"I heard about a whirlwind that's coming around
it's gonna carry off all that isn't bound
so when it happens, when it happens
I won't be holding on
so let it happen"La matematica è più semplice dei sentimenti. Se x=2 allora la x non potrà assumere altri valori che il due e non c'è nulla che possa cambiare questa cosa. Non c'è nulla di fuori posto o illogico, irrazionale che interviene e modifica l'ordine delle cose.
Si crede che chi abbia difficoltà a capire la matematica ragioni prevalentemente con il cuore; a me non piace la matematica in sé ma mi rassicura il fatto che tutto, almeno lì, abbia un senso.
Eren bussò alla porta della mia camera puntuale, alle quattro e mezza; saltò i convenevoli e subito si sedette a gambe incrociate (senza scarpe ovviamente) nel mio letto e prese i libri. Io in un primo momenti trasalii, ma poi mi ricordai che questa situazione per lui dovesse fare schifo e che voleva terminasse il prima possibile, un po' come me.
Allora mi accomodai vicino a lui e iniziammo a svolgere i compiti di metematica senza dire una parola.
"Quindi il risultato è -16."
"No, deve venire ±1." Risposi, rivolgendo il mio sguardo al libro di matematica sotto i miei occhi.
"È impossibile, ho fatto tutto giusto. Ha sbagliato il libro." Concluse lui, incrociando le braccia sul petto.Sorrisi internamente. Eravamo lì da ormai un'ora e mezza cercando di risolvere gli esercizi lasciati da Smith, ma andavamo a rilento perché Eren faceva degli errori stupidi.
La parte divertente era che dopo il secondo tentativo perdeva già la pazienza sbraitando che tale materia non facesse per lui."Devi pensare al dominio come un'equazione di secondo grado. Se essa è verificata per ogni x appartenente ad r allora il dominio sarà R. Guarda, ti mostro."
Frugai nel mio zaino alla ricerca di una mappa che riassumesse il concetto, e gliela aprii sul banco.
"Devi seguire questo schema per capire com'è il dominio."
Lui annuí appena poco convinto e procedete a continuare i compiti. Dopo una decina di minuti controllai il suo operato e con mia sorpresa non c'era alcun errore."È tutto corretto." Annunciai felice, guardandolo con soddisfazione.
Lui mi guardò dapprima disorientato, poi sgranò gli occhi e un sorriso gli fiorí sulle labbra."Grazie Mika, c'è un'ultima cosa. Non riesco a capire come si faccia il grafico." Disse lui, tornando serio.
Mi sporsi verso di lui e presi la matita, iniziando a tracciare le linee del grafico spiegandone man mano le funzioni. In quel preciso momento era come se tutti i rumori si fossero estinti, io mi sentivo bene in sua compagnia, non stavamo né litigando né sopportando un silenzio imbarazzante perché non sapevamo da dove cominciare.
Appena finii, alzai gli occhi verso di lui per capire se avesse seguito i passaggi, ma lui non stava guardando il grafico, stava guardando me. E non era uno sguardo casuale, o segreto, perché nonostante si fosse accorto che lo stessi guardando, lui rimase semplicemente così.
"C'è qualcosa che non è chiaro?" Chiesi, col dubbio di essere andata troppo veloce.
Lui non distolse lo sguardo, dischiuse un attimo le labbra e fece per avvicinarsi a me, quasi in maniera impercettibile. Io non mi spostai ma rimasi ferma a vedere fino a che punto si spingesse; ad un palmo di naso di distanza, qualcuno decise di interrompere il fatidico momento.Un telefono prese a squillare, la suoneria sembrò bucare l'atmosfera che si era creata spedendola anni luce lontana da lì.
Lui si allontanò rapidamente in cerca dell'apparecchio, e nonappena lesse il nome sul display, la sua espressione mutò da tranquilla in funerea e la sua postura divenne tesa.
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I remember it all too well // eremika
Fanfic"I still remember the first fall of snow, and how it glistened as it fell, I remember it all too well" una fanfiction su eren e mikasa, scritta potenzialmente bene. È ambientata nei giorni nostri. Tutto ciò che vedrete scritto è opera mia, meno i p...