la stanza era piccola, c'era un lettino bianco e una scrivania vuota, le finestre erano bloccate e c'era una porta bianca che conduceva al bagno spoglio. Mi avvicinai alla scrivania e sopra c'erano 3 fogli impilati con scritte le regole, gli orari e qualche frase motivazionale; poi c'era un poster che attirò la mia attenzione "Venerdì alle 15.15 in atrio: ci sarà una sorpresa per voi" c'era la foto di 4 ragazzi che non avevo mai visto. Uno di loro catturò la mia attenzione, non avevo la più pallida idea di chi fosse ma continuai a guardare la sua foto. Il bussare ripetuto sulla mia porta mi fece tornare alla realtà. Aprì la porta e davanti a me trovai una ragazza robusta, aveva dei capelli castani a caschetto che le incorniciavano il viso; notai subito una cicatrice che partiva dal collo e finiva sotto l'occhio. La ragazza mi tese la mano ''ciao! Io sono May'' le presi la mano ''Georgia'' sussurai ''wow...che bella la tua stanza'' esclamò guardando alle mie spalle mettendosi le mani davanti alla bocca ''posso entrare?'' chiese, io annuì svogliatamente e chiusi la porta mentre la guardavo, ammirava la stanza come se fosse qualcosa di estremamente raro. Era incantata. Mi sedetti sul letto continuando a guardarla attentamente ''perchè sei qui?'' mi chiese. Si sedette per terra e allora mi misi vicino a lei, con le spalle al muro ''mh..non lo so'' sussurai ''oh..quanti anni hai?'' ''15'' lei mi guardò ''io ne ho 12'' disse. Rimasi ferma ad osservare il letto davanti a me, le chiesi perchè era qui ''ho provato a suicidarmi, i miei genitori mi hanno mandata qui...è l'unica cosa buona che hanno mai fatto nei miei confronti.'' disse, improvvisamente pensai ai miei di genitori e che forse non erano così male...alla fine il problema era lui, non erano mia madre o mio padre il problema, era lui che forse adesso non pensa a me e a quello che abbiamo passato insieme, pensa ai soldi che pensa di meritare..i soldi sporchi di un circolo vizioso sporco della quale anche io ho iniziato a fare parte, perchè sono sporca. Mi scosse il braccio premendo su un taglio che iniziò subito a sanguinare ''merda...'' sussurai alzandomi di fretta e correndo verso il bagno. Iniziai a sciaquare il braccio velocemente, notai May con uno sguardo spaventato ''non è colpa tua'' la rassicurai con tono seccato ''e non è neanche la prima volta'' continuai. Lei si avvicinò ''ami qualcuno?'' mi chiese. Setì le orecchie fischiare e la testa girare. Mi tornò in mente tutto: gli abusi, gli schiaffi, la droga..ma anche l'amore che provavo per lui ''un tempo sì'' risposi ''quanti anni ha?'' chiese ''fatti i cazzi tuoi'' risposi. Lei abbassò lo sguardo, non volevo dirlo. Scusa.
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TEARS-Tom Kaulitz
FanfictionGeorgia ha 15 anni ed è ricoverata al St.Christine Hospital, un ospedale per 'pazzi suicidi, come li chiama lei. Lei e tante altre ragazze della sua età sono ''intrappolate'' là dentro. Una mattina fredda e nebbiosa di marzo, il suo ospedale ospiter...