrata involontariamente a far parte di un gioco troppo pericolos...