cap. 16

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Colin-

non so quanto sia passato dall'ultima volta che l'ho vista. ma so che mi manca il suo viso, io suo profumo, i suoi capelli color sole e i suoi occhi color cielo.
dopo che la notte me ne sono andato da casa sua, ho evitato di scriverle. sapevo che sarebbe stata incazzata perché l'ho lasciata sola, ma avevo qualcosa di leggermente più importante.
non che ci sia qualcuno più importante di lei, ma se si parla di cadaveri beh, penso sia leggermente più importante.

Entro a casa mia e mi guardo attorno, non vengo qui da ormai dei mesi ed è tutto più strano soprattutto da quando lei non c'è.
Guardo le pareti e noto che sono state riverniciate, i pavimenti puliti e i mobili messi in ordine.

<<oh, guarda chi ha fatto ritorno. cos'è, ti mancavo?>>

Mi giro e vedo mio padre con una tazza di caffè in mano, ha il suo solito sorrisino sinistro in volto, quello che appena lo guardi ti vengono i brividi dietro la schiena per quanto sia inquietante, per intenderci.

<<sono venuto perché Benji mi ha detto che la mamma è scomparsa.>>

Cerco di essere il più vago possibile e di non fare capire al un sospetto. insomma, come lo spieghi a tuo padre e a tuo fratello che hai ammazzato tua madre e sciolta nell'acido?
Mio padre appoggia la tazza su una mensola appesa al muro e si avvicina a me accarezzandomi la mascella con un dito.

<<ho della roba nuova da farti provare.>>

Io scuoto la testa e mi allontano

<<non ho intenzione di provare altra della tua merda, papà.>>

Lui ride e mi prende il braccio. Il coglione ha dimenticato che non ho più 10 anni e che non può più utilizzare per i suoi esperimenti da scienziato pazzo.
Mi libero dalla sua presa e esco dalla casa. E appena esco, è come se sia tornato a respirare, ho trattenuto il respiro per tutto il tempo che sono stato lì? non lo so. Ma so che non tornerò mai più lì dentro. E soprattutto, lei non entrerà mai in quella casa.

Cammino nel vialetto a lato di casa sua e mi fermo quando sono davanti alla finestra della sua camera. Quanti giorni sono che non la vedo? 5? 6? 7? non mi importa. Fatto sta che ho un fottuto bisogno di vederla e di sapere che sta bene.

Mi guardo attorno e cerco la scala che suo padre lascia fuori dalla casa senza sapere che io la sfrutto per entrare in camera di sua figlia. La trovo vicino alla recinzione che separa il loro giardino a quello dei vicini, la prendo la metto sotto la finestra e inizio a salire.

Quando arrivo davanti alla finestra, busso al vetro e lei si gira a guardarmi. Cazzo, ma possibile che questa donna sia più bella ogni giorno che passa?

Mi apre la finestra e mi aiuta ad entrare. Quando sono dentro, le prendo i fianchi e cerco di baciarla ma vengo interrotto dal mio telefono che squilla.

<<ma che cazzo..>> Infilo la mano in tasca e sullo schermo appare il nome di Quinn.

<<chi è?>> domanda Allyson con un leggero fastidio nel tono, la guardo e decido di non accettare la chiamata di Quinn, metto il telefono in silenzioso, lo ri metto in tasca e poi bacio Allyson facendole capire quanto cazzo mi è mancata.

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Quinn-

<<ma porca troia, Colin!?>>

lancio il telefono dall'altra parte del letto e mi passo una mano tra i capelli, sono a casa di Sasha e in questo momento sono nel suo letto. Giro il viso e lo guardo negli occhi, lui mi passa una mano tra i capelli e mi sorride, cazzo il suo sorriso mi manda in tilt.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 11 ⏰

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