capitolo 9^

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Mi sedetti per terra, sul prato, appoggiandomi contro il tronco di un albero, alzai la testa e notai che il sole era coperto da un cielo nuvoloso.

In contrasto con quell'apparente calma c'era il mio animo tormentato. Mi infastidiva parecchio il fatto che non volessero ascoltarmi, o che ritenessero le mie idee fuori di testa senza neanche pensarci.

"Ma fuori di testa saranno loro dannazione.. sto solo cercando di portarli fuori di qui!" borbottai lanciando un bastone contro il bosco e alzandomi.

Mi incamminai dentro un altra volta, ma questa voltar per prendere il mio violino. Quando ritornai fuori, camminai per un centinaio di metri prima di fermarmi e sedermi a terra.

Non avevo voglia di parlare con nessuno in quel momento, ne tanto che qualcuno venisse a disturbarmi mentre facevo l'unica cosa che mi faceva stare tranquilla e mi faceva dimenticare i miei problemi almeno un po', suonare.

Quando suono, è come se tutto il mondo attorno a me si dematerializzasse; solo io, il mio violino, e la musica. Credo sia una delle cose più importanti se non l'oggetto più importante della mia vita. Un regalo di mio padre.

Improvvisamente, sentii come uno strappo, uno strillo, come... se si fosse spezzato qualcosa. Aprii gli occhi e notai che una corda del violino si era rotta.

"Cazzo.. non era mai successo. Colpa mia devo stare più attenta a portarlo in giro.." mormorai e mi sedetti su una roccia.

Passò qualche minuto nel mentre che stavo cercando di aggiustare la corda, ma avevo paura di
poterlo rompere o poter combinare qualche guaio peggiore di una semplice corda rotta.

"Sai non mi sembra il modo giusto di aggiustare la corda di un violino-"

"Ah! cazzo!" balzai indietro con il violino stretto a me, scoprendo che era Ghost.. ancora.

"Ma la smetti di seguirmi! giuro io.. mi lasci in pace due secondi?!"

"Stai calma ho solo sentito il suono del violino e l'ho seguito, è forse un reato? beh suonare quelle canzoni tecnicamente sì ora ma.. chiuderò un occhio" disse mentre fece una piccola risatina.

"E scherzi pure? non te lo ripeterò ancora; non avvicinarti all'improvviso!"

dissi sbuffando mentre lui palesemente non mi stava ascoltando o prendendo sul serio, ma stava guardando il violino.

"Non riesci ad aggiustarlo?"

"Cosa? si! si ovvio, beh non sono comunque affari tuoi.." mormorai e lo appoggiai dentro la custodia chiudendola; sicuramente non mi sarei messa a chiedere aiuto a lui o aggiustarlo mentre era lì.

"Comunque.. lo so che non sei qui solo per il violino, sputa il rospo e basta" dissi incrociando le braccia.

"Perspicace. Comunque si, volevo chiederti di più sul villaggio che hai menzionato prima, quello a sud."

Rimasi sorpresa dalla sua richiesta, ma fu una piacevole sorpresa, almeno lui non mi considerava una pazza.

"Quel villaggio... che hai menzionato prima, perché nessuno vuole passare per quella strada?"

"Beh, te la farò semplice: quella è stata una delle prime zone conquistate; questo vuol dire che fu depravata e saccheggiata più delle altre. Ora chi vive lí lotta per sopravvivere, le terre sono troppo contaminate per coltivare; e la selvaggina o è già morta o è scappata da tempo, questo vuol dire che non c'è cibo, e sai quando non c'è cibo... le persone sono disperate, appena vedono un esterno.. non ti assicuro che siano ancora umani; è come sentirsi una pecora in mezzo ai lupi."

Stette zitto per parecchi secondi, forse stava valutando la mia opzione, o forse si stava convincendo che fosse una pessima idea.

"Okay, passeremo da lì" disse con una non-scalance devastante.

Fiducia  \  Simon "Ghost" Riley x fem readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora