•19• Gelosia

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La ragazza se ne andò via definitivamente e guardai Cameron un po' preoccupata

"Non devi avere paura di quella psicopatica."

"Mh sicuro? Spero di non beccarla a giro..."

"Non succederà Amie."

Mi sorrise e mi prese per mano.

"Torniamo a casa, mi manca Shawn tremendamente..."

"Ohw piccolina! Tranquilla torniamo subito tu chiamalo"

Presi il telefono e velocemente digitai il numero di Shawn, ma poco prima che potessi attaccare la chiamata ecco che mi precede lui così risposi immediatamente.

"Shawn... sei tornato?"

"Si ma non sei a casa..."

"Sono fuori a fare un giro con Cameron"

"Ah si?"

Sentì il tono della sua voce diventare più duro e serio.

"Mi annoiavo ho chiamato Faith ma lei a aveva da fare e mi ha proposto di fare un giro con lui visto che era nella mia stessa situazione"

"Certo. Ci vediamo a casa quando hai finito con Cameron."

Disse freddamente per poi riattaccarmi in faccia. Guardai lo schermo del telefono non capendo cosa avevo fatto di male.

"È geloso..."

Disse Cameron sistemandosi i capelli per poi prendere lo skate.
Sospirai e guardai ancora lo schermo sulla sua chat.

"Ma diamine non può pretendere che io abbia solo amiche femmine, si deve fidare di me... Tu e Faith siete gli unici amici che ho qui."

"Capirà Amie, ti riporto a casa su..."

Allungò il braccio aprendo la mano verso di me, la afferrai sospirando e camminai verso casa mia con lui.
Una volta davanti casa gli diedi un bacio sulla guancia lo ringraziai per il pomeriggio passato insieme e bussai alla porta di casa.

"Shawn sono io aprimi..."

Sentì dei passi avvicinarsi e poco dopo aprì la porta e me lo ritrovai davanti con uno sguardo impassibile, con lo sguardo fisso su me cercava di incontrare i miei occhi ma io non lo guardai, mi limitai a sorridergli forzatamente e a farmi spazio per entrare in casa.

"Amie si saluta eh?"

"Si risponde a telefono e non ci si limita a riattaccare sai?"

"Torna da Cameron allora eh vai su torna da lui andiamo"

Venne verso di me spintonandomi e spingendomi contro il muro.

"Giù le mani di dosso Shawn Peter Raul Mendes."

Sbottai di colpo urlando e allontanandolo da me immediatamente.

"Chi sei tu per dirmelo? Mia madre?"

Ghignò mentre si avvicinava a me minaccioso.

"Shawn cazzo smettila sei un bambino se fai così."

"No cazzo no."

Sbottò facendo cadere in terra i giornali dal tavolo e buttando fuori tutta l'aria che aveva in corpo.

"Allora perché ti comporti così?!"

"Perché sono..."

"Sei cosa? Sentiamo su"

"Geloso. Okay? Sono geloso!"

"Non ti fidi di me. Non dire cazzate"

"Ho paura che ti portino via..."

Alzai lo sguardo cercando il suo, i nostri occhi si incontrarono e i suoi si riempirono di lacrime. Cazzo, stava male ed era colpa mia.
D'istinto corsi verso di lui e lo strinsi tra le mie braccia.

Destiny || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora