Quando la mattina dopo Artyom si svegliò, il richiamo abituale del suo lavoro da barista lo spinse ad aprire gli occhi. Presto si rese conto che era ancora troppo presto per alzarsi, par quanto il Rois aprisse alle sei in punto il suo turno sarebbe iniziato alle nove. Con un sospiro, decise di chiudere nuovamente gli occhi e concedersi qualche minuto di riposo in più. Fuori, la città giaceva ancora avvolta dal sonno profondo della notte. Solo il lieve fruscio delle foglie mosse dal vento e il lontano ronzio di qualche macchina sporadica interrompevano il silenzio, insieme al tubare distante di alcuni piccioni posati sui cornicioni.
Lentamente, si voltò sul fianco, le coperte si mossero con un leggero fruscio. Davanti a lui, Enea dormiva tranquillo, e ad Artyom parve un angelo. I suoi capelli leggermente arruffati conferivano al suo aspetto un'aria ribelle e affascinante, mentre le spalle adornate di lentiggini lo invitavano quasi a contarne un bacio per ognuna. Notò con un certo fascino che, nonostante ne avesse spalle coperte, non ne avesse alcuna sul viso.
Gli occhi del pasticcere sembravano umidi, mentre le guance delicate si tingevano di un lieve rossore. Il respiro di Enea era dolce e regolare, con infinita delicatezza, Artyom allungò la mano per sistemare la coperta che nella notte era scivolata via dal corpo semi-nudo del più giovane.
Poi, vinto dall'irresistibile desiderio di avvicinarsi ancora di più a lui, gli posò un bacino sul naso, sentendo il cuore colmo di gioia e gratitudine per averlo accanto. Un sorriso spontaneo e piuttosto idiota gli si delineò sulle labbra mentre osservava il volto sereno dell'altro, era felice, così felice che per un attimo si chiese come sarebbe stato alzarsi ogni mattina in quel modo.
Poco dopo, Enea cominciò a tornare lentamente alla realtà dal suo sonno profondo. Sentì un braccio caldo avvolto intorno alla sua vita e aprì gli occhi con languida curiosità.
"Buongiorno," sussurrò il con un sorriso, accarezzandogli dolcemente la guancia. Enea ricambiò il sorriso, ancora in preda al sonno. "Giorno," mormorò, stringendo leggermente la mano di Artyom.
Artyom si avvicinò lentamente al viso di Enea e posò un bacio delicato sulle sue labbra. "Hai dormito bene?" chiese Artyom, Enea si stava svegliando lentamente, sentendo ancora il tepore del sonno avvolgerlo. Con un sospiro, si stiracchiò leggermente e si portò una mano al viso.
"Abbastanza," rispose, lasciando che il suo sguardo si perdesse per un attimo nello sguardo di Artyom.
"Che ore sono?" domandò poi, cercando di orientarsi nella luce soffusa che entrava dalla finestra.
Artyom, ancora vicino a lui, notò il leggero sbadiglio di Enea e lo osservò con affetto. "Devi aprire la pasticceria oggi?" chiese, ignorando la domanda del pasticcere.
Enea si prese un momento per rispondere, ancora riluttante ad abbandonare la calda intimità del letto. "No," ammise infine, con un sorriso che iniziava a prendere forma sulle labbra.
"Allora è presto, resta a letto," sussurrò Artyom, le sue dita danzavano leggere lungo il collo di Enea, lasciando un solco di piacevole brivido sulla sua pelle.
Enea rabbrividì sotto il tocco delle sue dita, gli occhi semichiusi mentre un sottile sorriso si delineava sulle sue labbra sempre di più. "Non lo so," mormorò, mentre si lasciava avvolgere dalla carezza. "I ragazzi potrebbero comunque avere bisogno di una mano.." Fece un vago tentativo di muoversi, ma fu subito fermato dall'abbraccio caldo del più anziano.
"Se la caveranno, c'è tuo fratello ad aiutarli," disse Artyom, con un sospiro malizioso. Il suono del riso leggero di Enea riempì l'aria. "Sei davvero insistente, lo sai?" chiese mentre si lasciava coccolare dalle attenzioni.
"Ti ho convinto?" chiese Artyom, con un tono giocoso. "No," rise Enea, giocando con la pazienza di Artyom, ma il suo respiro era già affannato per l'anticipazione.
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Solo caffeina
RomanceLa famiglia Amati è una delle più illustri e rinomate della città. La loro pasticceria, la celebre pasticceria Amati, è un punto di riferimento per i cittadini. Fondata da Carlo Amati dopo la seconda guerra mondiale, è stata ereditata dalla moglie e...