Scontrini

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«Come, scusa?» Le chiesi, completamente sconvolta.
Non me lo aspettavo, totalmente.
«Carlos Sainz» Ripete con un po' più convinzione.
«Ah.» Le risposi.

«Ma Carlos Sainz pilota Ferrari? Quello madrileno?» Le domandai di nuovo, scioccata come non mai.
«Eh si» Mi rispose, diventando completamente rossa in viso.

«Ma perché non me l'hai detto prima?» Le chiesi dopo un po' di silenzio.

«Avevo paura te la prendessi, nel senso, lui è un amico di Lando ed è probabile che magari lo conoscerò se andiamo avanti, non volevo farti agitare che magari potessi diventare sua amica» Mi disse, quasi sussurrando.
La sua paura, era comprensibile alla fine.

«Char, ormai sono passati 7 anni, non me la prenderei mai per quello»
La guardai sorridendo, cercando di rassicurarla.

«Scusa, giuro che te lo pago io questo gelato» Mi rispose, facendomi ridere.

«Zitta scema, non c'è bisogno» Le risposi, e dopo poco finimmo il nostro gelato e corsi alla cassa, per evitare che pagasse lei.
Lo facevamo sempre e, anche se sembravamo due deficienti che correvano verso la cassa, è sempre il mio momento preferito.

Alla cassa, il cameriere di prima ci disse il conto e io la battei sul tempo, pagando con Apple Pay.
«Ti odio» Mi disse Charlotte, guardandomi male.
«Sisi, ti amo anche io» Le risposi ironicamente.
Presi lo scontrino, salutai, e uscimmo dal locale.

Una volta uscita dal locale, controllai lo scontrino, e in mezzo ci trovai un numero di telefono.

E dove siamo, in un film?

Scrivimi, giuro che sono
simpatico e non uno stalker
-Christian
(il cameriere se non hai capito lol)

«Char, guarda lo scontrino» La fermai, mostrandole lo scontrino con il biglietto, guardandola mentre pensavo a che cosa avevo appena letto.
«Che c'è? Hanno alzato i prezzi? Pensavo che Giovanni ci facesse sempre pagare poco» Mi disse, senza controllare bene.
«Guarda meglio» Le dissi, e lei riguardò lo scontrino, notando il biglietto.

«Te l'avevo detto che ti sorrideva!» Mi disse, sorridendo a sua volta.
«E io cosa faccio adesso?» Chiesi, un po' incredula.
«Cosa vuoi fare? Bruciare il foglio? Scrivigli!»
«Okay, okay!»

Io e Charlotte continuammo a passeggiare per un po', ammirando il tramonto che si celava sopra di noi. Eravamo in pace, e felici. Era l'unica che riusciva a farmi sentire così. Dopo il tramonto, ci siamo separate e siamo andate a casa, sapendo che ci saremo videochiamate poco tempo dopo.

Salì sulla metro gialla, e mentre ero seduta, mi rigiravo tra le mani il bigliettino.

Che faccio? Gli scrivo?

Queste due domande erano un pensiero fisso, anche quando scesi dal mezzo e iniziai a camminare verso casa.

Salita nel mio appartamento, presi il telefono e aggiunsi il contatto, soffermandomi un secondo sulla scritta:

Questo contatto è presente su Whatsapp!
Preferivo di no.

Non so cosa mi fermava, ma forse era la consapevolezza che poco tempo dopo avrei sicuramente rivisto Lando, che mi tratteneva.
Perché sapevo che, con lui, forse non era mai pienamente finita.

«ciao, sono sofia<3»
Scrissi, mandando senza pensarci troppo.
Più ci pensavo, più sarei stata meno convinta.
Chiusi la chat, e spostai il telefono, concentrandomi sul mio problema principale, che era davanti a me, ad aspettarmi.

La valigia.

«Iniziamo» Dissi a me stessa, sospirando.
Preparai tutti i vestiti già scelti con Charlotte, e quello che avevamo comprato oggi, portandomi dietro 5 outfit per 4 giorni, con un pigiama.

Sentì il mio telefono vibrare mentre chiudevo la valigia.

Oh cazzo.

«Ciao Sofia, pensavo non mi scrivessi più hahaha» Lessi dalla notifica, e analizzai il messaggio.

1 Leva quella maiuscola.
2 Si ride solo in maiuscolo.
3 Ma che risposta è?

Aprì la chat, rispondendo con una semplice risata, visto che non avevo idea di cosa dire.
Guardai la sua foto profilo, vedendo la foto con una ragazzina che avrà avuto almeno 12 anni, con un cappello McLaren numero 4 addosso.

Ma con tutte le possibilità, veramente?

Dalla foto profilo e nella realtà, sembrava più piccolo di me, di almeno tre anni.
Lo cercai su Instagram per avere una conferma, ed avevo ragione.
13/11/04

19 anni.
Sono 4 anni di differenza.

Nonostante io non sia la persona per ragazzi più piccoli, per un discorso di maturità, gli diedi comunque una possibilità.

Però, dopo mezz'ora che non continuava la conversazione, e si avvicinava l'una di notte, andai a dormire.

Io domani devo partire alle 6 da casa, devo dormire.

Quindi, aggiornai Charlotte -che già dormiva- sui messaggi, spensi le luci, impostai la sveglia e andai a dormire.

Domani sarà una lunga giornata.

angolino dell'autrice
ciao, rieccoci!
vorrei dirvi una cosina, ricordatevi di quel cappellino numero 4, perché capirete prima o poi il perché di quel numero

se avete qualsiasi cosa da dire, i miei commenti e i miei dm sono sempre aperti!
lasciate una stellina se vi è piaciuto <3

Things that brought me back - Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora