•20• Un incubo

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La ragazza dalla voce stridula, i capelli biondi e gli occhi di ghiaccio incrociò il mio sguardo, sgranò gli occhi.
Eccoci. Ci siamo, mi aveva riconosciuto, era l'ultima cosa che volevo.

"TU!"
Sgranò gli occhi e strinse i pugni, non riuscì a nascondere la paura così presi per mano Shawn e la strinsi deglutendo.

"I-io?"

"Tu sei la ragazza di Cameron!"

Shawn lasciò immediatamente la mano e spalancò gli occhi guardandomi malissimo.

"CHE COSA?!"

"È un fottuto malinteso! Io non la conosco!"

La ragazza ghigno e continuò a ribattere e disse una cosa che non volevo sentire.

"Si caro e si sono anche baciati davanti a me."

"MA CHE CAZZO DICI BRUTTA TROIA!"

La spinsi lontano da Shawn con tutta la forza e la rabbia che avevo, Shawn era confuso glielo leggevo in faccia ma anche arrabbiato, mai l'avevo visto così.

"Amie! Dimmi che sta scherzando..."

Scoppiò in una risatina isterica e nervosa stringendo i pugni e diventando completamente rosso in viso.

"Shawn, io posso spiegarti non è come dice lei!"

"Non devi spiegarmi proprio un cazzo vai da Cameron vai!"

Disse freddamente per poi guardarmi schifato, incamminandosi verso la macchina e entrandoci lasciandomi lì in lacrime sul marciapiede.

"Ti sta bene stronza, so benissimo che non stai insieme a Cameron e l'ha detto solo per farmi ingelosire ma così impari a non stargli vicino."

"Ma che cazzo vuoi, non è più il tuo ragazzo, si l'ho aiutato perché è mio amico ma tu non dovevi permetterti di dire una cosa del genere davanti al mio ragazzo! Non dovevi farlo"

Strinsi i pugni, scoppiando in lacrime e ribollendo di rabbia.

"Senti carissima... Io smentisco tutto quello che ho detto se mi aiuterai con Cameron."

"Non ti aiuto proprio un cazzo, mi hai rovinato la cosa più bella che avevo, non mi fiderei di te nemmeno se mi pagassero, vattene stronza!"

Le tirai una sberla, forte ma veramente forte che cadde in terra, in quel gesto c'era tutta la mia rabbia repressa di quei dieci minuti in cui tutto quello che avevo costruito era crollato all'improvviso.
La ragazza si massaggiò la guancia dove era rimasto il segno rosso della mia mano.

"Questa stronzetta me la lego al dito, non finisce qui!"

Se ne andò via e io rimasi lì sola senza nessuno, Shawn se me era andato e non sapevo come fare per tornare a casa, mi era rimasta solo una possibilità, cioè chiamare Faith.
Composi il numero con le dita che tremavano e portai il telefono all'orecchio lentamente tirando su col naso.

"Pronto?"

"Faith mi verresti a prendere?"

Dissi cercando di non singhiozzare ma la mia voce era spezzata.

"Che succede?"

"Tu vieni poi ti spiego c'entra anche tuo fratello"

"Arrivo subito"

Riattacco e mi misi a sedere su una panchina davanti al ristorante con le gambe al petto aspettandola.
Dopo circa dieci minuti eccola che arriva, parcheggiò velocemente e corse verso di me, accennai un sorriso e le feci spazio.

Destiny || Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora