Race day

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L'aria di motori che si era respirata per tutti i giorni precedenti all'entrata era triplicata.
Quel giorno, però, me lo sarei dovuta godere al meglio, perché era l'ultimo.

Il gran finale dopo dei giorni che sicuramente non mi avevano deluso.

Io e Charlotte camminavamo per il paddock con un sorriso, avviandoci verso il motorhome Ferrari, dove avremmo fatto colazione al buffet pieno di ogni genere di pietanze dolci e salate.

Andai alla macchinetta del caffè e ne preparai uno a testa, mentre Char prese due cornetti, un al cioccolato per me e un altro al pistacchio per se stessa.

Appena sedute al tavolo, vedemmo le due stelle della Ferrari camminare nella nostra direzione, lo spagnolo con un sorriso e lo sguardo fisso alla mia amica, che ricambiava allo stesso modo.

Si sedettero al nostro tavolo, e Carlos ci mise poco a rubare la mia amica, quindi io e Charles decidemmo di alzarci e lasciargli il loro spazio.

«Sei pronto?» Chiesi al monegasco, provando un po' d'empatia per l'ansia che gli mette correre in casa.

«Penso di sì, ovviamente si spera nel meglio, ma non voglio chiamarla» Sorrise, e io feci la stessa cosa.

Mi rivedevo in questa frase, anche io sono sempre stata scaramantica, fin dai tempi dell'high school.
Quando avevo un test gli unici a saperlo erano i miei compagni di classe, il resto del mondo ne veniva a conoscenza quando sapevo i risultati.

«Sono sicura che ti andrà bene» Dissi mantenendo il sorriso e osservando i suoi occhi.

«Speriamo, dai.» Rispose, e ci fu un attimo di silenzio.

«Ah, mi sono appena ricordato di una cosa!» Riprese, e appariva un po' più teso di prima.

«Dopo la gara, intendo la sera, io, Carlos e altri piloti, abbiamo intenzione di uscire e andare in una discoteca famosa qui. Non parlo per Charlotte, perché so già che Carlos gliel'ha chiesto, ma tu avresti voglia di venire? So che non avete un passaggio quindi se vuoi passo io» Parlò, e mi lasciò un po' stupita.

No giuro, non me lo sarei mai aspettato.
Però mi ci sono trovata bene in questi giorni, ha anche iniziato a seguirmi su Instagram.

Mi resi conto che il silenzio stava durando troppo, e prima che potesse parlare di nuovo, risposi.
«Certo! E se mi venissi a prendere sarebbe meglio. Per quanto voglia bene a Charlotte, non me l'accollo un viaggio con i due fidanzatini» Dissi, e lo vidi tirare un piccolo sospiro.

«Perfetto! Allora passo a prenderti per le 21, che dici?» Propose mostrando le sue fossette.
«Per me va bene» Accettai, realizzando solo adesso cosa era successo.

Charles Leclerc mi ha appena chiesto di uscire.

Calmai i miei pensieri, auto-accertandomi che lo aveva fatto solo in amicizia. Giusto?

«Comunque, quali sono gli altri piloti che ci saranno?» Chiesi con onesta curiosità, per evitare che la conversazione morisse.

«Allora, io, Carlos, George, Max, Pierre, Alex e forse Lando» Rispose, osservandomi intensamente appena nominò il mio ex-ragazzo.

«Ah, okay» Dissi semplicemente, non facendo trasparire nessuna emozione verso il nome dell'inglese.
Anche se un po' ero curiosa.

«So che molti non li conosci e te li presenteremo questa sera. Tu e Charlotte farete sicuramente amicizia, ci dovrebbero essere anche le fidanzate di Max, Pierre e Alex» Aggiunse.

«Alcune le ho viste in giro per il paddock, credo di aver visto Kika. Sembra simpatica!»

«Lo è, sono sicura che stringerete amicizia» Confermò, e io smisi di pensare a Lando e a quel forse che tanto mi metteva ansia.

«Comunque, ti ho portato qualcosina per la gara. Torno subito!» Se ne uscì Charles dopo un attimo di silenzio, scappando via.

Come aveva detto, tornò poco dopo, con un sacchettino in mano.
Me lo offrì con un sorrisetto, e lo presi in mano, notando come prima cosa il piccolo stemma Ferrari sulla busta, che era accuratamente chiusa da un fiocchetto.

La aprì, e ci trovai un cappello della scuderia, con il numero 16 sul lato sinistro. Lo guardai con un sorriso, ma alzai presto lo sguardo incuriosita, chiedendo un motivo per questo regalo inaspettato.

«Ho notato che non avevi del merch Ferrari, e l'ho preso in modo che tu e Charlotte poteste matchare. Visto che lei ha il 55, pensavo che poteva essere carino che tu indossavi il 16»
Il mio cuore fece una capriola. Che gesto carino!

«Grazie, effettivamente avevo intenzione di comprare qualcosa, se mai sarei dovuta venire a un altro gran premio. Grazie mille veramente!» Dissi con entusiasmo, e notai la felicità nei suoi occhi nel vedere che il regalo era apprezzato.

Misi il cappellino addosso, tirando fuori il mio telefono per specchiarmi.

«Vieni qui, facciamo una foto!» Dissi con un sorriso, appena avevo finito di aggiustarmi.

Lui si avvicinò, e scattammo una simpatica foto, io con la lingua di fuori e Charles con una faccia stupida, inquadrando la balconata dal quale avremmo guardato successivamente la gara.

Sorrisi e gli mostrai la foto e lui alzò gli angoli della bocca, mostrando le sue fossette.

«Mandamela, ti passo il mio numero!»
Gli passai il mio telefono con l'applicazione dei contatti aperta, lasciandolo aggiungere il suo numero di cellulare.

Notai che ci stava mettendo un po' di più del normale, e vidi che si era salvato "Charles🏎️"

Mi lasciò il telefono e io non commentai il nominativo, lasciandolo forse un po' deluso.
Sicuramente non sembrava contento che avevo completamente ignorato la cosa.

Mandai la foto, e la aprì per osservarla meglio.

Nello sfondo della pit-lane, si poteva notare una persona nello sfondo che ci osservava, vestito di arancione.

Lando era dietro di noi, e ci stava guardando con uno sguardo molto intenso.

angolino dell'autrice

giuro che sono viva daiii
cerco di scrivere quando riesco ma sono un po' in blocco
vvb🫶🏻

se avete qualsiasi cosa da dire, i miei commenti e i miei dm sono sempre aperti!
lasciate una stellina se vi è piaciuto <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 23 ⏰

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Things that brought me back - Lando NorrisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora