cap. 8

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Allyson-

un mese che non lo vedo... un mese che mia sorella non mi parla... un mese che ripenso a quel bacio e a come sono stata stupida nel accettare che ciò accadesse.

Scendo gli scalini, la testa mi gira, la febbre è salita fino a 40°.

Giro l'angolo e quasi rischio di cadere quando vedo Mia sorella con Benjiamin lì in piedi che parlano.

<<ei Lys!>>

Guardo Benjiamin e gli faccio un cenno del capo come saluto.

Vado verso il frigorifero e lo apro. quando vedo la luce forte del frigo, i miei occhi iniziano a bruciare.
fino a far male, lo ri chiudo e mi vado a sedere in una sedia nel bancone.
appoggio la testa nelle braccia e respiro profondamente, sento una mano che mi tocca la spalla

<<cosa vuoi, papà?>>

<<niente tesoro, voglio solo sapere come stai.>>

la voce era diversa, non era di mio padre. e il profumo che emanava, era molto forte e maschile.
Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti gli occhi grigi di Colin. aveva un sorrisino smagliante in volto e mi fece venire voglia di assaporare quelle labbra carnose e così rosee.

<<buongiorno, Mon chèrie.>>

lo guardo e mi metto a sedere bene.
Non so in che condizioni mi trovavo, ma sono certa che ero in condizioni pietose

<<che ci fai in casa mia?>>

lui mi accarezza la guancia e mi tocca la fronte

<<cazzo Allyson, scotti>>

<<non toccarmi>>
gli sposto la mano per non farmi toccare

<<sto bene. fatti i cazzi tuoi>>

decido di alzarmi per andare in camera mia, faccio qualche passo eh...




<<stupida bambina, hai fatto preoccupare tutti i professori e i tuoi compagni.>>

Uno schiaffo mi colpisce la guancia.
il dolore del colpo mi fa arrossire e inizia a bruciare.
Tengo lo sguardo basso e mi guardo i piedi, un calcio nel retro delle ginocchia mi fa cadere in ginocchio a terra.

<<sei una cattiva bambina>>

muovo i polsi ma un laccio in plastica mi blocca il movimento.
chiudo gli occhi e il mio viso finisce per terra, sento il pavimento sotto il mio petto, le mie braccia tirare fino ad arrivare a degli scalini.




apro gli occhi, un forte profumo maschile mi pizzica le narici, mi alzo leggermente e mi trovo nella mia camera, mi guardo attorno e poi guardo la persona accanto a me.

il suo viso è docile, gli occhi chiusi, le sue labbra semi chiuse.

gli accarezzo la mascella e col pollice il labbro inferiore.
mi avvicino a lui e gli accarezzo la mascella con le labbra sperando che lui non si svegli.
affondo il viso nell'incavo del suo collo e aspiro il suo profumo.

la sua mano mi accarezza la schiena e sento i suoi occhi che mi guardano. alzo il viso e lo guardo.

<<come stai, Mon chèrie?>>

gli guardo i lineamenti marcati, la mascella scolpita, i miei occhi scendono sulle sue mani e sulle sue dita piene di anelli.

<<che ci fai qui?>>

mi accarezza il viso, il metallo degli anelli mi accarezza il viso

il pavimento in metallo scivola sotto il mio viso fino a creare del bruciore nella guancia

two broken heartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora